In merito alle recenti dichiarazioni del coordinatore provinciale di Sinistra democratica Pino Tassi, il presidente della Provincia Francesco De Nisi replica quanto segue:
«Prima di rispondere alle domande che l’esponente Sd pone dalle pagine dei giornali locali, voglio far notare che il suo partito è autorevolmente rappresentato in Consiglio provinciale dal consigliere Barbara Citton, che può vantare una solida esperienza politica e grande coerenza con le proprie idee. Non capisco, quindi, per quale motivo Tassi si ostini a bypassare il proprio rappresentante, al quale potrebbe affidare efficacemente qualsiasi interrogativo affinché questo venga affrontato nell’alveo del confronto consiliare, contribuendo all’arricchimento della discussione e dando alle sue domande una valenza davvero costruttiva. Ma ormai sembra che porre interrogativi perentori attraverso i giornali sia di moda, sebbene io non creda di assomigliare a Berlusconi né di condividere con il presidente del Consiglio la sua palese reticenza.
Premesso ciò, non ho alcun problema a sciogliere i dubbi che attanagliano Tassi. Innanzitutto, con riferimento alla nomina del segretario generale dell’Ente, non posso che confutare l’affermazione secondo la quale la Provincia è sprovvista di questa importante figura burocratica, perché il ruolo è attualmente ricoperto dal direttore generale dell’Ente. Sebbene fosse mia intenzione sdoppiare le cariche, gli avvisi pubblici emanati dalla Provincia nel settembre 2008 e, più recentemente, a febbraio 2009, presso l’Albo nazionale dei segretari generali, non hanno dato l’esito atteso. Sino a quando ciò non avverrà questo ruolo continuerà ad essere ricoperto dal direttore generale.
In merito alla mancata nomina di un nuovo dirigente, ventilata da me stesso alcuni mesi fa nella prospettiva del passaggio entro giugno 2009 delle competenze in materia di gestione del ciclo dei rifiuti, abbiamo dovuto prendere atto che ciò non sarebbe avvenuto nei tempi previsti. Ad oggi, infatti, queste funzioni sono ancora attribuite al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, mentre alla Provincia sono state trasferite, per ora, soltanto le competenze relative al rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’istallazione di nuovi impianti. Il nuovo dirigente avrebbe dovuto guidare un nuovo settore dell’attività amministrativa provinciale, che per il momento non può essere creato proprio a causa della mancata attribuzione delle relative funzioni. Gravare la Provincia con nuovi costi non giustificati da precise esigenze amministrative non avrebbe avuto senso.
Allo stesso modo, l’ipotesi di selezionare altri due dirigenti per rafforzare l’apparato burocratico dell’Ente è stata per il momento accantonata a causa delle restrizioni di bilancio, evidenziate dal documento di previsione per l’anno 2009. Per far quadrare i conti ed assicurare l’equilibrio tra entrate e uscite, a fronte dell’inarrestabile riduzione dei trasferimenti statali e della crisi economica che ha ridotto il gettito fiscale, non abbiamo potuto far altro che mettere in stand-by questo progetto. L’alternativa sarebbe stata ovviamente inaccettabile: andare avanti eludendo i parametri finanziari imposti dalla legge.
Infine, per l’ennesima volta mi si chiede conto della sospensione delle procedure di selezione di 30 laureati da destinare con contratto a termine ai Centri per l’impiego. Pare proprio che questa vicenda ribadisca implicitamente l’antico adagio secondo il quale non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La procedura di selezione dei candidati (e non il concorso che invece è stato regolarmente bandito e portato a termine) è stata sospesa perché la Regione non ha ancora trasferito tutte le risorse necessarie a coprire i costi del progetto, peraltro approvato dalla Regione stessa. Il dirigente competente, dopo aver riscontrato questo ritardo e la conseguente mancanza di copertura finanziaria, ha autonomamente e legittimamente sospeso la procedura di selezione, che verrà riattivata appena i fondi regionali saranno assegnati.
Un’ultima considerazione la riservo alla recente polemica con i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, che Tassi riprende, sostenendo che ho inviato messaggi “criptati e sibillini”. Ebbene, ho semplicemente risposto per le rime ad insinuazioni gravi e gratuite, stigmatizzando le pressioni dei massimi rappresentanti sindacali locali, che si ritengono, senza motivi concreti, esclusi dalla concertazione per la costituzione degli Stl, che invece è stata aperta a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel settore turistico. Un coinvolgimento ampio e diffuso, sollecitato con un avviso su tutti i giornali locali, che volutamente, dunque, non prevedeva l’indicazione nominativa dei soggetti chiamati alla concertazione con la Provincia, proprio per incentivare quanto più possibile la partecipazione a questo importante adempimento».
«Prima di rispondere alle domande che l’esponente Sd pone dalle pagine dei giornali locali, voglio far notare che il suo partito è autorevolmente rappresentato in Consiglio provinciale dal consigliere Barbara Citton, che può vantare una solida esperienza politica e grande coerenza con le proprie idee. Non capisco, quindi, per quale motivo Tassi si ostini a bypassare il proprio rappresentante, al quale potrebbe affidare efficacemente qualsiasi interrogativo affinché questo venga affrontato nell’alveo del confronto consiliare, contribuendo all’arricchimento della discussione e dando alle sue domande una valenza davvero costruttiva. Ma ormai sembra che porre interrogativi perentori attraverso i giornali sia di moda, sebbene io non creda di assomigliare a Berlusconi né di condividere con il presidente del Consiglio la sua palese reticenza.
Premesso ciò, non ho alcun problema a sciogliere i dubbi che attanagliano Tassi. Innanzitutto, con riferimento alla nomina del segretario generale dell’Ente, non posso che confutare l’affermazione secondo la quale la Provincia è sprovvista di questa importante figura burocratica, perché il ruolo è attualmente ricoperto dal direttore generale dell’Ente. Sebbene fosse mia intenzione sdoppiare le cariche, gli avvisi pubblici emanati dalla Provincia nel settembre 2008 e, più recentemente, a febbraio 2009, presso l’Albo nazionale dei segretari generali, non hanno dato l’esito atteso. Sino a quando ciò non avverrà questo ruolo continuerà ad essere ricoperto dal direttore generale.
In merito alla mancata nomina di un nuovo dirigente, ventilata da me stesso alcuni mesi fa nella prospettiva del passaggio entro giugno 2009 delle competenze in materia di gestione del ciclo dei rifiuti, abbiamo dovuto prendere atto che ciò non sarebbe avvenuto nei tempi previsti. Ad oggi, infatti, queste funzioni sono ancora attribuite al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, mentre alla Provincia sono state trasferite, per ora, soltanto le competenze relative al rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’istallazione di nuovi impianti. Il nuovo dirigente avrebbe dovuto guidare un nuovo settore dell’attività amministrativa provinciale, che per il momento non può essere creato proprio a causa della mancata attribuzione delle relative funzioni. Gravare la Provincia con nuovi costi non giustificati da precise esigenze amministrative non avrebbe avuto senso.
Allo stesso modo, l’ipotesi di selezionare altri due dirigenti per rafforzare l’apparato burocratico dell’Ente è stata per il momento accantonata a causa delle restrizioni di bilancio, evidenziate dal documento di previsione per l’anno 2009. Per far quadrare i conti ed assicurare l’equilibrio tra entrate e uscite, a fronte dell’inarrestabile riduzione dei trasferimenti statali e della crisi economica che ha ridotto il gettito fiscale, non abbiamo potuto far altro che mettere in stand-by questo progetto. L’alternativa sarebbe stata ovviamente inaccettabile: andare avanti eludendo i parametri finanziari imposti dalla legge.
Infine, per l’ennesima volta mi si chiede conto della sospensione delle procedure di selezione di 30 laureati da destinare con contratto a termine ai Centri per l’impiego. Pare proprio che questa vicenda ribadisca implicitamente l’antico adagio secondo il quale non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La procedura di selezione dei candidati (e non il concorso che invece è stato regolarmente bandito e portato a termine) è stata sospesa perché la Regione non ha ancora trasferito tutte le risorse necessarie a coprire i costi del progetto, peraltro approvato dalla Regione stessa. Il dirigente competente, dopo aver riscontrato questo ritardo e la conseguente mancanza di copertura finanziaria, ha autonomamente e legittimamente sospeso la procedura di selezione, che verrà riattivata appena i fondi regionali saranno assegnati.
Un’ultima considerazione la riservo alla recente polemica con i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, che Tassi riprende, sostenendo che ho inviato messaggi “criptati e sibillini”. Ebbene, ho semplicemente risposto per le rime ad insinuazioni gravi e gratuite, stigmatizzando le pressioni dei massimi rappresentanti sindacali locali, che si ritengono, senza motivi concreti, esclusi dalla concertazione per la costituzione degli Stl, che invece è stata aperta a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel settore turistico. Un coinvolgimento ampio e diffuso, sollecitato con un avviso su tutti i giornali locali, che volutamente, dunque, non prevedeva l’indicazione nominativa dei soggetti chiamati alla concertazione con la Provincia, proprio per incentivare quanto più possibile la partecipazione a questo importante adempimento».
edg
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