Migliorare la qualità dell’integrazione scolastica dei ragazzi con disabilità, attraverso una programmazione puntuale e coordinata delle iniziative finalizzate a questo scopo.
È questo l’obiettivo dell’accordo territoriale siglato recentemente da Scuola, Provincia, Conferenza dei sindaci e Azienda sanitaria provinciale.
A darne notizia è l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione e alle Politiche sociali, Maria Salvia, che ha sottolineato la portata e le finalità dell’intesa.
«Un documento che mette nero su bianco la necessità di coordinare la realizzazione degli interventi a favore degli alunni e degli studenti in situazione di handicap - ha spiegato Salvia -, con particolare riguardo al fondamentale concetto di integrazione scolastica. Un obiettivo che non si può conseguire soltanto con le buone intenzioni, ma che necessita di una programmazione attenta alle reali esigenze dei ragazzi e degli istituti scolastici che frequentano».
In particolare, l’accordo stabilisce che entro il mese di febbraio, con largo anticipo quindi sull’inizio dell’anno scolastico, un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti sottoscrittori, quantifichi per le scuole di ogni ordine e grado il fabbisogno di personale educativo assistenziale, procedendo contestualmente alla pianificazione degli interventi.
Il gruppo sarà formato da un rappresentante dell’assessorato provinciale, dal responsabile del servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Asp di Vibo valentia, da un rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale e da un esponente della Conferenza dei sindaci. Ad ogni soggetto pubblico, poi, sono stati affidati compiti precisi. Così, alla Provincia spetta soprattutto l’onere di sostenere economicamente l’iniziativa, con un contributo annuo quantificato in base alla disponibilità finanziaria dell’Ente. La Conferenza dei sindaci, invece, dovrà esprimere funzioni di indirizzo e di pianificazione, mentre l’Usp garantirà l’assistenza di base, nell’ambito delle proprie specifiche competenze, pianificando al contempo l’impiego ottimale delle risorse umane assegnate dallo Stato (insegnati di sostegno e assistenti) e dai Comuni (assistenza specialistica).
Di carattere più scientifico e operativo la collaborazione offerta dall’Asp, che dovrà sovraintendere ai piani educativi individualizzati per ciascun alunno, aggiornare la diagnosi funzionale e il profilo dinamico ad ogni passaggio di ciclo scolastico, verificare la programmazione didattica in relazione al tipo e al grado di handicap (intervenendo qualora si renda necessaria una terapia riabilitativa), assicurare consulenza specialistica alle famiglie e al personale scolastico.
Scarica QUI l'accordo territoriale per l'integrazione scolastica dei ragazzi disabili
edg
È questo l’obiettivo dell’accordo territoriale siglato recentemente da Scuola, Provincia, Conferenza dei sindaci e Azienda sanitaria provinciale.
A darne notizia è l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione e alle Politiche sociali, Maria Salvia, che ha sottolineato la portata e le finalità dell’intesa.
«Un documento che mette nero su bianco la necessità di coordinare la realizzazione degli interventi a favore degli alunni e degli studenti in situazione di handicap - ha spiegato Salvia -, con particolare riguardo al fondamentale concetto di integrazione scolastica. Un obiettivo che non si può conseguire soltanto con le buone intenzioni, ma che necessita di una programmazione attenta alle reali esigenze dei ragazzi e degli istituti scolastici che frequentano».
In particolare, l’accordo stabilisce che entro il mese di febbraio, con largo anticipo quindi sull’inizio dell’anno scolastico, un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti sottoscrittori, quantifichi per le scuole di ogni ordine e grado il fabbisogno di personale educativo assistenziale, procedendo contestualmente alla pianificazione degli interventi.
Il gruppo sarà formato da un rappresentante dell’assessorato provinciale, dal responsabile del servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Asp di Vibo valentia, da un rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale e da un esponente della Conferenza dei sindaci. Ad ogni soggetto pubblico, poi, sono stati affidati compiti precisi. Così, alla Provincia spetta soprattutto l’onere di sostenere economicamente l’iniziativa, con un contributo annuo quantificato in base alla disponibilità finanziaria dell’Ente. La Conferenza dei sindaci, invece, dovrà esprimere funzioni di indirizzo e di pianificazione, mentre l’Usp garantirà l’assistenza di base, nell’ambito delle proprie specifiche competenze, pianificando al contempo l’impiego ottimale delle risorse umane assegnate dallo Stato (insegnati di sostegno e assistenti) e dai Comuni (assistenza specialistica).
Di carattere più scientifico e operativo la collaborazione offerta dall’Asp, che dovrà sovraintendere ai piani educativi individualizzati per ciascun alunno, aggiornare la diagnosi funzionale e il profilo dinamico ad ogni passaggio di ciclo scolastico, verificare la programmazione didattica in relazione al tipo e al grado di handicap (intervenendo qualora si renda necessaria una terapia riabilitativa), assicurare consulenza specialistica alle famiglie e al personale scolastico.
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