lunedì 25 gennaio 2010

Grazie all’incremento delle risorse regionali per gli interventi a sostegno delle situazioni di povertà aumenta nel Vibonese il numero dei beneficiari

La Regione incrementa le risorse a disposizione del bonus sociale e del ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia, facendo aumentare di conseguenza il numero dei potenziali beneficiari. A darne notizia è l’assessore provinciale al Mercato del lavoro, Michelangelo Mirabello.
Come si ricorderà, si tratta di interventi a sostegno delle situazioni di povertà, predisposti con due avvisi pubblici regionali emanati nell’autunno scorso.
In particolare, i bandi prevedono la concessione di un bonus sociale del valore di 3mila e 600 euro a favore dei disoccupati calabresi particolarmente svantaggiati e l’erogazione di ticket - in pratica dei buoni acquisto - del valore di mille e 200 euro, spendibili entro sei mesi dalla data di concessione, da utilizzare per comprare generi di prima necessità per l’infanzia, dai prodotti alimentari (come omogeneizzati e latte) agli articoli sanitari (pannolini, prodotti per la pulizia dei bambini).

«Ormai i termini di adesione ai bandi sono chiusi - spiega Mirabello -, ma grazie a questo incremento di risorse, contestualmente al gran numero di domande pervenute, potranno beneficiare degli aiuti in questione più soggetti rispetto alla previsione iniziale. Nello specifico, il bonus sociale potrà essere percepito da 86 disoccupati di lunga durata invece dei 41 preventivati, mentre i ticket saranno fruiti da 172 nuclei familiari invece degli 81 previsti».

Inoltre, con riferimento all’erogazione dei bonus per i disoccupati, Mirabello comunica che, su indicazione dell’Amministrazione provinciale, si sta procedendo ad una serie di riscontri incrociati presso l’Inps per verificare la veridicità dei dati e delle dichiarazioni pervenute con le domande di adesione ai bandi.
«Un controllo doveroso - conclude l’assessore - che ci consentirà di selezionare soltanto le domande che presentano i requisiti richiesti dal bando regionale, evitando così che i soliti furbi sfruttino indebitamente un intervento destinato esclusivamente a chi vive una situazione occupazionale di estremo disagio».
edg

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