mercoledì 24 marzo 2010

Al via il progetto Insieme in acqua, rivolto agli alunni disabili delle scuole vibonesi

Integrazione sociale e miglioramento della qualità di vita dei ragazzi disabili, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Questo il principale obiettivo del progetto “Insieme in acqua”, che vede coinvolti l’Ufficio scolastico provinciale, l’Azienda sanitaria provinciale
e l’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia. In particolare si intende offrire l’opportunità agli alunni disabili di vivere nuove situazioni nelle quali sentirsi capaci e soddisfatti di se stessi, attraverso esperienze di gruppo ed individuali, sia di gioco che di competizione.
«Tutte le scuole della provincia vibonese sono frequentate da ragazzi portatori di handicap - ha dichiarato Sabina Nardo, responsabile provinciale del servizio per l’educazione fisica e sportiva dell’Usp -. In molti casi la scuola si deve adoperare al di sopra di ogni possibilità per adeguare gli interventi educativi alle diverse abilità degli alunni. Il sentimento di scarsa autostima può influenzare in modo negativo i vari aspetti della vita delle persone disabili e la stessa spinta motivazionale ad intraprendere nuove attività ed esperienze. Si crea, in questo modo, un circolo vizioso nel quale la persona con disabilità si percepisce attraverso gli stimoli che riceve dall’esterno, come impotente a colmare la differenza. L’ambiente piscina consente di ridimensionare e superare i limiti fisici e psicologici imposti dall’handicap e di raggiungere notevoli benefici fisici e motori, grazie all’effetto prodotto dall’immersione del corpo in acqua. I nostri allievi possono dunque trovare nuove forme di adattamento in un ambiente in cui l’equilibrio ed il controllo del corpo sono facilitati dall’attenuata forza di gravità. L’attività svolta in piscina, quindi - ha concluso Sabina Nardo - oltre ad offrire ai diversamente abili un’occasione unica per relazionarsi in un nuovo ambiente ed esprimere le proprie capacità, consente loro anche di rompere la monotonia di giornate noiose in misura tanto più significativa quanto maggiore è la gravità dell’handicap e l’età del soggetto».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore all’Istruzione pubblica Maria Salvia (nella foto), secondo la quale questo progetto rappresenta, tra l’altro, un «bellissimo percorso di inserimento sociale per i ragazzi disabili».
«Un’iniziativa di qualità - ha continuato l’assessore - che si sviluppa attraverso la sinergia tra vari enti e associazioni che fanno rete e mettono a disposizione dei soggetti più bisognosi e vulnerabili risorse umane, competenze e professionalità . I servizi sociali - ha concluso Salvia - sono oggi più che mai un’esigenza prioritaria per il nostro territorio, al quale occorre dare risposte concrete attraverso iniziative di questa natura».

Nella bontà dell’iniziativa crede anche il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale Rubens Curia, secondo il quale «la tutela della salute pubblica comincia nella società civile, tra la gente, intaccando stili di vita culturalmente sbagliati».
«L’Asp di Vibo - ha continuato il dirigente - intende, quindi, integrarsi sempre più nel tessuto sociale e fare rete. Ecco perché abbiamo siglato con altri enti ed istituzioni il protocollo d’intesa “ Guadagnare salute”, che si concretizza in iniziative significative come questa presentata oggi».
p.p.

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