giovedì 24 marzo 2011

Telelavoro, presentato il piano di investimenti di un’azienda romana di servizi che si prepara ad aprire nel Vibonese cinque nuovi sedi operative

«Operare in un call center non è sempre sinonimo di lavoro sottopagato e precario, ma - se le premesse imprenditoriali sono solide e serie - le aziende che offrono questo tipo di servizi possono rappresentare una preziosa opportunità occupazionale e di sviluppo per il territorio».
Ne è convinto il presidente della Provincia, Francesco De Nisi, che oggi, insieme all’assessore regionale alle Politiche del lavoro, Francescantonio Stillitani, ha affiancato i vertici aziendali della Infocontact - società romana di telelavoro con sedi operative in Calabria - per illustrare il piano d’investimenti che l’azienda intende attuare nel Vibonese, con la nascita di almeno 5 nuove sedi aziendali in altrettanti comuni dell’entroterra (Stefanaconi, Cessaniti, Soriano, Serra San Bruno, Mileto), che si andranno ad aggiungere al centro già attivo a Filadelfia, che verrà a sua volta potenziato. Previsto, inoltre, lo sviluppo di una rete wi-fi per il collegamento ad internet ad alta velocità, funzionale alle attività di telelavoro in programma e, in prospettiva, potenzialmente in grado di fornire la banda larga fino a 20 mega ai residenti delle zone interne.
A rappresentare l’azienda c’era il presidente del Cda, Alfonso Graziani, che ha illustrato l’attività dell’impresa, operativa da oltre 3 anni, che impiega attualmente circa 2mila dipendenti con un'età media di 27 anni e conta tra i propri committenti - per i quali svolge servizi di customer care - società del calibro di Telecom, Eni, Wind, Poste Mobile, Tre e Vodafone. In particolare, il manager ha più volte sottolineato che la Infocontact non ha usufruito di alcun aiuto pubblico per il suo start up, «né intende ricorrere a sovvenzioni di questo tipo in futuro, basando la propria forza sulla qualità dei servizi offerti». Graziani ha poi esaltato l’impegno e la dedizione dei lavoratori calabresi assunti nei centri già operativi, tra cui quelli di Rende e Lamezia.
Dal canto suo, il presidente De Nisi ha dato merito all’azienda «di credere fortemente nella possibilità di investire con successo in Calabria e, in particolare nel Vibonese, senza intenti meramente speculativi, come invece è accaduto per altre esperienze imprenditoriali di telelavoro».
Concetti ribaditi dall’assessore regionale, che ha puntato il dito contro «chi viene in Calabria soltanto per usufruire di aiuti pubblici, assumendo migliaia di lavoratori per poi licenziarli una volta incassati i contributi». «Per quanto riguarda la Infocontact, invece, in tre anni di attività non ha mai effettuato licenziamenti - ha rimarcato Stillitani - a dimostrazione della serietà imprenditoriale con cui opera».
edg

Nessun commento:

Posta un commento