Un’adesione convinta, nient’affatto formale, allo sciopero generale promosso dalla Cgil in tutta Italia per l’intera giornata di domani. Ad esprimerla è il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi:
«Condivido pienamente le ragioni che ispirano la manifestazione nazionale di protesta che si svolgerà domani in tutta Italia, - afferma De Nisi -. La Calabria infatti subisce più di altre regioni italiane i contraccolpi di una crisi durissima, che è allo stesso tempo economica e sociale. In tale contesto, il territorio vibonese risulta ancor più penalizzato da una grave situazione occupazionale che diventa addirittura drammatica tra i più giovani. E il quadro diventa ancora più fosco se si pensa agli effetti negativi che saranno indotti da un federalismo fiscale non realmente solidale verso le aree meno sviluppate del nostro Paese.
Rivendichiamo dunque con forza, insieme ai lavoratori vibonesi, una maggiore attenzione dalla Regione e, soprattutto, dal Governo, affinché s’inverta finalmente una politica che finora ha sempre privilegiato le zone più forti. - conclude il presidente della Provincia -. Occorre insomma che il Governo, finora incontestabilmente “nordcentrico”, assuma finalmente la “questione meridionale” come una sua autentica priorità».
«Condivido pienamente le ragioni che ispirano la manifestazione nazionale di protesta che si svolgerà domani in tutta Italia, - afferma De Nisi -. La Calabria infatti subisce più di altre regioni italiane i contraccolpi di una crisi durissima, che è allo stesso tempo economica e sociale. In tale contesto, il territorio vibonese risulta ancor più penalizzato da una grave situazione occupazionale che diventa addirittura drammatica tra i più giovani. E il quadro diventa ancora più fosco se si pensa agli effetti negativi che saranno indotti da un federalismo fiscale non realmente solidale verso le aree meno sviluppate del nostro Paese.
Rivendichiamo dunque con forza, insieme ai lavoratori vibonesi, una maggiore attenzione dalla Regione e, soprattutto, dal Governo, affinché s’inverta finalmente una politica che finora ha sempre privilegiato le zone più forti. - conclude il presidente della Provincia -. Occorre insomma che il Governo, finora incontestabilmente “nordcentrico”, assuma finalmente la “questione meridionale” come una sua autentica priorità».
f.p.
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