«Un taglio netto di oltre il 50 per cento dei fondi destinati al Vibonese dal piano regionale delle opere pubbliche. La decurtazione delle risorse deciso dalla Regione riduce gli investimenti complessivi da 13 milioni e 364mila euro a circa 6 milioni, creando una situazione paradossale in molti Comuni, dove le infrastrutture che si sarebbero dovute realizzare con questi soldi sono già state progettate e alcune sono addirittura in fase d’appalto. Oltre al danno patrimoniale, dunque, si aggiunge la beffa di numerosi contenziosi che già si delineano all’orizzonte».
A sollevare la questione è l'assessore ai Lavori pubblici e vice presidente della Provincia di Vibo Valentia, Giuseppe Barbuto, che ha raccolto e rilanciato l’allarme di molti amministratori comunali, colti di sorpresa dal decreto regionale n. 7218 del 21 giugno 2011, che mette in forse gran parte degli interventi già programmati, in prevalenza lavori di riqualificazione urbana e della rete viaria.
«Sono pochissimi i Comuni risparmiati dai tagli indiscriminati decisi dalla Regione - continua Barbuto -. Alcune riduzioni sono poi particolarmente eclatanti, come a Pizzo, dove su 2 milioni di euro destinati alla riqualificazione del litorale della Marinella, la Regione si riprende un milione e mezzo, oppure a Ricadi, dove dei 2 milioni e mezzo di euro che sarebbero dovuti servire per una serie di opere di urbanizzazione non resta più traccia».
Le somme complessive - la cui erogazione era prevista in rate annuali in base alla legge 24/87 che detta la disciplina in materia di finanziamento di opere pubbliche di rilevanza comunale e provinciale programmate dalla Regione - vengono meno in percentuali variabili che in molti casi coincidono con la totalità del finanziamento deciso a suo tempo.
«Ciò che più colpisce - conclude Barbuto - è il fatto che mentre nelle altre province calabresi la riduzione delle risorse è pari a al 42 per cento dello stanziamento iniziale, nel Vibonese si supera in media la soglia del 55 per cento. Appaiono grottesche, dunque, le dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali di maggioranza, che negli ultimi giorni hanno spacciato come un successo quasi personale lo stanziamento dei fondi in questione, omettendo di dire che quelle che verranno erogate sono soltanto le risorse sopravvissute alla mannaia di Scopelliti».
In particolare, tagli del 100 per cento sono previsti anche per Briatico (250mila euro destinati a suo tempo per la riqualificazione del centro abitato), Capistrano (180mila euro per la riqualificazione di Piazza del Popolo), Dasà (180mila euro per la riqualificazione del centro urbano), Filadelfia (110mila euro per restauro chiesa del Carmine), Filandari (180mila per la riqualificazione del centro storico), Joppolo (100mila euro per interventi sul lungomare), Limbadi (85mila euro riqualificazione urbana, località San Nicola De Legistis), Mileto (830mila euro per opere di viabilità e interventi di riqualificazione del seminario vescovile), Nicotera (90mila euro per interventi nel cimitero comunale), Pizzoni (75mila euro per la riqualificazione della Piazza dei Caduti), Polia (245mila euro per lavori su Viale Loreto e strada Tre Croci), San Calogero (180mila euro per la riqualificazione del centro urbano), San Costantino Calabro (160mila euro per la ristrutturazione della Casa comunale), San Gregorio d’Ippona (240mila euro per la sistemazione della Piazza di Santa Maria Maggiore), San Nicola da Crissa (180mila euro per opere di urbanizzazione secondaria), Serra San Bruno (180mila euro per la ristrutturazione di un immobile da adibire a centro sociale), Simbario (80mila euro per opere di urbanizzazione), Vallelonga (80mila euro per la pavimentazione del centro abitato), Vazzano (75mila euro per il completamento del cimitero).
A livello regionale, con riferimento dunque a tutte le provincie, il finanziamento complessivo scende dai 128 milioni di euro originariamente previsti a poco meno di 74 milioni di euro, con un taglio, quindi, di circa 54 milioni di euro.
A questo punto, in molti ipotizzano una pioggia di ricorsi al Tar da parte dei Comuni calabresi per riottenere i finanziamenti precedentemente assegnati.
Clicca QUI per scaricare la scheda riassuntiva con tutti i fondi.
«Sono pochissimi i Comuni risparmiati dai tagli indiscriminati decisi dalla Regione - continua Barbuto -. Alcune riduzioni sono poi particolarmente eclatanti, come a Pizzo, dove su 2 milioni di euro destinati alla riqualificazione del litorale della Marinella, la Regione si riprende un milione e mezzo, oppure a Ricadi, dove dei 2 milioni e mezzo di euro che sarebbero dovuti servire per una serie di opere di urbanizzazione non resta più traccia».
Le somme complessive - la cui erogazione era prevista in rate annuali in base alla legge 24/87 che detta la disciplina in materia di finanziamento di opere pubbliche di rilevanza comunale e provinciale programmate dalla Regione - vengono meno in percentuali variabili che in molti casi coincidono con la totalità del finanziamento deciso a suo tempo.
«Ciò che più colpisce - conclude Barbuto - è il fatto che mentre nelle altre province calabresi la riduzione delle risorse è pari a al 42 per cento dello stanziamento iniziale, nel Vibonese si supera in media la soglia del 55 per cento. Appaiono grottesche, dunque, le dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali di maggioranza, che negli ultimi giorni hanno spacciato come un successo quasi personale lo stanziamento dei fondi in questione, omettendo di dire che quelle che verranno erogate sono soltanto le risorse sopravvissute alla mannaia di Scopelliti».
In particolare, tagli del 100 per cento sono previsti anche per Briatico (250mila euro destinati a suo tempo per la riqualificazione del centro abitato), Capistrano (180mila euro per la riqualificazione di Piazza del Popolo), Dasà (180mila euro per la riqualificazione del centro urbano), Filadelfia (110mila euro per restauro chiesa del Carmine), Filandari (180mila per la riqualificazione del centro storico), Joppolo (100mila euro per interventi sul lungomare), Limbadi (85mila euro riqualificazione urbana, località San Nicola De Legistis), Mileto (830mila euro per opere di viabilità e interventi di riqualificazione del seminario vescovile), Nicotera (90mila euro per interventi nel cimitero comunale), Pizzoni (75mila euro per la riqualificazione della Piazza dei Caduti), Polia (245mila euro per lavori su Viale Loreto e strada Tre Croci), San Calogero (180mila euro per la riqualificazione del centro urbano), San Costantino Calabro (160mila euro per la ristrutturazione della Casa comunale), San Gregorio d’Ippona (240mila euro per la sistemazione della Piazza di Santa Maria Maggiore), San Nicola da Crissa (180mila euro per opere di urbanizzazione secondaria), Serra San Bruno (180mila euro per la ristrutturazione di un immobile da adibire a centro sociale), Simbario (80mila euro per opere di urbanizzazione), Vallelonga (80mila euro per la pavimentazione del centro abitato), Vazzano (75mila euro per il completamento del cimitero).
A livello regionale, con riferimento dunque a tutte le provincie, il finanziamento complessivo scende dai 128 milioni di euro originariamente previsti a poco meno di 74 milioni di euro, con un taglio, quindi, di circa 54 milioni di euro.
A questo punto, in molti ipotizzano una pioggia di ricorsi al Tar da parte dei Comuni calabresi per riottenere i finanziamenti precedentemente assegnati.
Clicca QUI per scaricare la scheda riassuntiva con tutti i fondi.
edg
Nessun commento:
Posta un commento