mercoledì 27 luglio 2011

Incontri istituzionali, il presidente della Provincia di Firenze a colloquio con De Nisi

«La rete istituzionale può fare molto per contrastare la mafia, soprattutto promuovendo e valorizzando iniziative culturali che aiutino a mettere in circolazione gli anticorpi necessari per sconfiggerla».
È quanto ha affermato il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, che ha incontrato il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi e gli assessori della sua giunta.
Impegnato in questi giorni in un “tour della legalità” in Calabria, con lo scopo di seguire i ragazzi fiorentini impegnati negli agrumeti di Melito Porto Salvo confiscati alla ‘ndrangheta, Barducci ha incontrato oggi gli amministratori provinciali vibonesi, per un cordiale scambio di opinioni che si è focalizzato soprattutto sulle iniziative di contrasto alla criminalità organizzata e sulle difficoltà finanziarie che gravano sugli enti locali.
Il presidente dell’Amministrazione provinciale di Firenze ha sottolineato il forte legame personale con il Vibonese, ricordando il gemellaggio con il Comune di Stefanaconi promosso quando rivestiva la carica di sindaco di Sesto Fiorentino. Una vicinanza rimarcata al presidente De Nisi, soprattutto in virtù della comune volontà di promuovere efficacemente la crescita socio-economica dei rispettivi territori provinciali, tenendo alta la guardia contro la criminalità organizzata 
«La mafia e la ‘ndrangheta non sono fenomeni esclusivamente siciliani e calabresi - ha detto Barducci -, ma riguardano l’intero Paese. Ecco perché anche in Toscana siamo molto motivati nell’adottare tutte le iniziative necessarie per evitare infiltrazioni nella pubblica amministrazione».
Il presidente della Provincia di Firenze ha poi duramente stigmatizzato la politica del governo, considerata «fortemente centralista e un serio ostacolo all’autonomia degli Enti locali, soprattutto a causa dei tagli indiscriminati».
Concetti condivisi e ribaditi da De Nisi, che ha sottolineato come la mancanza di risorse possa pregiudicare gravemente la gestione di problematiche cruciali per un corretto sviluppo del territorio.
edg

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