Questa mattina, nella sala giunta dell’Amministrazione provinciale, su convocazione del presidente Francesco De Nisi, si è tenuta una riunione sulla vertenza Eurocoop, alla quale hanno partecipato una delegazione dei lavoratori, i sindaci dei Comuni di Vibo Valentia, Serra San Bruno, Filadelfia, Nicotera, Briatico, Dinami, Zambrone, Stefanaconi e Ricadi, i rappresentanti di Asp, Parco regionale delle Serre e delle organizzazioni sindacali Cisl, Uil, Cgil, Ugl e Cisal.
L’incontro è stato promosso per esaminare la gravissima situazione che condurrà, entro il 3 novembre prossimo, al licenziamento di 164 lavoratori, i quali da tre anni forniscono servizi d’importanza primaria per il territorio e i cittadini.
L’erogazione di tali servizi fu resa possibile grazie al bando finanziato con fondi Ue che consentì all’Eurocoop di assumere, con conseguenti bassi costi per gli enti.
L’incontro è stato promosso per esaminare la gravissima situazione che condurrà, entro il 3 novembre prossimo, al licenziamento di 164 lavoratori, i quali da tre anni forniscono servizi d’importanza primaria per il territorio e i cittadini.
L’erogazione di tali servizi fu resa possibile grazie al bando finanziato con fondi Ue che consentì all’Eurocoop di assumere, con conseguenti bassi costi per gli enti.
Dal luglio scorso, al fine di trovare una soluzione, si sono susseguiti vari incontri con la vice presidente della Regione, Antonella Stasi e, successivamente, anche con l’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani, incontri dai quali però non è scaturito alcun impegno concreto in direzione della prosecuzione dell’attività lavorativa da parte delle 164 persone interessate. L’azienda Eurocoop ha già inoltrato domanda di partecipazione all’avviso pubblico emanato dalla Regione Calabria “per la manifestazione di interesse per la realizzazione di interventi idonei a contrastare il fenomeno delle crisi aziendali ed occupazionali”, approvato con decreto 11/720 del 16/9/2011, pubblicato sul Bur Calabria parte III n. 38 del 23/9/2011. Iter che, qualora andasse a buon fine, consentirebbe l’abbattimento del 50 per cento del costo del lavoro, cifra comunque insufficiente a mantenere in vita il progetto dal momento che gli Enti presenti, confermando da un lato la propria disponibilità a mantenere anche per l’anno 2012 i costi sostenuti negli anni precedenti, hanno però comunicato l’assoluta impossibilità a coprire la residua esigenza finanziaria, pari complessivamente a circa 600mila euro. L’incontro, che ha registrato le concordi valutazioni degli intervenuti, si è concluso con la decisione di chiedere al presidente Scopelliti un incontro in tempi brevissimi al fine di individuare la possibilità di reperire, attraverso fondi regionali, nazionali e comunitari, le risorse necessarie a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali attuali.
f.p.
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