lunedì 21 maggio 2012

Polia, disagi senza fine per la frana di due anni fa. Il Comune si rivolge al ministro Clini: «Situazione al collasso, non possiamo più aspettare»


Una veduta di Polia

Restano ancora senza risposta le accorate sollecitazioni che i cittadini e gli amministratori comunali di Polia da oltre due anni indirizzano alla Regione e ora anche al Governo nazionale, affinché intervengano per risolvere i gravi disagi causati dalla frana che il 9 febbraio 2010 si è abbattuta in località Ponte Scuro, pregiudicando il collegamento stradale tra le frazioni Cellia e Trecroci. 
All’indomani dello smottamento, la Provincia si attivò immediatamente, nell’ambito delle proprie competenze, per realizzare un percorso stradale alternativo, in attesa che fosse finanziato un intervento strutturale risolutivo, destinato a ripristinare le condizioni di sicurezza e viabilità sull’arteria principale. Di seguito, dunque, pubblichiamo una nuova lettera inviata dall’assessore comunale Domenico Amoroso al ministro dell’Ambiente Corrado Clini.

Onorevole Signor Ministro, 
con la presente desidero esprimere sentimenti di profonda amarezza e di pesante sconforto per lo stallo che si registra sulle operazioni di risanamento del territorio a seguito degli ingenti danni a persone e cose provocati dai fenomeni calamitosi abbattutisi, nel lontano febbraio del 2010, nel  vibonese e, segnatamente, nel Comune di Polia, che mi onoro di rappresentare in qualità di Assessore comunale.
Un disastro ambientale ancora irrisolto che, a seguito dello scivolamento a valle di un costone di montagna, ha travolto parte della strada provinciale n° 46 (Pietre Bianche – Polia – Monterosso) ed ha, di fatto, gravemente danneggiato i collegamenti sia interni, tra le frazioni del Comune, sia con i centri vicini.
Nel novembre 2010, chi L’ha preceduta nel delicato compito di responsabile del Dicastero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, ha siglato un Accordo di Programma con il Presidente della Regione Calabria, che legge per conoscenza, “per la mitigazione del rischio frana e idraulico nella frazione Trecroci”, con cui venivano stanziati 700.000 €, con fondi ex art.2 c.240 L. n°191/2009 e FAS 2009 – 2013, per il recupero del costone di località Ponte Scuro.
Ed oggi, a distanza di oltre due anni, nonostante le sollecitazioni dello scrivente e di altri colleghi amministratori all’indirizzo del Commissario delegato per l’emergenza idrogeologica, on. Giuseppe Scopelliti, nonché del Commissario straordinario delegato per l’Emergenza idrogeologica nella nostra Regione, dott. Domenico Percolla, non sono state ancora definite le operazioni necessarie a redigere i progetti, nelle varie fasi, per la messa in sicurezza del versante.
Neppure la risposta all’interrogazione del Consigliere regionale, on. Bruno Censore, a firma del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino regionale, ing. Salvatore Siviglia, che sintetizza le fasi procedurali finora assolte, fornisce puntuali garanzie sul prossimo avvio degli interventi di risanamento del territorio franato.
Onorevole Signor Ministro, la popolazione continua a vivere indicibili disagi, il paese è in un inarrestabile declino ed a poco sono finora servite le vibranti proteste dei miei concittadini, fortemente penalizzati nell’assolvimento delle funzioni essenziali allo svolgimento della vita quotidiana: la situazione è al collasso.
Sono certo che l’alto senso di responsabilità che La contraddistingue consentirà, in tempi brevi, di svincolare i fondi assegnati ad una comunità in pena, di sollecitare l’avvio dei lavori e risolvere, così, un’ incresciosa vicenda giunta, ormai, al limite della sopportazione.

Avv. Domenico Amoroso
Assessore comunale di Polia


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