«La Provincia non ha nessuna velleità di gestione del Sistema turistico locale, ma sta adempiendo soltanto all’obbligo di promuoverne la costituzione, così come prevede la normativa regionale in materia».
Così, l’assessore alle Attività produttive, Paolo Barbieri, ha rimarcato prima di ogni altra cosa l’approccio dell’Amministrazione provinciale a questa delicata problematica, da cui dipendono probabilmente le sorti future del settore turistico locale.
L’intervento di Barbieri ha aperto oggi la seconda riunione di carattere concertativo organizzata dalla Provincia per giungere, con i numerosi soggetti pubblici e privati coinvolti, alla sigla del protocollo d’intesa propedeutico alla costituzione dell’Stl.
Con lui, ad esporre la posizione dell’Ente ed i contenuti dell’intesa proposta, c’era l’assessore al Turismo Gianluca Callipo, entrambi raggiunti poco dopo l’inizio dell’incontro dal presidente Francesco De Nisi.
Barbieri e Callipo hanno ribadito in premessa gli scopi della riunione, ricordando che l’obiettivo prioritario è giungere ad un’intesa largamente condivisa che possa assicurare all’Stl vibonese quella capacità di rendere integrata e competitiva l’offerta turistica su tutto il territorio provinciale, così come richiede la legge. In quest’ottica, hanno annunciato che sono già pervenuti diversi suggerimenti che saranno recepiti nella stesura definitiva del documento, sollecitando inoltre chiunque altro sia interessato ad affrettarsi ad inviare al più presto osservazioni e proposte.
Entro il 15 luglio, infatti, il protocollo d’intesa sottoscritto dai soggetti aderenti dovrà essere trasmesso alla Regione, che dovrà vagliarlo e verificare il rispetto dei presupposti normativi che ispirano la costituzione degli Stl, a cominciare proprio dalla promozione organica dell’offerta turistica locale.
In particolare, gli assessori hanno sollecitato particolare attenzione al contenuto dell’articolo 5 dell’accordo, relativo alle funzioni da attribuire ai diversi partner, in relazione alle competenze specifiche, nonché alla forma giuridica da assumere al momento della costituzione, che nell’ipotesi formulata dalla Provincia dovrebbe essere quella di una società consortile a responsabilità limitata.
Il principale nodo da sciogliere, comunque, resta la scelta tra un unico Stl, così come propone l’Amministrazione provinciale, o la costituzione di diversi Sistemi turistici locali, sulla base di esperienze consortili già esistenti. Un’ipotesi, quest’ultima, che secondo la Provincia indebolirebbe il settore, perché finirebbe per focalizzare la promozione del turismo soltanto sulla Costa degli Dei. Inoltre, due o più Sistemi turisti locali avrebbero una minore capacità di attingere ai finanziamenti regionali, che, sempre secondo la normativa in vigore, saranno direttamente proporzionali all’entità del capitale conferito dai soci al nuovo soggetto giuridico. Un unico Stl che possa vantare un capitale sociale più consistente, quindi, avrebbe automaticamente più risorse da destinare al comparto.
Un orientamento condiviso da tutti gli intervenuti, che hanno sottolineato la necessità di non disperdere energie progettuali e risorse in nome di una concorrenza fratricida tra le diverse aree della provincia, che alla lunga esprimerebbe effetti negativi su tutto il settore.
Come ha ribadito il sindaco di San Nicola da Crissa, Pasquale Fera, che ha stigmatizzato le divisioni politiche su questo argomento: «Nessuno si sogna di mettere in discussione il primato turistico della costa, che rappresenta la locomotiva del comparto, ma occorre che la programmazione e la promozione avvengano su scala provinciale».
Dal canto suo, Pino Rito, presidente della sezione vibonese della Confcommercio, ha affermato che la posizione chiara della Provincia, che ha più volte ribadito di non ambire a gestire l’Stl, può rappresentare un ottimo viatico per arrivare alla nascita di un unico Sistema turistico locale che coinvolga anche i soggetti pubblici e privati attualmente orientati alla costituzione di un Stl specifico per la costa.
Della necessità di fare sistema, prescindendo dal colore politico e dagli interessi di parte, ha parlato Piero Muscari, esperto di comunicazione e marketing territoriale, che ha messo in evidenza le grandi potenzialità della provincia vibonese.
Massima collaborazione, inoltre, è stata assicurata dai rappresentanti delle tre Università calabresi, che hanno già confermato la propria adesione al protocollo d’intesa proposto dalla Provincia. In particolare, il docente Ottavio Amaro, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha esplicitamente apprezzato il coinvolgimento degli atenei, sottolineando quanto sia raro un approccio di questo tipo: «Quando l’università viene invitata ad uscire dalle aule per operare all’esterno è sempre un fatto molto importante per la crescita di un territorio».
Sulla stessa lunghezza d’onda i docenti Rocco Reina, dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, e Anna Rita Veltri, della scuola di management dell’Unical, che hanno messo l’accento sull’apporto in termini di formazione professionale che l’università può assicurare al processo di ammodernamento del settore turistico.
Importante, inoltre, sottolineare l’adesione al Sistema turistico locale di Tropea, rappresentata dal commissario straordinario Giovanni Cirillo, che ha parlato della necessità di una rimodulazione dell’intero comparto, a cominciare dalla destagionalizzazione dei flussi: «Tropea e la Costa degli Dei non hanno nulla da invidiare a località come la costiera Amalfitana, ma la differenza sostanziale è che lì il turismo gira a pieno regime per tutto l’anno, mentre qui la stagione dura solo 3 mesi. Una tendenza che può essere invertita soltanto attraverso una gestione organica e programmata del settore».
Infine, critiche all’indirizzo dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, che non sono intervenuti all’incontro, sono state espresse da Filippo Curtosi (Cisal) e Domenico Russo (Ugl). Il primo, ha sottolineato che «quella offerta dalla Provincia è un’opportunità importante che va sfruttata, senza impelagarsi in polemiche sterili», mentre Russo è stato ancora più caustico, affermando che «i tre principali sindacati confederali si sono messi di traverso perché aspirano a gestire il potere e non sono interessati alla semplice promozione dello sviluppo e alla salvaguardia del lavoro, unici obiettivi che dovrebbe avere un’organizzazione sindacale».
A chiudere la discussione è stato il presidente De Nisi, che ha ricordato l’urgenza di arrivare entro il 15 luglio alla sottoscrizione del protocollo d’intesa. «L’obiettivo prioritario resta quello di costituire un Sistema turistico locale capace di promuovere l’offerta turistica dell’intero territorio provinciale, rendendola omogenea e competitiva - ha detto De Nisi -. È opportuno, quindi, che entro quella data chi vuole proporre suggerimenti da integrare nella bozza del documento lo faccia».
Così, l’assessore alle Attività produttive, Paolo Barbieri, ha rimarcato prima di ogni altra cosa l’approccio dell’Amministrazione provinciale a questa delicata problematica, da cui dipendono probabilmente le sorti future del settore turistico locale.
L’intervento di Barbieri ha aperto oggi la seconda riunione di carattere concertativo organizzata dalla Provincia per giungere, con i numerosi soggetti pubblici e privati coinvolti, alla sigla del protocollo d’intesa propedeutico alla costituzione dell’Stl.
Con lui, ad esporre la posizione dell’Ente ed i contenuti dell’intesa proposta, c’era l’assessore al Turismo Gianluca Callipo, entrambi raggiunti poco dopo l’inizio dell’incontro dal presidente Francesco De Nisi.
Barbieri e Callipo hanno ribadito in premessa gli scopi della riunione, ricordando che l’obiettivo prioritario è giungere ad un’intesa largamente condivisa che possa assicurare all’Stl vibonese quella capacità di rendere integrata e competitiva l’offerta turistica su tutto il territorio provinciale, così come richiede la legge. In quest’ottica, hanno annunciato che sono già pervenuti diversi suggerimenti che saranno recepiti nella stesura definitiva del documento, sollecitando inoltre chiunque altro sia interessato ad affrettarsi ad inviare al più presto osservazioni e proposte.
Entro il 15 luglio, infatti, il protocollo d’intesa sottoscritto dai soggetti aderenti dovrà essere trasmesso alla Regione, che dovrà vagliarlo e verificare il rispetto dei presupposti normativi che ispirano la costituzione degli Stl, a cominciare proprio dalla promozione organica dell’offerta turistica locale.
In particolare, gli assessori hanno sollecitato particolare attenzione al contenuto dell’articolo 5 dell’accordo, relativo alle funzioni da attribuire ai diversi partner, in relazione alle competenze specifiche, nonché alla forma giuridica da assumere al momento della costituzione, che nell’ipotesi formulata dalla Provincia dovrebbe essere quella di una società consortile a responsabilità limitata.
Il principale nodo da sciogliere, comunque, resta la scelta tra un unico Stl, così come propone l’Amministrazione provinciale, o la costituzione di diversi Sistemi turistici locali, sulla base di esperienze consortili già esistenti. Un’ipotesi, quest’ultima, che secondo la Provincia indebolirebbe il settore, perché finirebbe per focalizzare la promozione del turismo soltanto sulla Costa degli Dei. Inoltre, due o più Sistemi turisti locali avrebbero una minore capacità di attingere ai finanziamenti regionali, che, sempre secondo la normativa in vigore, saranno direttamente proporzionali all’entità del capitale conferito dai soci al nuovo soggetto giuridico. Un unico Stl che possa vantare un capitale sociale più consistente, quindi, avrebbe automaticamente più risorse da destinare al comparto.
Un orientamento condiviso da tutti gli intervenuti, che hanno sottolineato la necessità di non disperdere energie progettuali e risorse in nome di una concorrenza fratricida tra le diverse aree della provincia, che alla lunga esprimerebbe effetti negativi su tutto il settore.
Come ha ribadito il sindaco di San Nicola da Crissa, Pasquale Fera, che ha stigmatizzato le divisioni politiche su questo argomento: «Nessuno si sogna di mettere in discussione il primato turistico della costa, che rappresenta la locomotiva del comparto, ma occorre che la programmazione e la promozione avvengano su scala provinciale».
Dal canto suo, Pino Rito, presidente della sezione vibonese della Confcommercio, ha affermato che la posizione chiara della Provincia, che ha più volte ribadito di non ambire a gestire l’Stl, può rappresentare un ottimo viatico per arrivare alla nascita di un unico Sistema turistico locale che coinvolga anche i soggetti pubblici e privati attualmente orientati alla costituzione di un Stl specifico per la costa.
Della necessità di fare sistema, prescindendo dal colore politico e dagli interessi di parte, ha parlato Piero Muscari, esperto di comunicazione e marketing territoriale, che ha messo in evidenza le grandi potenzialità della provincia vibonese.
Massima collaborazione, inoltre, è stata assicurata dai rappresentanti delle tre Università calabresi, che hanno già confermato la propria adesione al protocollo d’intesa proposto dalla Provincia. In particolare, il docente Ottavio Amaro, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha esplicitamente apprezzato il coinvolgimento degli atenei, sottolineando quanto sia raro un approccio di questo tipo: «Quando l’università viene invitata ad uscire dalle aule per operare all’esterno è sempre un fatto molto importante per la crescita di un territorio».
Sulla stessa lunghezza d’onda i docenti Rocco Reina, dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, e Anna Rita Veltri, della scuola di management dell’Unical, che hanno messo l’accento sull’apporto in termini di formazione professionale che l’università può assicurare al processo di ammodernamento del settore turistico.
Importante, inoltre, sottolineare l’adesione al Sistema turistico locale di Tropea, rappresentata dal commissario straordinario Giovanni Cirillo, che ha parlato della necessità di una rimodulazione dell’intero comparto, a cominciare dalla destagionalizzazione dei flussi: «Tropea e la Costa degli Dei non hanno nulla da invidiare a località come la costiera Amalfitana, ma la differenza sostanziale è che lì il turismo gira a pieno regime per tutto l’anno, mentre qui la stagione dura solo 3 mesi. Una tendenza che può essere invertita soltanto attraverso una gestione organica e programmata del settore».
Infine, critiche all’indirizzo dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, che non sono intervenuti all’incontro, sono state espresse da Filippo Curtosi (Cisal) e Domenico Russo (Ugl). Il primo, ha sottolineato che «quella offerta dalla Provincia è un’opportunità importante che va sfruttata, senza impelagarsi in polemiche sterili», mentre Russo è stato ancora più caustico, affermando che «i tre principali sindacati confederali si sono messi di traverso perché aspirano a gestire il potere e non sono interessati alla semplice promozione dello sviluppo e alla salvaguardia del lavoro, unici obiettivi che dovrebbe avere un’organizzazione sindacale».
A chiudere la discussione è stato il presidente De Nisi, che ha ricordato l’urgenza di arrivare entro il 15 luglio alla sottoscrizione del protocollo d’intesa. «L’obiettivo prioritario resta quello di costituire un Sistema turistico locale capace di promuovere l’offerta turistica dell’intero territorio provinciale, rendendola omogenea e competitiva - ha detto De Nisi -. È opportuno, quindi, che entro quella data chi vuole proporre suggerimenti da integrare nella bozza del documento lo faccia».
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