lunedì 22 giugno 2009

Gestione dei depuratori, la Provincia media tra l’azienda che si è aggiudicata l’appalto ed i lavoratori attualmente in servizio


In vista del passaggio di consegne nella gestione dei depuratori della costa vibonese, l’assessore provinciale alle Attività produttive, Paolo Barbieri, ha incontrato oggi, nella sede dell’Amministrazione, le rappresentanze sindacali ed i responsabili della ditta napoletana che si è aggiudicata l’appalto, la Dpr Costruzioni.
Alla riunione (nella foto), oltre a Barbieri, hanno partecipato Francesco Mobilio, Giovanni Patania e Nazzareno Piperno per lo Slai Cobas, Pino Grasso per la Filcem Cgil, Giuseppe Conocchiella e Fortunato Comito per la Femca Cisl, nonché le rappresentanze sindacali di base. Presenti, inoltre, il dirigente ad interim dell’Ato di Vibo Valentia Filippo Nesci e il manager della Dpr Costruzioni, delegato a condurre la trattativa sindacale, Michele Pellino.
Il fine dell’incontro è stato di avviare la concertazione per l’assorbimento negli organici della nuova ditta dei lavoratori che sino ad oggi hanno prestato la propria opera nella Ligeam, l’impresa che in regime di proroga ha espletato il servizio sino ad oggi.
In apertura dei lavori, prima di entrare nel merito della discussione, Barbieri ha sottolineato il ruolo di coordinamento della Provincia, evidenziando la fattiva collaborazione con le organizzazioni sindacali su problematiche rilevanti dal punto di vista occupazionale e produttivo: «Nonostante l’assurda polemica innescata in questi giorni dai segretari vibonesi dei sindacati confederali - Bruni, Pititto e Prestia -, c’è da sempre un serrato confronto con i rappresentanti dei lavoratori, a dimostrazione che la concertazione promossa dalla Provincia è intensa e proficua».
Tornando all’oggetto della discussione, Barbieri ha ricordato che l’appalto vinto prevede esplicitamente, a carico della ditta aggiudicatrice, l’onere di tutelare i livelli occupazionali presistenti, nei limiti di quanto imposto dalla legge e delle esigenze aziendali.
Nel caso specifico, i sindacati hanno chiesto l’assorbimento di 23 lavoratori, mentre la nuova impresa, sulla base del piano aziendale elaborato in occasione della partecipazione alla gara pubblica, si è detta disponibile ad assumerne soltanto 14. Posizioni distanti che, nel corso del confronto si sono però nettamente avvicinate, grazie anche alla mediazione di Barbieri. In particolare, l’azienda si è detta disponibile ad aumentare il numero di lavoratori da assumere, a patto che le organizzazioni sindacali condividano l’attivazione di procedure di mobilità. L’incontro è terminato con la costituzione di un tavolo di lavoro ristretto, nell’ambito del quale le parti cercheranno di arrivare nei prossimi giorni ad una sintesi condivisa che assicuri la salvaguardia piena dei livelli occupazionali.
Prima di aggiornare la riunione, però, il dirigente dell’Ato ha rimarcato la necessità di giungere nel minor tempo possibile ad un accordo, ricordando che il 30 giugno scade la proroga in forza della quale la gestione dei depuratori è affidata alla Ligeam. «Quella data segna inequivocabilmente il passaggio di consegne - ha affermato Nesci -, che comporta l’assunzione da parte della Dpr degli oneri improrogabili collegati all’aggiudicazione dell’appalto».

edg

1 commento:

  1. Preg.ma Direzione, nel riportare le notizie di un incontro, di una valenza così alta, sarebbe opportuno, anche se sinteticamente, riportare le posizioni di tutti gli interlocutori presenti. I cittadini debbono conoscere, si, il pensiero di chi li amministra, ma altrettanto di chi difendendo i lavoratori cerca di prevenire disagi alla comunità. Infatti, è strano che nell'artticolo, non si menzioni in modo esplicito che nessuna risorsa attualmente impiegata presso la Ligeam possa restare non assunta dalla DPR Costruzioni. Infatti ciò stride con quanto necessario per il corretto espletamento dei servizi depurativi per i 17 comuni interessati, che fino ad oggi è stato necessario garantire con 19+2 risorse operative e 4 impiegati. Qualcosa non collima o quanto meno c'è necessità di un approfondimento sia da parte della Committente che dell'impresa aggiudicatrice dell'appalto. E' vero che il servizio alla collettività deve essere garantito, ma è altrettanto vero che anche l'occupazione e il salario degli addetti, ormai da molti anni occupati in questo servizio, non possono essere e non devono essere a rischio. Gli stessi considerati capri espiatori di una politica rabberciata e zoppicante in materia di ambiente e salute, che ogni anno arriva all'ultimo istante a garantire il servizio per il periodo estivo. I servizi pubblici hanno delle tariffe che servono esclusivamente a garantirne lo standard di qualità ed efficienza nazionale ed europeo. Pertanto non si può fare economia con appalti dati al miglior offerente che sarà costretto a risparmiare nell'impiego delle risorse necessarie. Questi vituperati lavoratori vantano circa 4 mesi di salario, ma questa è demagogia! Forse per chi ha la pancia piena e un posto sicuro! Anche di questo si è trattato, ma mi auguro che l'ufficio stampa della provincia si sia riservato di pubblicare un comunicato completo sullo stato in cui si trovano i lavoratori licenziati da Ligeam e non ancora assunti da DPR Costruzioni per un comportamento non molto ortodosso e efficiente delle amministrazioni interessate a fornire e gestire i servizi depurativi della costa degli dei. L'estate è alle porte come l'anno scorso ed i lavoratori ed i cittadini dovranno lottare per avere ciò che gli è dovuto. FEMCA Cisl Calabria - Giuseppe Conocchiella

    RispondiElimina