«L’appello che lanciai l’estate scorsa, affinché i Comuni vibonesi rendessero accessibili le spiagge ai disabili in carrozzella, fu accolto immediatamente dalle amministrazioni locali. Mi auguro che ora lo stesso tempestivo riscontro lo offrano le strutture turistiche private che hanno in concessione l’uso degli arenili».
L’assessore provinciale alle Politiche sociali, Maria Salvia, torna su una problematica molto avvertita da chi ha difficoltà più o meno gravi di deambulazione: l’impossibilità di raggiungere il bagnasciuga a causa della mancanza delle passerelle che per legge dovrebbero essere allestite sulle spiagge pubbliche e private. La sabbia, infatti, rappresenta un ostacolo insormontabile per chi è in carrozzella, impedendo l’accesso al mare.
Nell’estate del 2008, l’assessore promosse una campagna di sensibilizzazione, sollecitando i Comuni ad intervenire sugli arenili di propria competenza, rimarcando i contenuti della normativa in materia che impone l’allestimento di speciali passerelle che consentano il passaggio delle carrozzelle.
Ma anche gli impianti di balneazione privati rientrano esplicitamente nella normativa sull’accessibilità dei luoghi sancita dalla Legge 104/92, che, tra l’altro, subordina il rilascio delle concessioni demaniali ed i loro rinnovi al rispetto dei requisiti di “visitabilità” degli impianti (secondo il decreto ministeriale 236/89) e di “effettiva possibilità di accesso al mare” delle persone con disabilità.
«Mi auguro che gli operatori turistici che ancora non hanno provveduto rispondano celermente a questo appello - ha concluso Salvia -, non soltanto per adempiere ad un obbligo di legge che, qualora venisse disatteso, può determinare il mancato rinnovo delle concessioni demaniali, ma anche e soprattutto per lanciare un esplicito segnale di attenzione alle problematiche che riguardano i diversamente abili».
L’assessore provinciale alle Politiche sociali, Maria Salvia, torna su una problematica molto avvertita da chi ha difficoltà più o meno gravi di deambulazione: l’impossibilità di raggiungere il bagnasciuga a causa della mancanza delle passerelle che per legge dovrebbero essere allestite sulle spiagge pubbliche e private. La sabbia, infatti, rappresenta un ostacolo insormontabile per chi è in carrozzella, impedendo l’accesso al mare.
Nell’estate del 2008, l’assessore promosse una campagna di sensibilizzazione, sollecitando i Comuni ad intervenire sugli arenili di propria competenza, rimarcando i contenuti della normativa in materia che impone l’allestimento di speciali passerelle che consentano il passaggio delle carrozzelle.
Ma anche gli impianti di balneazione privati rientrano esplicitamente nella normativa sull’accessibilità dei luoghi sancita dalla Legge 104/92, che, tra l’altro, subordina il rilascio delle concessioni demaniali ed i loro rinnovi al rispetto dei requisiti di “visitabilità” degli impianti (secondo il decreto ministeriale 236/89) e di “effettiva possibilità di accesso al mare” delle persone con disabilità.
«Mi auguro che gli operatori turistici che ancora non hanno provveduto rispondano celermente a questo appello - ha concluso Salvia -, non soltanto per adempiere ad un obbligo di legge che, qualora venisse disatteso, può determinare il mancato rinnovo delle concessioni demaniali, ma anche e soprattutto per lanciare un esplicito segnale di attenzione alle problematiche che riguardano i diversamente abili».
edg
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