Decine di giovanissimi musicisti hanno accolto questa mattina il presidente della Provincia Francesco De Nisi, che ha ufficialmente consegnato al Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia l’immobile ristrutturato che ospita la sede centrale dell’istituto di alta formazione artistica (quella distaccata è in pieno centro storico, nel palazzo un tempo utilizzato dalla Banca d’Italia).
L’edificio di proprietà dell’Amministrazione provinciale, situato in Via Dante Alighieri, è stato sottoposto ad un radicale intervento di ammodernamento e adeguamento alle esigenze didattiche durato 9 mesi, per un importo complessivo dei lavori pari a circa 300mila euro (200mila stanziati dalla Provincia e 100mila dal Ministero della Pubblica istruzione).
Oggi, dunque, è avvenuta la consegna ufficiale della sede ristrutturata, attraverso una breve cerimonia che prelude all’inaugurazione vera e propria programmata per settembre, quando i locali saranno arredati e si sarà concluso il delicato e laborioso trasloco delle attrezzature e degli strumenti musicali. In quell’occasione, a tagliare il nastro della sede centrale del Torrefranca potrebbe essere lo stesso ministro alla Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini, già contattata a questo scopo dai vertici dell’Istituto.
Ad accompagnare De Nisi c’erano il direttore generale Ulderico Petrolo e gli assessori Giuseppe Barbuto (Lavori pubblici) Maria Salvia (Istruzione) e Paolo Barbieri (Attività produttive), accolti dai ragazzi - che hanno eseguito alcuni brani per orchestra - e dal direttore del Conservatorio, Antonella Barbarossa.
Palpabile la soddisfazione di studenti, dirigenti e amministratori per il risultato conseguito e per l’importanza dell’intervento, anche in considerazione dell’altissimo numero di iscritti, che sfiora quota 1.200. «In passato eravamo noi ad emigrare per studiare musica fuori provincia o regione oggi, invece, è il Conservatorio di Vibo ad attirare studenti da tutto il Paese e anche dall’estero - ha detto con orgoglio Barbarossa -, consolidando sempre più il suo primato formativo e artistico». Parole confermate dai giudizi lusinghieri espressi da De Nisi, che ha rimarcato l’attenzione sempre espressa dall’Ente verso il Conservatorio, definendolo come «il principale e più rappresentativo esempio alta formazione presente nel Vibonese».
L’edificio di proprietà dell’Amministrazione provinciale, situato in Via Dante Alighieri, è stato sottoposto ad un radicale intervento di ammodernamento e adeguamento alle esigenze didattiche durato 9 mesi, per un importo complessivo dei lavori pari a circa 300mila euro (200mila stanziati dalla Provincia e 100mila dal Ministero della Pubblica istruzione).
Oggi, dunque, è avvenuta la consegna ufficiale della sede ristrutturata, attraverso una breve cerimonia che prelude all’inaugurazione vera e propria programmata per settembre, quando i locali saranno arredati e si sarà concluso il delicato e laborioso trasloco delle attrezzature e degli strumenti musicali. In quell’occasione, a tagliare il nastro della sede centrale del Torrefranca potrebbe essere lo stesso ministro alla Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini, già contattata a questo scopo dai vertici dell’Istituto.
Ad accompagnare De Nisi c’erano il direttore generale Ulderico Petrolo e gli assessori Giuseppe Barbuto (Lavori pubblici) Maria Salvia (Istruzione) e Paolo Barbieri (Attività produttive), accolti dai ragazzi - che hanno eseguito alcuni brani per orchestra - e dal direttore del Conservatorio, Antonella Barbarossa.
Palpabile la soddisfazione di studenti, dirigenti e amministratori per il risultato conseguito e per l’importanza dell’intervento, anche in considerazione dell’altissimo numero di iscritti, che sfiora quota 1.200. «In passato eravamo noi ad emigrare per studiare musica fuori provincia o regione oggi, invece, è il Conservatorio di Vibo ad attirare studenti da tutto il Paese e anche dall’estero - ha detto con orgoglio Barbarossa -, consolidando sempre più il suo primato formativo e artistico». Parole confermate dai giudizi lusinghieri espressi da De Nisi, che ha rimarcato l’attenzione sempre espressa dall’Ente verso il Conservatorio, definendolo come «il principale e più rappresentativo esempio alta formazione presente nel Vibonese».
edg
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