«I 22 depuratori dislocati in 17 comuni del territorio provinciale che rientrano nella gestione dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia funzionano al meglio. Dai monitoraggi effettuati dalla ditta appaltatrice, la Dpr Costruzioni, e dai tecnici dell’Ato 4 di Vibo Valentia (dotato di un Piano d’ambito che prevede investimenti per circa 200milioni di euro, ndr) è emerso, infatti, che tutti i parametri previsti dal decreto legislativo 152/2006 in materia di depurazione delle acque sono nella norma».
Questo quanto affermato dall’assessore provinciale Paolo Barbieri, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi per illustrare lo stato di attuazione degli interventi in materia di depurazione delle acque. «Abbiamo voluto convocare questo incontro con i giornalisti - ha sottolineato Barbieri - per dare a tutti ampie rassicurazioni sul buon funzionamento degli impianti di depurazione di competenza della Provincia».
«Un chiarimento che dovevamo ai cittadini, ai tanti turisti ed agli operatori del settore - ha aggiunto dal canto suo il presidente della Provincia Francesco De Nisi -, affinché non si comprometta la stagione turistica che è entrata nella sua fase più intensa, tentando, per quel che ci compete, di preservare con azioni incisive l’immagine del nostro territorio».
Per quanto riguarda invece l’inquinamento marino più in generale, nel corso della riunione è emerso che la causa principale è da riscontrare nelle pessime condizioni del fiume Mesima, nel quale scaricano diversi Comuni della provincia di Vibo Valentia e di Reggio Calabria. Scarichi spesso non convogliati negli impianti di depurazione, a cui si aggiungono quelli abusivi e le pessime condizioni del depuratore di Lamezia Terme.
«Per quel che ci riguarda più da vicino - hanno dichiarato Fabio Foti dell’Ato ed i rappresentanti della Dpr Costruzioni Michele Pellino e Giuseppe Crispino - abbiamo anche provveduto a porre rimedio ad alcune vulnerabilità di sistema riscontrate nei depuratori di Briatico e Zambrone, i cui impianti risultavano non adeguati nei periodi di massimo picco della popolazione fluttuante. A Briatico, i lavori di adeguamento sono stati completati. A Zambrone, invece, è in via di realizzazione un nuovo depuratore. Infine, per quanto concerne l’impianto Argani di Tropea - hanno concluso – è stata attuata la deodorizzazione per l’eliminazione gli effluvi».
Questo quanto affermato dall’assessore provinciale Paolo Barbieri, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi per illustrare lo stato di attuazione degli interventi in materia di depurazione delle acque. «Abbiamo voluto convocare questo incontro con i giornalisti - ha sottolineato Barbieri - per dare a tutti ampie rassicurazioni sul buon funzionamento degli impianti di depurazione di competenza della Provincia».
«Un chiarimento che dovevamo ai cittadini, ai tanti turisti ed agli operatori del settore - ha aggiunto dal canto suo il presidente della Provincia Francesco De Nisi -, affinché non si comprometta la stagione turistica che è entrata nella sua fase più intensa, tentando, per quel che ci compete, di preservare con azioni incisive l’immagine del nostro territorio».
Per quanto riguarda invece l’inquinamento marino più in generale, nel corso della riunione è emerso che la causa principale è da riscontrare nelle pessime condizioni del fiume Mesima, nel quale scaricano diversi Comuni della provincia di Vibo Valentia e di Reggio Calabria. Scarichi spesso non convogliati negli impianti di depurazione, a cui si aggiungono quelli abusivi e le pessime condizioni del depuratore di Lamezia Terme.
«Per quel che ci riguarda più da vicino - hanno dichiarato Fabio Foti dell’Ato ed i rappresentanti della Dpr Costruzioni Michele Pellino e Giuseppe Crispino - abbiamo anche provveduto a porre rimedio ad alcune vulnerabilità di sistema riscontrate nei depuratori di Briatico e Zambrone, i cui impianti risultavano non adeguati nei periodi di massimo picco della popolazione fluttuante. A Briatico, i lavori di adeguamento sono stati completati. A Zambrone, invece, è in via di realizzazione un nuovo depuratore. Infine, per quanto concerne l’impianto Argani di Tropea - hanno concluso – è stata attuata la deodorizzazione per l’eliminazione gli effluvi».
p.p.
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