martedì 13 aprile 2010

Il direttore generale della Provincia querela Domenico Mazzitelli: «Basta calunnie, i suoi esposti ledono la mia onorabilità e reputazione»

«Basta, ormai si è passato il segno, gli esposti del signor Mazzitelli sono ispirati soltanto dall’esplicita volontà di ledere la mia onorabilità e reputazione».
L’attuale direttore generale dell’Amministrazione provinciale,
Ulderico Petrolo (foto), non ci sta a subire il fuoco incrociato dell’ex direttore generale Domenico Mazzitelli, da alcuni anni in pensione.
In particolare, Petrolo denuncia la tendenziosità delle dichiarazioni di Mazzitelli, che in un recente esposto al prefetto di Vibo Valentia ha puntato il dito contro la nomina di Petrolo a direttore generale, che sarebbe - a suo dire - frutto di “reiterate irregolarità”, a cominciare dalla presunta “mancanza di requisiti” da parte del diretto interessato.
«Una tesi non soltanto assolutamente infondata - stigmatizza Petrolo -, ma soprattutto chiaramente lesiva proprio in virtù della sua inconsistenza. Mazzitelli finge di dimenticare che la mia nomina a direttore generale è avvenuta a norma di regolamento, quello relativo all’ordinamento degli uffici e dei servizi, deliberato originariamente dalla giunta provinciale nell’ottobre del 2002. L’articolo 10 del regolamento in questione fu poi modificato l’8 gennaio del 2004, quando Mazzitelli era ancora in carica, con una nuova deliberazione della giunta - continua Petrolo -. In particolare, le modifiche apportate in quella circostanza consentono la nomina del direttore generale, incarico prettamente fiduciario, senza prevedere specifici requisiti, ma limitandosi a statuire che il “Direttore generale è nominato dal Presidente della Provincia secondo criteri di competenza professionale”. Inoltre, veniva esclusa l’obbligatorietà del diploma di laurea, titolo che - al contrario del sottoscritto - non era all’epoca posseduto dal signor Mazzitelli».

In altre parole, Petrolo sottolinea la stridente contraddizione in cui cade Mazzitelli, «il quale, creando ad arte confusione tra il ruolo di segretario e quello di direttore generale, parla di “reiterate irregolarità”, sostenendo l’illegittimità della mia nomina e brandendo a questo scopo lo stesso regolamento che egli stesso ha contribuito a suo tempo a modificare». Un paradosso che secondo l’attuale direttore generale cela la «volontà denigratoria delle sue dichiarazioni».

«Intento squisitamente lesivo nei miei confronti - continua -, che si palesa in maniera evidente quando Mazzitelli afferma che i pareri di regolarità tecnica sull’atto di indirizzo di giunta (556/2009) e sulla conseguente determinazione del Presidente De Nisi (14/2009), entrambi relativi alla mia nomina, li avrei espressi io stesso. Circostanza assolutamente falsa, visto che per entrambi gli atti il parere di regolarità tecnica è stato emesso dal competente responsabile del settore Affari generali. Chiara, quindi, la sua volontà di distorcere la realtà dei fatti per imbastire dolosamente ai miei danni uno scandalo di sicura presa sull’opinione pubblica».

Per questo motivo, dunque, Petrolo ha presentato un’articolata querela per diffamazione contro Mazzitelli e nei confronti degli organi di stampa e dei siti internet che hanno accolto acriticamente le sue dichiarazioni senza riscontrare la veridicità dei fatti.

edg

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