giovedì 13 maggio 2010

La Provincia promuove un progetto in collaborazione con 23 Comuni per la realizzazione di un Centro di orientamento e assistenza agli immigrati

La Provincia di Vibo Valentia ha presentato un progetto per la realizzazione di un Centro polifunzionale per l’immigrazione, nell’ambito del Pon “Sicurezza per lo sviluppo”, con riferimento specifico alle iniziative in materia di impatto migratorio (obiettivo operativo 2.1).
A darne notizia è l’assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Barbieri, che ha curato il coordinamento e l’elaborazione della proposta progettuale. Recentemente, infatti, l’autorità di gestione del Pon Sicurezza, ai fini dell’attuazione del programma, ha invitato gli Enti locali a produrre delle proposte progettuali finalizzate alla realizzazione di iniziative per l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati regolari.
Dal canto suo, la Provincia, nella volontà di fornire il proprio supporto nel campo della mediazione istituzionale e dei percorsi di integrazione ed inclusione sociale a favore degli immigrati extracomunitari regolari, ha voluto cogliere questa opportunità attraverso la presentazione di un progetto specifico focalizzato su queste tematiche.
Il primo passo è stato il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, invitate a manifestare il proprio interesse verso l’iniziativa attraverso la sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa. All’appello hanno risposto i Comuni di Acquaro, Arena, Capistrano, Cessaniti, Drapia, Filadelfia, Filandari, Francavilla Angitola, Gerocarne, Monterosso Calabro, Nicotera, Polia, San Calogero, San Gregorio d’Ippona, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Serra San Bruno, Soriano Calabro, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia e Zambrone.
Nello specifico, il progetto, elaborato dal personale dell’Ente, prevede la realizzazione nella città capoluogo di un Centro polifunzionale per l’immigrazione, con il compito di erogare i seguenti servizi: front-office per informazioni relative alle attività del centro; consulenza legale sulla normativa italiana in materia di permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, contratti di lavoro; formazione e orientamento professionale; attività di sensibilizzazione in merito alle tematiche legate ai flussi migratori.
La gestione del Centro - una volta completate le opere necessarie e approvate con le relative linee guida adottate in sinergia con tutti i soggetti aderenti - verrà affidata attraverso una procedura di selezione pubblica alle associazioni di volontariato.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il progetto prevede un finanziamento complessivo di circa 540mila euro, da impiegare nella ristrutturazione di un immobile da destinare a sede del centro e nell’acquisto delle attrezzature informatiche e degli arredi.

«Una volta approvato e finanziato - ha spiegato Barbieri -, questo progetto consentirà di migliorare le condizioni di inclusione sociale dei cittadini stranieri immigrati regolarmente. Il fenomeno dell’immigrazione, che sta assumendo caratteristiche numeriche rilevanti anche nella nostra provincia, va visto come un’opportunità di crescita socio-economica ed al contempo come fattore compensativo dell’andamento demografico e del crescente drammatico ritorno all’emigrazione da parte della popolazione locale. Occorre quindi aiutare gli immigrati regolari ad individuare percorsi formativi adeguati alle proprie competenze, favorendo l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e, soprattutto, creando dei percorsi di legalità che impediscano ed arrestino il tentativo, da parte della criminalità organizzata, di sfruttare le condizioni di bisogno e disagio per il reclutamento e lo sfruttamento della forza lavoro, come i recenti fatti di Rosarno hanno drammaticamente dimostrato».
edg

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