Analisi delle direttive regionali di attuazione per il sostegno, nell’ambito del Por, dei processi di riorganizzazione dei Confidi, i consorzi che svolgono attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti bancari.
Questo l’oggetto della riunione tenutasi oggi (foto) nella sala giunta dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, su convocazione dell’assessore alle Attività produttive, Paolo Barbieri.
Questo l’oggetto della riunione tenutasi oggi (foto) nella sala giunta dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, su convocazione dell’assessore alle Attività produttive, Paolo Barbieri.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria dei settori artigianato, commercio, agricoltura e cooperazione, per una valutazione congiunta della questione, al fine di trasmettere poi eventuali osservazioni alla Regione.
In particolare, alla riunione hanno preso parte il direttore di Confcommercio di Vibo Valentia, Sergio Consolo, il segretario generale dell’Ugl, Domenico Russo, il presidente di Casartigiani, Mario Malfarà Sacchini, il segretario di Confartigianato, Ernesto Matera, la rappresentante di Cna, Maria Stella Fresca, il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Domenico Petrolo, il presidente di Confcooperative, Pino Grillo, accompagnato da Giuseppe Crupi e Paola Congiustì.
In particolare, alla riunione hanno preso parte il direttore di Confcommercio di Vibo Valentia, Sergio Consolo, il segretario generale dell’Ugl, Domenico Russo, il presidente di Casartigiani, Mario Malfarà Sacchini, il segretario di Confartigianato, Ernesto Matera, la rappresentante di Cna, Maria Stella Fresca, il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Domenico Petrolo, il presidente di Confcooperative, Pino Grillo, accompagnato da Giuseppe Crupi e Paola Congiustì.
Barbieri ha illustrato le finalità delle direttive regionali che, allo scopo di favorire l’accesso al credito, puntano a un rafforzamento del sistema e dei meccanismi di concessione di garanzie alle imprese, sostenendone lo sviluppo e la solidità patrimoniale. L’obiettivo, dunque, è supportare i Confidi nel raggiungimento dello status di “intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia” (art. 107 T.U.B.).
Nello specifico, la Regione prevede la concessione di contributi ai Confidi che rientrano nella tipologia di Pmi (Piccola e Media Impresa), i quali potranno presentare una domanda di partecipazione ai bandi, con il relativo piano di riorganizzazione e aggregazione.
I partecipanti, nell’esprimere apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’assessore, hanno contributo fattivamente alla formulazione di proposte di merito.
In particolare, nel corso della discussione, Matera (Confartigianato) ha affermato che «ci si trova di fronte ad un’importante occasione di riorganizzazione dei Confidi che le associazioni artigiane hanno già avviato prevedendone la fusione e l’eventuale integrazione con soggetti provenienti da altri settori».
Grillo (Confcooperative), invece, ha evidenziato l’eccessiva frammentazione numerica dei Confidi, che si traduce spesso in una sostanziale inefficacia, ritenendo quanto mai «opportuno procedere a una riorganizzazione e a un maggiore controllo sul loro funzionamento e sui metodi di concessione delle garanzie alle imprese che realmente meritano sostegno, svolgendo un’azione di filtro tra quest’ultime e le banche».
Dal canto suo, il rappresentante di Confcommercio, Consolo, ha messo l’accento sulla «necessaria presenza dei Confidi sul territorio provinciale, in un’ottica di azione sinergica».
Sull’accorpamento dei Confidi ha insistito Petrolo (Cia), «perché assumeranno sempre più un ruolo simile a quello degli Istituti di credito».
Della necessità di una «convergenza reale e concreta di tutti i soggetti coinvolti» ha parlato Malfarà, «affinché le banche riservino la giusta attenzione ai bisogni di crescita delle imprese locali».
L’assessore Barbieri, nel sintetizzare i suggerimenti scaturiti dall’incontro - in particolare con riferimento all’incremento delle risorse, non solo attraverso risorse comunitarie ma anche con fondi ordinari regionali, all’aggregazione dei Confidi per categorie produttive, alla loro localizzazione su base provinciale ed alla previsione di eventuali contributi per la formazione del personale - ha invitato i partecipanti a formalizzare eventuali ulteriori proposte unitarie per trasmetterle entro breve tempo alla Regione Calabria.
I partecipanti, nell’esprimere apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’assessore, hanno contributo fattivamente alla formulazione di proposte di merito.
In particolare, nel corso della discussione, Matera (Confartigianato) ha affermato che «ci si trova di fronte ad un’importante occasione di riorganizzazione dei Confidi che le associazioni artigiane hanno già avviato prevedendone la fusione e l’eventuale integrazione con soggetti provenienti da altri settori».
Grillo (Confcooperative), invece, ha evidenziato l’eccessiva frammentazione numerica dei Confidi, che si traduce spesso in una sostanziale inefficacia, ritenendo quanto mai «opportuno procedere a una riorganizzazione e a un maggiore controllo sul loro funzionamento e sui metodi di concessione delle garanzie alle imprese che realmente meritano sostegno, svolgendo un’azione di filtro tra quest’ultime e le banche».
Dal canto suo, il rappresentante di Confcommercio, Consolo, ha messo l’accento sulla «necessaria presenza dei Confidi sul territorio provinciale, in un’ottica di azione sinergica».
Sull’accorpamento dei Confidi ha insistito Petrolo (Cia), «perché assumeranno sempre più un ruolo simile a quello degli Istituti di credito».
Della necessità di una «convergenza reale e concreta di tutti i soggetti coinvolti» ha parlato Malfarà, «affinché le banche riservino la giusta attenzione ai bisogni di crescita delle imprese locali».
L’assessore Barbieri, nel sintetizzare i suggerimenti scaturiti dall’incontro - in particolare con riferimento all’incremento delle risorse, non solo attraverso risorse comunitarie ma anche con fondi ordinari regionali, all’aggregazione dei Confidi per categorie produttive, alla loro localizzazione su base provinciale ed alla previsione di eventuali contributi per la formazione del personale - ha invitato i partecipanti a formalizzare eventuali ulteriori proposte unitarie per trasmetterle entro breve tempo alla Regione Calabria.
edg
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