venerdì 4 marzo 2011

Rifiuti ingombranti, la Provincia spiega ai Comuni come sfruttare questa “risorsa”

 È meglio per un Comune sostenere una spesa di circa 150 euro a tonnellata per lo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici o, invece, incassare fino a 70 euro per “vendere” la stessa quantità di materiali ad un consorzio di imprese che li riciclerà rimettendoli nel circuito produttivo?
Una domanda tanto ovvia da non meritare risposta, se non fosse che spesso la “risorsa” rappresentata dai rifiuti viene sprecata, con conseguenze negative non soltanto per le casse pubbliche ma anche per l’ambiente.
Per invertire questa tendenza e promuovere un approccio virtuoso allo smaltimento degli ingombranti maggiormente inquinanti, l’assessore provinciale all’Ambiente, Martino Porcelli, ha organizzato un incontro con Luciano Teli, direttore del consorzio Ecorit, che riunisce 630 aziende e fa parte del Centro nazionale di coordinamento (Cdc) per la raccolta e lo smaltimento dei Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Alla riunione, tenutasi nella sala consiliare, sono stati invitati i sindaci e gli amministratori interessati ad approfondire queste tematiche, in vista di un’eventuale adesione del proprio Ente al Cdc, scelta che consentirebbe da un lato di incentivare la corretta raccolta degli ingombranti e dall’altro di accedere alle varie sovvenzioni previste per i Comuni più virtuosi.
Come è stato spiegato nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato anche l’esperto della Provincia in materia di salvaguardia ambientale Nico Tucci, ogni Comune spende in media 150-200 euro a tonnellata per lo smaltimento dei Raee, mentre potrebbe arrivare a guadagnarne circa 70 per la stessa quantità, ovviamente rispettando i parametri di premialità previsti. La conditio sine qua non per usufruire di questi vantaggi è iscriversi al Centro di coordinamento, finanziato e gestito dai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, riuniti in sistemi collettivi come il consorzio Ecorit.
Alla riunione hanno partecipato gli amministratori di Vibo Valentia, Briatico, Joppolo, San Calogero, Vazzano, Pizzoni, Zungri, Polia, Vallelonga, Sant’Onofrio, San Gregorio d’Ippona, Jonadi, Zambrone e il presidente della Comunità montana del Poro-Alto Mesima.
Nel chiudere i lavori, Porcelli ha assicurato il massimo ausilio da parte degli uffici dell’assessorato a favore degli Enti che fossero interessati a sfruttare questa opportunità.
edg

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