Sensibilizzare gli studenti e gli alunni delle scuole vibonesi sui temi ambientali, con particolare attenzione al riciclo dei rifiuti e alle forme di mobilità ecosostenibile. Questi gli obiettivi del Laboratorio territoriale di educazione ambientale (Labtervibo), promosso dalla Provincia e presentato oggi nel corso di una conferenza stampa (foto).
L’iniziativa, coordinata dall’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli, è finanziata con un contributo regionale di 104mila euro e coinvolge la cooperativa di studi oceanografici e ambientali Nautilus, unica struttura vibonese accreditata per la realizzazione di questi progetti, grazie alla lunga esperienza accumulata nel settore.
Con Labtervibo le scuole di ogni ordine e grado, anche parificate, potranno aderire ai percorsi formativi allestiti ad hoc per le diverse tipologie di studenti: una connotazione più ludica, ricca di esperimenti e dimostrazioni pratiche caratterizzerà i percorsi destinati ai bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari, mentre maggiori approfondimenti scientifici saranno riservati ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
Il progetto - che coinvolgerà almeno il 30 per cento degli istituti scolastici vibonesi - prevede attività formativa anche a favore degli adulti e, in particolare, dei docenti, che potranno apprendere metodologie di insegnamento specifiche e finalizzate alla diffusione dei temi legati alla tutela ambientale. Molti gli strumenti che verranno utilizzati, dai laboratori teatrali e creativi a quelli scientifici, dal web alle newsletter e agli opuscoli informativi..
La maggior parte del programma - che prevede anche momenti di ampio coinvolgimento collettivo con convegni sui principali temi trattati - verrà svolto nella sede della Nautilus, dove sono già disponibili e operativi gli strumenti didattici occorrenti, ma in caso di difficoltà di spostamento delle scolaresche, saranno gli esperti della cooperativa a raggiungere le sedi delle scuole coinvolte.
«L’obiettivo è quello di aumentare il grado di consapevolezza dei ragazzi su tematiche così importanti per lo sviluppo sostenibile del territorio - ha spiegato l’assessore Porcelli -, a cominciare dalla differenzazione dei rifiuti per un loro corretto smaltimento e riciclo. L’auspicio è che iniziative di questo genere possano consolidare sempre più nei giovani il senso di responsabilità verso la tutela ambientale, che non può prescindere dal contributo di ogni cittadino».
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore della Nautilus, Lorenzo Passaniti, che ha partecipato all’incontro con i giornalisti: «Il Laboratorio territoriale di educazione ambientale rappresenta un progetto già ampiamente collaudato (nel 2007 la prima esperienza di questo tipo, ndr) che offre un concreto contributo formativo. In attesa delle adesioni delle scuole interessate, la prima tappa di questo percorso sarà un convegno sulla mobilità che si terrà il 13 novembre prossimo».
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il funzionario del Settore ambiente della Provincia, Teresa Valelà, che ha sottoscritto con la Regione la convenzione per l’avvio del progetto.
L’iniziativa, coordinata dall’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli, è finanziata con un contributo regionale di 104mila euro e coinvolge la cooperativa di studi oceanografici e ambientali Nautilus, unica struttura vibonese accreditata per la realizzazione di questi progetti, grazie alla lunga esperienza accumulata nel settore.
Con Labtervibo le scuole di ogni ordine e grado, anche parificate, potranno aderire ai percorsi formativi allestiti ad hoc per le diverse tipologie di studenti: una connotazione più ludica, ricca di esperimenti e dimostrazioni pratiche caratterizzerà i percorsi destinati ai bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari, mentre maggiori approfondimenti scientifici saranno riservati ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
Il progetto - che coinvolgerà almeno il 30 per cento degli istituti scolastici vibonesi - prevede attività formativa anche a favore degli adulti e, in particolare, dei docenti, che potranno apprendere metodologie di insegnamento specifiche e finalizzate alla diffusione dei temi legati alla tutela ambientale. Molti gli strumenti che verranno utilizzati, dai laboratori teatrali e creativi a quelli scientifici, dal web alle newsletter e agli opuscoli informativi..
La maggior parte del programma - che prevede anche momenti di ampio coinvolgimento collettivo con convegni sui principali temi trattati - verrà svolto nella sede della Nautilus, dove sono già disponibili e operativi gli strumenti didattici occorrenti, ma in caso di difficoltà di spostamento delle scolaresche, saranno gli esperti della cooperativa a raggiungere le sedi delle scuole coinvolte.
«L’obiettivo è quello di aumentare il grado di consapevolezza dei ragazzi su tematiche così importanti per lo sviluppo sostenibile del territorio - ha spiegato l’assessore Porcelli -, a cominciare dalla differenzazione dei rifiuti per un loro corretto smaltimento e riciclo. L’auspicio è che iniziative di questo genere possano consolidare sempre più nei giovani il senso di responsabilità verso la tutela ambientale, che non può prescindere dal contributo di ogni cittadino».
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore della Nautilus, Lorenzo Passaniti, che ha partecipato all’incontro con i giornalisti: «Il Laboratorio territoriale di educazione ambientale rappresenta un progetto già ampiamente collaudato (nel 2007 la prima esperienza di questo tipo, ndr) che offre un concreto contributo formativo. In attesa delle adesioni delle scuole interessate, la prima tappa di questo percorso sarà un convegno sulla mobilità che si terrà il 13 novembre prossimo».
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il funzionario del Settore ambiente della Provincia, Teresa Valelà, che ha sottoscritto con la Regione la convenzione per l’avvio del progetto.
edg
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