
Il presidente della Provincia Francesco De Nisi stigmatizza la scelta dell’Asp, dicendosi amareggiato per un taglio «che non sembra giustificato neppure da esigenze di cassa, visto che i bilanci del Centro anti-obesità sono in attivo».
De Nisi, inoltre, mette in evidenza anche le possibili ricadute negative in termini di sviluppo socio-culturale del territorio, «considerata l’alta valenza scientifica di questo importante istituto, che è intimamente legato alle attività dell’Accademia internazionale della dieta mediterranea di riferimento».
«Attualmente - conclude - ci sono circa 600 pazienti che attendono di sapere se potranno continuare a curarsi a Nicotera. In caso contrario, il conto finale per l’Asp sarà molto più alto del taglio deciso, perché questi pazienti dovranno essere dirottati verso altre strutture a carico del sistema sanitario calabrese, che depaupererebbe così un’esperienza di eccellenza, punto di riferimento nel panorama nazionale».
edg
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