martedì 12 luglio 2011

Ambiente, dalla diga dell’Angitola melma verde che finisce in mare. De Nisi allerta il Consorzio di bonifica affinché intervenga per impedire il fenomeno

Intervenire per evitare che il fiume Angitola trasporti le acque melmose che provengono dall’omonima diga situata a monte.
È quanto chiede il presidente della Provincia Francesco De Nisi, che oggi ha scritto al presidente del Consorzio di bonifica della Piana di San’Eufemia, competente sull’invaso. In particolare, De Nisi illustra i disagi lamentati da residenti e turisti, a causa della melma di natura vegetale che raggiunge la costa dopo essere stata scaricata nel fiume insieme alle acque di colmo della diga.
«Un fenomeno che interessa tutta l’area costiera attigua alla foce del fiume - scrive De Nisi - e che impedisce la balneazione nella zona, con ripercussioni negative per il settore turistico e disagi per i residenti».
Da qui la richiesta al Consorzio di bonifica, affinché intervenga con tempestività.
edg

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