giovedì 14 luglio 2011

Spese dell’Ente, il presidente De Nisi: «Da noi dati inoppugnabili, dal senatore Bevilacqua solite argomentazioni strumentali»

Dichiarazione del presidente della Provincia Francesco De Nisi:
«Non è certo in cima ai nostri pensieri alimentare la polemica, dal chiaro sapore strumentale, avviata dal senatore Bevilacqua circa le spese dell’Ente per il personale. Crediamo, per altro, che la sua polemica non appassioni più di tanto nemmeno i cittadini, alle prese con problemi di ben altra gravità quali la crisi economica, l’aumento delle tasse previsto nella Legge finanziaria di questo governo (che non doveva mettere le mani nelle tasche degli italiani e che, ciò nonostante, gode del sostegno incondizionato del senatore), la riduzione dei servizi sanitari conseguenti alla politica di questa Regione (che gode del sostegno incondizionato del senatore), l’affossamento dei servizi sociali, a cominciare dalla scuola pubblica smantellata dal ministro Gelmini (che gode del sostegno incondizionato del senatore). E si potrebbe continuare ancora per molto.

Su questi temi, di ben altra rilevanza per le famiglie calabresi, Bevilacqua non spende una parola mentre ne trova tante per un argomento per il quale già nei mesi scorsi avevamo fornito ampi chiarimenti.
Per quanto ci riguarda, dunque, non indugeremo su quanto già detto circa la politica virtuosa avviata già all’indomani del nostro insediamento per cercare di porre rimedio ad una situazione difficile circa i costi del personale, figlia di scelte fatte dalle precedenti amministrazioni provinciali. Al riguardo, insieme ai cittadini vibonesi saremmo stati, e saremmo, lieti di conoscere la soluzione che, sulla specifica questione del personale della Provincia, il senatore Bevilacqua adotterebbe (di certo egli ne ha una molto più efficace della nostra).
Rileviamo soltanto che mentre noi abbiamo fornito riferimenti precisi e dati inconfutabili - 72 dipendenti a tempo interminato in meno da 2008 al 2011; 220 lavoratori precari in meno nello stesso periodo; tagli del 45 per cento alle indennità degli amministratori -, il senatore Bevilacqua ha riproposto dei ragionamenti più o meno fumosi nei quali, al di là del noto elenco delle tante cose da lui realizzate per questo nostro territorio, non c’è alcuna traccia delle responsabilità per i gravi problemi di cui si diceva, ivi compresi gli altissimi costi e privilegi dei nostri parlamentari nazionali e regionali, per ridurre i quali non ci risulta, ma forse ci è sfuggita, alcuna iniziativa del senatore».
f.p.

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