martedì 6 aprile 2010

De Nisi interviene sui fatti di Sant’Onofrio: «Sospendere l’Affruntata è stata una scelta di rottura con una realtà non più accettabile»

«L’onta di una festa religiosa sospesa per mafia, rilanciata da tutti gli organi nazionali di informazione, sarà difficile da cancellare. Quanto accaduto a Sant’Onofrio, dove a Pasqua è stato deciso l’annullamento dell’Affruntata per motivi di ordine pubblico, rappresenta il più eclatante esempio di quanto possa essere distruttivo per il tessuto sociale il peso della criminalità organizzata». (nella foto le statue che vengono utilizzate per il rito)
Il presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi, interviene sui recenti fatti di Sant’Onofrio, esprimendo solidarietà al vescovo Luigi Renzo, al parroco don Franco Fragalà e al priore della confraternita che organizza ogni anno la manifestazione Michele Virdò.
In particolare, De Nisi sottolinea l’importanza della presa di posizione espressa dalla Diocesi, che attraverso il proprio vescovo ha da tempo chiesto ai parroci di vigilare per impedire la partecipazione attiva alle feste religiose di personaggi che nulla hanno a che fare con i sentimenti ed i principi cristiani che ispirano questi riti.

«La posizione del vescovo Renzo è estremamente apprezzabile e condivisibile, non soltanto per la tutela futura di feste antiche che sono espressione di profonda devozione popolare, ma soprattutto perché offre un esempio prezioso di coraggio e di salvaguardia senza equivoci della legalità - afferma De Nisi -. Sospendere l’Affruntata era l’unica soluzione possibile in un contesto così compromesso dall’invasività della malavita, anche per dare un segnale inequivocabile di cambiamento. Una scelta difficile, certo, ma di rottura con una realtà che non può più essere accettata senza reagire».
De Nisi, infine, esprime forte preoccupazione per la crescente arroganza criminale delle cosche vibonesi, che nonostante gli sforzi enormi sostenuti da forze dell’ordine e magistratura, continuano a esprimere sul territorio una pressione fortissima.

«Una situazione estremamente grave - conclude il presidente della Provincia - che è stata anche oggetto di un accorato appello al Governo, lanciato recentemente dalla Provincia e dalle Amministrazioni comunali in occasione della visita del sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nitto Palma».
edg

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