In merito alle dichiarazioni rilasciate ieri alla stampa dal senatore Francesco Bevilacqua, il vice presidente e assessore ai Lavori pubblici della Provincia, Giuseppe Barbuto (foto), replica quanto segue:
«Il senatore Bevilacqua si balocca con un sondaggio - autorevole certo, ma sempre un sondaggio - e crede di vivere nel migliore dei mondi possibili, dove il centrodestra fa sfoggio di virtù politiche e amministrative, mentre il centrosinistra è causa di tutti i mali. Una realtà virtuale che spinge Bevilacqua a tessere lodi sperticate delle amministrazioni guidate dalla sua parte politica, come il Comune di Vibo Valentia e la Regione, senza che si renda conto di quanto sia stridente la sua presunta analisi rispetto a come stanno davvero le cose.
Travolto dall’entusiasmo dopo la lettura del sondaggio di Ipr Marketing, il senatore (del quale non si ricorda una sola iniziativa parlamentare a favore del Vibonese, tranne votare per se e per gli altri quando c’è da tagliare fondi agli Enti locali) esalta l’azione del presidente Scopelliti e del sindaco D’Agostino che - dice lui - stanno portando avanti una politica di “rottura con il passato per la rimozione di mali antichi”. Bella rottura, proprio una bella rimozione.
Probabilmente chi ha effettuato il sondaggio ha avuto la ventura di non interrogare le migliaia di cittadini vibonesi esasperati dalla mancanza di acqua potabile nelle case e basiti dinnanzi all’inettitudine di un’amministrazione che non solo non riesce a gestire e risolvere il problema, ma neppure sa individuarlo, limitandosi a coprirsi le spalle emettendo continue ordinanze di non potabilità al solo scopo di evitare eventuali conseguenze giudiziarie.
Allo stesso modo, dalla rete dei sondaggisti sono sfuggite le opinioni dei calabresi che si sono visti aumentare l’Irpef e il costo della benzina dalla Regione, che stanno subendo la chiusura degli ospedali o che sono costretti ad interminabili file per ottenere l’esenzione ticket.
Le uniche colpe, secondo Bevilacqua, sono tutte nel centrosinistra, accusato di clientelismo. È qui che il senatore, espressione di un partito che sta portando l’intero Paese allo sfascio totale, raggiunge l’apice parossistico del suo ragionamento: noi belli e bravi, voi brutti e cattivi.
Ma dove vive Bevilacqua? Quale Italia, quale Calabria, quale città vede il senatore con le lenti deformanti della sua vuota propaganda? Non certo l’Italia berlusconiana, priva di un governo saldo e autorevole, dilaniato com’è dai continui scandali e deriso sulla scena internazionale, ostaggio di un partito secessionista che disprezza il Sud e i meridionali. Non vede certo la vera Calabria di Scopelliti, che emargina e penalizza le altre province per consolidare il primato della sua Reggio. Non vede certo l’amministrazione D’Agostino, infarcita di parenti, amici e consulenti esterni, incapace di assicurare l’erogazione dell’acqua potabile in città e la puntuale rimozione dei rifiuti urbani che spesso sommergono il capoluogo e le sue frazioni.
Bevilacqua vede solo ciò che vuole vedere e questa volta i numeri di Ipr Marketing lo hanno completamente abbagliato».
«Il senatore Bevilacqua si balocca con un sondaggio - autorevole certo, ma sempre un sondaggio - e crede di vivere nel migliore dei mondi possibili, dove il centrodestra fa sfoggio di virtù politiche e amministrative, mentre il centrosinistra è causa di tutti i mali. Una realtà virtuale che spinge Bevilacqua a tessere lodi sperticate delle amministrazioni guidate dalla sua parte politica, come il Comune di Vibo Valentia e la Regione, senza che si renda conto di quanto sia stridente la sua presunta analisi rispetto a come stanno davvero le cose.
Travolto dall’entusiasmo dopo la lettura del sondaggio di Ipr Marketing, il senatore (del quale non si ricorda una sola iniziativa parlamentare a favore del Vibonese, tranne votare per se e per gli altri quando c’è da tagliare fondi agli Enti locali) esalta l’azione del presidente Scopelliti e del sindaco D’Agostino che - dice lui - stanno portando avanti una politica di “rottura con il passato per la rimozione di mali antichi”. Bella rottura, proprio una bella rimozione.
Probabilmente chi ha effettuato il sondaggio ha avuto la ventura di non interrogare le migliaia di cittadini vibonesi esasperati dalla mancanza di acqua potabile nelle case e basiti dinnanzi all’inettitudine di un’amministrazione che non solo non riesce a gestire e risolvere il problema, ma neppure sa individuarlo, limitandosi a coprirsi le spalle emettendo continue ordinanze di non potabilità al solo scopo di evitare eventuali conseguenze giudiziarie.
Allo stesso modo, dalla rete dei sondaggisti sono sfuggite le opinioni dei calabresi che si sono visti aumentare l’Irpef e il costo della benzina dalla Regione, che stanno subendo la chiusura degli ospedali o che sono costretti ad interminabili file per ottenere l’esenzione ticket.
Le uniche colpe, secondo Bevilacqua, sono tutte nel centrosinistra, accusato di clientelismo. È qui che il senatore, espressione di un partito che sta portando l’intero Paese allo sfascio totale, raggiunge l’apice parossistico del suo ragionamento: noi belli e bravi, voi brutti e cattivi.
Ma dove vive Bevilacqua? Quale Italia, quale Calabria, quale città vede il senatore con le lenti deformanti della sua vuota propaganda? Non certo l’Italia berlusconiana, priva di un governo saldo e autorevole, dilaniato com’è dai continui scandali e deriso sulla scena internazionale, ostaggio di un partito secessionista che disprezza il Sud e i meridionali. Non vede certo la vera Calabria di Scopelliti, che emargina e penalizza le altre province per consolidare il primato della sua Reggio. Non vede certo l’amministrazione D’Agostino, infarcita di parenti, amici e consulenti esterni, incapace di assicurare l’erogazione dell’acqua potabile in città e la puntuale rimozione dei rifiuti urbani che spesso sommergono il capoluogo e le sue frazioni.
Bevilacqua vede solo ciò che vuole vedere e questa volta i numeri di Ipr Marketing lo hanno completamente abbagliato».
edg
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