«La Regione ha confermato in toto il dimensionamento scolastico proposto dalla Provincia di Vibo Valentia, escludendo così qualunque ipotesi di tagli, a differenza di quanto avvenuto per le altre Province calabresi che hanno subito invece la soppressione di alcune autonomie scolastiche. Un risultato che è frutto della stretta collaborazione che si è istaurata tra Amministrazione e mondo della scuola. Continuiamo così».
Con questa notizia, l’assessore alla Pubblica istruzione Pasquale Fera ha aperto oggi la prima riunione del Tavolo di concertazione sull’Istruzione, promosso dalla Provincia attraverso un protocollo d’intesa siglato da tutti i soggetti pubblici e privati impegnati a vario titolo nel sistema scolastico locale, dalle rappresentanze sindacali a quelle di categoria (dirigenti, studenti, insegnanti).
Proprio la nascita del nuovo organismo e la formale sottoscrizione dell’intesa rappresentava l’oggetto dell’affollato incontro tenutosi nella sala giunta dell’Amministrazione provinciale.
Nella volontà di impostare sin dall’inizio l’attività del Tavolo su aspetti squisitamente operativi, facendo leva sulla forte sinergia istauratasi tra tutti gli attori in campo, Fera ha innanzitutto dato conto della decisione della Regione, definendola «un successo di tutti che dimostra l’importanza e l’efficacia della concertazione, stesso approccio che - ha sottolineato - avrà l’organismo istituito ufficialmente oggi».
In particolare, ha spiegato l’assessore, il Tavolo provinciale sull’Istruzione avrà come obiettivi principali l’ottimizzazione dell’offerta formativa su scala provinciale, la promozione di iniziative per contrastare l’abbandono degli studi e il fenomeno della dispersione, lo sviluppo dell’integrazione tra istruzione e formazione per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e, più in generale la piena attuazione del diritto allo studio. Inoltre, sarà aperto un canale di dialogo costante con le famiglie in materia di orientamento e analisi degli esiti scolastici.
Centrale, infine, sarà l’attenzione per la disabilità. A questo proposito, Fera ha annunciato l’impegno del proprio assessorato, «che impiegherà la maggior parte dei fondi disponibili proprio a favore degli studenti e degli alunni diversamente abili, affinché non subiscano discriminazioni nel proprio percorso scolastico e di crescita».
Del Tavolo fanno parte il Consiglio scolastico provinciale (presieduto da Mario Iozzo, che - su proposta dell’assessore Fera - coordinerà l’attività del nuovo organismo), l’Ufficio scolastico provinciale (alla riunione ha partecipato il direttore Vito Primerano), i dirigenti delle scuole superiori di II grado, il presidente della Commissione provinciale sulla Pubblica istruzione e un componente di minoranza (il consigliere Barbara Citton, presente oggi all’incontro), tutte le sigle sindacali delle scuola (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Snals, Anp, Gilda), il rappresentante degli studenti e quello dei genitori.
Una composizione molto ampia alla quale si attingerà per formare gruppi di lavoro sui singoli temi. «L’obiettivo irrinunciabile è essere concretamente operativi, senza perderci in chiacchiere - ha sottolineato Fera -, perché siamo qui esclusivamente per contribuire al miglioramento del sistema scolastico locale, affrontando insieme i problemi reali».
Con questa notizia, l’assessore alla Pubblica istruzione Pasquale Fera ha aperto oggi la prima riunione del Tavolo di concertazione sull’Istruzione, promosso dalla Provincia attraverso un protocollo d’intesa siglato da tutti i soggetti pubblici e privati impegnati a vario titolo nel sistema scolastico locale, dalle rappresentanze sindacali a quelle di categoria (dirigenti, studenti, insegnanti).
Proprio la nascita del nuovo organismo e la formale sottoscrizione dell’intesa rappresentava l’oggetto dell’affollato incontro tenutosi nella sala giunta dell’Amministrazione provinciale.
Nella volontà di impostare sin dall’inizio l’attività del Tavolo su aspetti squisitamente operativi, facendo leva sulla forte sinergia istauratasi tra tutti gli attori in campo, Fera ha innanzitutto dato conto della decisione della Regione, definendola «un successo di tutti che dimostra l’importanza e l’efficacia della concertazione, stesso approccio che - ha sottolineato - avrà l’organismo istituito ufficialmente oggi».
In particolare, ha spiegato l’assessore, il Tavolo provinciale sull’Istruzione avrà come obiettivi principali l’ottimizzazione dell’offerta formativa su scala provinciale, la promozione di iniziative per contrastare l’abbandono degli studi e il fenomeno della dispersione, lo sviluppo dell’integrazione tra istruzione e formazione per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e, più in generale la piena attuazione del diritto allo studio. Inoltre, sarà aperto un canale di dialogo costante con le famiglie in materia di orientamento e analisi degli esiti scolastici.
Centrale, infine, sarà l’attenzione per la disabilità. A questo proposito, Fera ha annunciato l’impegno del proprio assessorato, «che impiegherà la maggior parte dei fondi disponibili proprio a favore degli studenti e degli alunni diversamente abili, affinché non subiscano discriminazioni nel proprio percorso scolastico e di crescita».
Del Tavolo fanno parte il Consiglio scolastico provinciale (presieduto da Mario Iozzo, che - su proposta dell’assessore Fera - coordinerà l’attività del nuovo organismo), l’Ufficio scolastico provinciale (alla riunione ha partecipato il direttore Vito Primerano), i dirigenti delle scuole superiori di II grado, il presidente della Commissione provinciale sulla Pubblica istruzione e un componente di minoranza (il consigliere Barbara Citton, presente oggi all’incontro), tutte le sigle sindacali delle scuola (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Snals, Anp, Gilda), il rappresentante degli studenti e quello dei genitori.
Una composizione molto ampia alla quale si attingerà per formare gruppi di lavoro sui singoli temi. «L’obiettivo irrinunciabile è essere concretamente operativi, senza perderci in chiacchiere - ha sottolineato Fera -, perché siamo qui esclusivamente per contribuire al miglioramento del sistema scolastico locale, affrontando insieme i problemi reali».
edg
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