mercoledì 2 dicembre 2009

Raccolta differenziata, Provincia e Comuni vibonesi verso la costituzione di un consorzio. La Regione avverte: unica alternativa per accedere ai fondi

Questa volta la strada da percorrere per arrivare a una gestione integrata e complessiva dei rifiuti sembra essere l’unica percorribile: la costituzione di un consorzio pubblico.
È quanto emerso questa sera nel corso della riunione con l’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco ed i rappresentanti delle Amministrazioni comunali del Vibonese (presenti 31 su 50), convocata dal presidente della Provincia Francesco De Nisi e dall’assessore all’Ambiente Martino Porcelli.

Un incontro molto importante, dal sapore squisitamente operativo, che è servito a Greco per illustrare il bando regionale, a valere su fondi Por 2007/2013, per l’accesso ai contributi per i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti differenziati, i cui termini scadranno l'11 gennaio 2010.
Inequivocabile l’orientamento di Regione e Provincia, che caldeggiano fortemente l’ipotesi della costituzione di un consorzio pubblico che permetta di ottimizzare i servizi e abbattere i costi, in un’ottica territoriale complessiva.

«Basta ai Comuni intesi come isole slegate tra loro - ha affermato l’assessore regionale -. In passato si è più volte sostenuta l’opportunità di consorziarsi, ma poi alle intenzioni non sono mai seguiti i fatti. Ora credo che sia finalmente la volta buona, perché saranno approvati e finanziati soltanto i progetti che si basano su un’effettiva sinergia tra gli enti locali».
Fondamentale in questo senso sottolineare che, sebbene il bando non precluda la partecipazione diretta delle singole Amministrazioni che ambiscono ad accedere ai fondi a disposizione, l’assessore regionale ha esplicitamente affermato che la Regione valuterà positivamente soprattutto i progetti frutto di collaborazione. Un orientamento espresso anche nel bando, dove si prevede un incremento di risorse erogabili, pari a 5 euro per ogni residente, a favore dei Comuni consorziati.
«Tanto più che la tendenza legislativa va nella direzione di sfavorire i piccoli Comuni a vantaggio di aggregazioni territoriali più ampie - ha continuato Greco -. In questo contesto, la soluzione offerta da un consorzio interamente pubblico (l’amministratore regionale si è detto
fortemente contrario a ipotesi di società miste, ndr) è quella più naturale, anche in previsione di soluzioni simili che dovranno essere adottate in futuro per altri servizi pubblici, sempre nella prospettiva di abbattere i costi e migliorare le prestazioni».
Al di là dell’oggetto specifico della riunione, focalizzato sulla differenziata, l’obiettivo programmatico finale, come più volte ribadito in passato da De Nisi e oggi rimarcato da Greco, resta quello di una completa autonomia a livello provinciale in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con la costruzione dei relativi impianti per il trattamento e lo stoccaggio.
In apertura della riunione, il presidente della Provincia ha sostenuto la necessità di non mancare questa importante opportunità di finanziamento. «Non è più consentita alcuna approssimazione in questo delicato settore - ha affermato De Nisi -. Gli affidamenti diretti con trattativa privata per la gestione della raccolta differenziata non saranno più possibili, senza contare che spesso questo approccio ha determinato un aumento dei costi. Occorre dunque agire insieme ed elaborare un progetto complessivo che comprenda tutte le fasi del ciclo della differenziata».
Sulla stessa lunghezza d’onda Porcelli, che ha sottolineato «come le criticità in questo settore non possono più essere affrontate dai singoli Comuni». A sostegno della sua tesi, l’assessore provinciale ha illustrato alcune simulazioni tecniche, dalle quali si evince in maniera palese il vantaggio economico per i Comuni che da una gestione indipendente passino ad una gestione associata del servizio.
Quindi, Porcelli ha formalizzato la proposta della Provincia, che ricalca quella avanzata a suo tempo dal sindaco di Serra San Bruno, cioè l’istituzione di un tavolo tecnico tra Amministrazione provinciale e Comuni, propedeutico all’istituzione del consorzio, che elabori un progetto unitario per l’adesione al bando Por.
Soltanto due gli interventi dal pubblico, quelli del sindaco di San Nicola da Crissa, Pasquale Fera, e dell’assessore comunale all’Ambiente di Vibo Valentia, Vincenzo Insardà, che si sono espressi a favore della costituzione di un consorzio pubblico.
Al termine, la riunione è stata aggiornata al 10 dicembre, per l’incontro con i tecnici regionali che coadiuveranno nell’elaborazione del progetto per l’adesione al bando le Amministrazioni interessate.
edg

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