Il bilancio di previsione non passa l'esame del Consiglio, circostanza che determina l'automatico scioglimento dell'assemblea e la caduta dell'Amministrazione provinciale. Le nubi scure che sin dalla settimana scorsa si stavano addensando sulla Provincia in vista del cruciale passaggio si sono trasformate in un temporale politico che ha causato l'esito di questa sera, dopo un confronto durato circa sei ore.
Neppure le dimissioni del presidente Francesco De Nisi, consegnate questa mattina al segretario generale dell'Ente con l'incarico di protocollarle al termine della seduta, sono state sufficienti a sciogliere il nodo inestricabile rappresentato dall'approvazione del documento contabile. L'opposizione ha comunque voluto cogliere il risultato politico a portata di mano, nonostante gli allarmi lanciati dal presidente in merito agli effetti che la dichiarazione di dissesto, consequenziale alla mancata approvazione del bilancio, potrebbe innescare nei confronti dei dipendenti dell'Ente, molti dei quali potrebbero essere dichiarati in esubero e avviati alla mobilità.
Sulla questione si era già consumato sabato scorso un polemico botta e risposta tra i coordinatori provinciali del Pdl, Nazzarero Salerno e Alfonsino Grillo, e il presidente Francesco De Nisi, con i primi a chiedere le sue dimissioni in cambio del via libera al bilancio attraverso la presumibile astensione dei consiglieri del proprio partito. "Offerta" rispedita al mittente, perché definita dal presidente «una vera e propria estorsione politica». Tanto più che De Nisi aveva già annunciato la propria intenzione di dimettersi, qualunque fosse stato l'esito del Consiglio sul bilancio. Quello di oggi, infatti, era l'ultimo giorno utile per lasciare la carica di presidente della Provincia e rimuovere così la propria ineleggibilità nella prospettiva di una candidatura parlamentare alle prossime elezioni politiche. Insomma, sul documento contabile si è combattuta una battaglia squisitamente politica, condita da dichiarazioni che soltanto in poche occasioni hanno affrontato il merito della questione, cioè i conti dell'Ente.