venerdì 20 agosto 2010

Il Consiglio provinciale approva il rendiconto di gestione per l'anno 2009 e quattro regolamenti

Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera il rendiconto di gestione per l’anno 2009, nel corso di una seduta ricca di argomenti all’ordine del giorno.
In apertura dei lavori dell’assemblea - presieduta da Giuseppe Barilaro, coadiuvato dal nuovo segretario provinciale, Francesco Marziali - la minoranza consiliare ha tentato invano di far venire meno il numero legale non rispondendo all’appello di rito.
Constatata poi la validità della seduta (erano presenti 11 consiglieri di maggioranza, quindi più di un terzo dell’intero Consiglio, come prevede il regolamento per la conformità dell’assemblea), i consiglieri d’opposizione Pititto, Macrì, Bertuccio, Rosi e Citton hanno preso posto tra i propri scranni.

Come accennato, l’argomento principale all’ordine del giorno riguardava il rendiconto di gestione 2009, sul quale ha relazionato l’assessore al Bilancio Vincenzo Morelli, che ha sottolineato la portata del documento, «che non deve rappresentare soltanto un’espressione contabile dell’attività amministrativa - ha detto - ma anche e soprattutto un momento di riflessione sull’attività svolta e sugli obiettivi raggiunti».

A questo proposito, Morelli ha esaltato l’azione della giunta guidata dal presidente Francesco De Nisi, evidenziando gli sforzi compiuti in un momento di particolare instabilità economica. «La crisi globale ha messo a dura prova anche la Provincia, che è riuscita con grande impegno ad evitare conseguenze di dissesto - ha affermato Morelli -. In particolare, grazie proprio all’impegno profuso per far quadrare i conti e abbattere le spese, siamo riusciti ad affrontare un momento congiunturale di grande difficoltà economica, che sta mettendo a dura prova tutti gli enti pubblici».

In particolare, l’assessore ha citato a titolo esemplificativo dell’azione dell’Amministrazione, l’avanzo di bilancio di circa 400mila euro registrato l’anno precedente, che ha consentito di coprire il disavanzo accumulatosi l’anno successivo.

«In altre parole si può dire che abbiamo risparmiato per i tempi duri - ha continuato, rivolgendosi al consigliere Citton che in passato aveva criticato la presenza del disavanzo nella contabilità dell’Ente, quale segno di scarsa capacità di spesa -, riuscendo così a conseguire il pareggio di bilancio. Pur riconoscendo alcune criticità con riferimento all’indebitamento, in gran parte ereditato dalle precedenti amministrazioni, si può affermare che sono stati raggiunti ottimi risultati, riscontrabili non soltanto nei numeri, ma anche e soprattutto nelle cose fatte».

Temi, quelli, affrontati da Morelli, che erano già stati sfiorati durante la discussione sui precedenti punti all’ordine del giorno, con particolare riferimento alla variazione del bilancio di previsione - resasi necessaria per assegnare ai vari settori i fondi risparmiati a seguito del congelamento della base retributiva dei dipendenti pubblici decisa dal Governo - e alle pronunce della Corte dei Conti che ha eccepito alcune irregolarità (contestate dalla Provincia), soprattutto in materia di debiti fuori bilancio e residui passivi, cioè crediti vantati dall’Ente e non ancora riscossi.

Alle relazioni di Morelli hanno replicato per l’opposizione i consiglieri Francesco Pititto e Barbara Citton. Il primo - riferendosi ai residui di bilancio - ha sostenuto che questa Amministrazione «continua a nascondere la polvere sotto al tappeto, iscrivendo in bilancio anno dopo anno residui attivi e passivi che andrebbero verificati con maggiore rigore». A questo proposito Pititto ha chiesto l’approvazione di un emendamento, poi respinto dall’Assemblea, che prevedesse un accertamento straordinario dei residui attivi e passivi da parte dell’Ufficio ragioneria. In particolare, l’esponente della minoranza consiliare ha puntato il dito contro la mancata riscossione di vari crediti vantati dall’Ente, alcuni dei quali decennali, sostenendo la non regolarità della loro iscrizione in bilancio. Sulla questione ha avuto modo di intervenire verso la fine della seduta anche il presidente De Nisi, che ha stigmatizzato la polemica imbastita da Pititto, ricordando che qualche mese fa la Provincia è riuscita ad incassare ben 6 milioni di euro di crediti vantati nei confronti del Ministero del Tesoro e risalenti al 1999.

«Se avessimo cancellato quei residui dai bilanci non li avremmo più potuti acquisire - ha spiegato De Nisi -. Condivido e apprezzo il confronto su questi temi, ma preferirei che non si facessero polemiche sterili finalizzate alla sola propaganda politica, a meno che non si preferisca rinunciare ad opportunità che abbiamo invece il dovere di salvaguardare. Certo, non è facile per l’Ente incassare tutto ciò che gli è dovuto, soprattutto in questo momento di grave crisi economica che pesa su ogni amministrazione dello Stato, ma non mi sembra un buon motivo per rinunciare senza avere più la possibilità di tornare indietro».

Critico anche l’intervento di Barbara Citton, che ha stigmatizzato la mancanza di partecipazione alla discussione dei consiglieri, alcuni dei quali si sono allontanati dall’aula durante il dibattito. «Sembra che tutto ci scivoli addosso senza più scuoterci - ha affermato Citton -. Sono arrabbiata e indignata per questa indifferenza ai problemi veri, soprattutto quando riscontro che tante energie vengono sprecate per il perseguimento di strategie politiche che niente hanno a che fare la buona amministrazione». Citton ha poi criticato «l’abbondanza di accordi di programma sottoscritti con amministrazioni comunali ed altri enti pubblici, senza che queste intese si tramutino poi in azioni concrete».
Alla fine il rendiconto di gestione 2009 è stato approvato con 12 voti a favore e 5 contrari (i consiglieri di minoranza presenti).

Tra gli altri punti all’ordine del giorno approvati, figurano anche quattro regolamenti: la definizione agevolata dei rapporti derivanti dall’occupazione di spazi e aree pubbliche, in pratica una sanatoria che consentirà a chi non è in regola con i permessi (come per i passi carrabili sulle strade provinciali) di condonare la propria posizione versando una penale del 5 per cento rispetto al canone dovuto; il regolamento in materia di procedimenti amministrativi; il regolamento per l’esercizio dei compiti e delle funzioni delle Pro Loco (previsto, tra l’altro, un massimo di due mandati per i presidenti di queste associazioni turistiche e la loro costituzione tramite scrittura privata e non più con atto pubblico); il regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi.
Prima della chiusura dei lavori dell’Assemblea è intervenuto il consigliere di maggioranza Sergio Rizzo, che ha invitato i colleghi di minoranza a non confondere le competenze dell’apparato burocratico con quelle della Giunta e del Consiglio ai quali spetta un’esclusiva attività di indirizzo. «In quest’ottica vanno visti anche i quattro regolamenti approvati oggi - ha affermato - , perché aiuteranno a mettere ordine in molti settori»

edg

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