Il tavolo dei relatori - foto Vittorio Bozzolo |
Circa duecento, tra amministratori pubblici ed esponenti politici, in prevalenza del Partito democratico, hanno preso parte ieri sera al convegno promosso dal presidente della Provincia Francesco De Nisi e tenutosi all’Hotel 501 di Vibo Valentia.
Obiettivo dell’incontro, rilanciare l’azione del Pd vibonese, anche alla luce dei processi di riforma in atto, destinati a riscrivere gli equilibri istituzionali e le funzioni degli Enti locali decentrati.
Al tavolo dei relatori, insieme a De Nisi, c’erano il vice presidente dell’Amministrazione provinciale, Giuseppe Barbuto, il nuovo capogruppo del Partito democratico nel Consiglio comunale di Vibo Valentia, Marco Talarico, il consigliere Michele Soriano e il sindaco di Maierato Sergio Rizzo.
A fare il punto della situazione e dichiarare gli scopi della riunione è stato, in apertura dei lavori, il presidente De Nisi, che ha tracciato il quadro attuale, sollecitando un nuovo e più inclusivo approccio politico che consenta al Pd di radicarsi sul territorio e concludere la fase costituente avviata 5 anni fa ma mai completata.
La platea del convegno - foto Vittorio Bozzolo |
«Il luogo dove confrontarsi deve tornare a essere il partito, rinnegando i personalismi - ha affermato De Nisi -, perché il Pd non può essere considerato proprietà di qualcuno ma rappresenta una risorsa democratica della collettività. Un partito come il nostro, che su base nazionale raccoglie il consenso di circa il 30 per cento dell’elettorato, rappresenta un movimento politico di massa e come tale deve aprirsi alla più ampia partecipazione possibile, includere e sollecitare un confronto autentico sulle problematiche da affrontare e sulle strategie per risolverle. Non può, dunque, essere espressione di pochi nostalgici e continuare ad essere lacerato da divisioni interne che si basano spesso sulle estrazioni politiche originarie di alcuni».
Una premessa, quella di De Nisi, finalizzata a richiamare l’attenzione sull’importanza di giungere preparati all’appuntamento congressuale.
«Questa volta i congressi si faranno - ha continuato - perché questa è la volontà della segreteria nazionale ed è l’unica strada per dare piena legittimità all’azione politica del partito e massima credibilità ai suoi rappresentanti. In quest’ottica, non è più ammissibile che il tesseramento venga strumentalizzato per favorire ambizioni personali. La campagna di adesione al partito, dunque, deve essere ispirata alla massima trasparenza, sgombrando il campo da ogni equivoco che possa pregiudicare la partecipazione di tutti a questa cruciale fase costituente».
Concetti espliciti, che De Nisi ha rinforzato rimarcando le finalità dell’incontro: «Sia chiaro, oggi non siamo qui per creare una nuova corrente o per alimentare altre fratture, ma, al contrario, vogliamo allargare la partecipazione affinché tutti, all’interno del Pd, abbiano la possibilità di fare politica liberamente ed in maniera davvero costruttiva, senza essere costretti, al fine di far sentire la propria voce, ad essere annoverati nella cerchia di qualche esponente del partito più in vista di altri».
Parole che hanno dato il via a una lunga serie di interventi, tutti caratterizzati da positive valutazioni per l’iniziativa assunta dal presidente della Provincia, a conferma del desiderio di tornare “a far politica”, come è stato più volte sottolineato da chi si è alternato ai microfoni del tavolo dei relatori.
Al termine dei lavori, De Nisi ha letto un documento finale di sintesi, condiviso dai partecipanti, che verrà ora sottoposto all’attenzione del commissario regionale del Pd.
Ecco il testo del documento:
«Prendendo atto con soddisfazione della nuova fase che si è aperta nel partito con la nomina del nuovo commissario regionale Alfredo D’Attorre, il Pd vibonese intende contribuire concretamente al processo di costruzione in atto, promuovendo un approccio politico che si faccia interprete delle reali esigenze del territorio e dei cittadini.
Accogliendo le istanze di rinnovamento epocale che giungono dalla società civile, stanca di una politica datata, autoreferenziale e distante, il Pd vibonese intende promuovere forme di partecipazione più incisive, incrementando il coinvolgimento della base per la realizzazione di nuove e più salde fondamenta che poggino esclusivamente sulle idee e sulla progettualità.
L’obiettivo è la costruzione di un partito che non si identifichi più in deleteri personalismi o che sia appannaggio di pochi nostalgici, ma che restituisca alla collettività dei militanti il timone e l’onere di decidere la rotta. Per conseguire questo scopo, però, è necessario giungere all’appuntamento congressuale aprendosi e includendo tutte le sensibilità presenti, per la formazione di assemblee deliberanti pienamente legittimate, che possano accrescere la credibilità stessa del partito e, quindi, l’efficacia della sua azione politica.
Per affrontare questo processo di rinnovamento, che fortemente auspichiamo ritenendolo cruciale per le sorti del Pd vibonese, è necessario recuperare il massimo grado di coesione, rinnegando ogni protagonismo fine a se stesso e concentrando le nostre energie sulla costituzione di un partito nuovo, moderno e capace di affrontare le sfide del futuro».
edg
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