L’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia ha avviato sei diversi interventi, per un importo complessivo di 2 milioni e 150mila euro, finalizzati a mitigare il rischio frane su altrettanti tratti stradali, particolarmente esposti all'eventualità di smottamenti.
L’occasione per fare il punto della situazione l’ha offerta, oggi, la consegna dei lavori alla ditta aggiudicataria che dovrà eseguire un rilevante intervento di consolidamento sulla Sp 10, nel tratto Mileto - San Giovanni, per un importo di 500mila euro. All’adempimento tecnico hanno partecipato gli assessori provinciali Giuseppe Barbuto e Domenico Crupi, il dirigente del Settore viabilità Giacomo Consoli, nonché i progettisti Francesco Corso e Francesco Greco. È stato Consoli a illustrare nel dettaglio gli interventi in programma, finanziati nell’ambito del piano regionale per la difesa del suolo, già tutti appaltati e in procinto di essere consegnati alle ditte che si sono aggiudicate le rispettive gare.
Oltre alla Sp 10, sono interessate: la Sp 23, Joppolo-Coccorino (400mila euro); la ex strada statale 110, che dal bivio dell’Angitola conduce a Serra San Bruno, con riferimento specifico al tratto compreso nel territorio comunale di Spatola (250mila euro); la Sp 58 nel tratto che attraversa il centro abitato di Arena (500mila euro); la Sp 73, nel tratto che da Soriano conduce allo svincolo dell’A3 (200mila euro); la Sp 46 che attraversa i territori di Polia, Monterosso e Capistrano (300mila euro).
I lavori consistono prevalentemente nella costruzione di infrastrutture e barriere di contenimento, in grado di evitare smottamenti che possano invadere la sede stradale.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia Francesco De Nisi, che ha sottolineato come l’amministrazione continui, senza tanti clamori, a svolgere con puntualità il proprio compito, nei limiti di una scarsità di risorse sempre più accentuata.
«Quelli che si stanno avviando in questi giorni sono interventi molto attesi e importanti - ha affermato De Nisi - che consentiranno di ridurre notevolmente il rischio frana su strade particolarmente esposte a questo pericolo. Come ho già avuto modo di sostenere in altre occasioni, però, il dissesto idrogeologico del territorio vibonese, per essere risolto in maniera definitiva, andrebbe affrontato nel suo complesso, con lo stanziamento di risorse straordinarie da parte di Stato e Regione, che dovrebbero esprimere maggiore consapevolezza verso questa problematica, soprattutto in considerazione di quanto già accaduto in tempi recenti».
edg
Nessun commento:
Posta un commento