venerdì 16 aprile 2010

Il presidente De Nisi incontra il sindaco della cittadina francese Aramon

Il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha incontrato questa mattina Michele Pronestì, sindaco di Aramon, una cittadina francese nei pressi di Avignone.
Originario di Monsoreto di Dinami, Pronestì - in questi giorni nel Vibonese per motivi familiari - ha voluto incontrare il presidente De Nisi per una visita di cortesia che però ha espresso immediati risvolti istituzionali.

I due amministratori, infatti, si sono confrontati sulle numerose iniziative promosse dal Comune di Aramon a favore dei giovani, ipotizzando esperienze di collaborazione tra i due Enti.
Proprio in virtù del tema affrontato, al colloquio ha partecipato anche l’assessore provinciale alle Politiche giovanili, Gianluca Callipo. In particolare, è stata presa in considerazione la realizzazione di un programma di scambi culturali destinati ai ragazzi, nell’ambito dei progetti finanziabili dall’Unione europea.
(foto: da sinistra, Gianluca Callipo, Carmelo De Masi, Michele Pronestì e Francesco De Nisi)

edg

giovedì 15 aprile 2010

Depurazione, Barbieri incontra i sindaci per fare il punto in vista della scadenza del contratto con la ditta che gestisce gli impianti

Fare il punto della situazione in vista della stagione estiva e della scadenza del contratto con la ditta che attualmente gestisce il servizio di depurazione dell’Ambito territoriale ottimale di Vibo Valentia (Ato 4).
Questi i motivi che hanno indotto l’assessore provinciale al Ciclo integrato delle acque Paolo Barbieri e il direttore dell’Ato Salvatore Lubiana (nella foto, con il funzionario Fabio Foti), a convocare una riunione con i sindaci dei Comuni in convenzione (17, in prevalenza sulla fascia costiera).

In apertura dell’incontro, che si è tenuto questo pomeriggio nella sala consiliare della Provincia, Barbieri ha richiamato l’attenzione sul fatto che il 20 luglio scadrà il contratto con la ditta appaltatrice, la Dpr Costruzioni.
Circostanza che insieme all’approssimarsi della stagione estiva, con il consequenziale aumento delle presenze sul territorio vibonese, impone una forte assunzione di responsabilità da parte dei Comuni.

«Alcune amministrazioni comunali continuano ad essere inadempienti, non versando i canoni dovuti per il servizio di depurazione - ha ricordato Barbieri, citando in particolare Ricadi e Briatico -. Una situazione che comporta precise responsabilità amministrative e contabili, ma che determina anche gravi tensioni occupazionali tra i lavoratori della ditta incaricata. Per questo motivo, al termine dell’attuale contratto, ai Comuni morosi verrà restituita la gestione degli impianti senza
possibilità di proroga».
Una situazione rimarcata da Lubiana, che ha ricordato come soltanto grazie all’intervento della Provincia, che ha anticipato una parte di quanto dovuto dalle amministrazioni comunali inadempienti, si sia potuto evitare un blocco del servizio di depurazione. «Se ciò dovesse accadere - ha avvertito il direttore dell’Ato - le conseguenze ambientali sarebbero gravissime».
Lubiana ha poi dato conto di un recente incontro durante il quale la delicata questione è stata sottoposta all’attenzione del prefetto di Vibo Valentia, Luisa Latella, che ha suggerito, in alternativa alla restituzione degli impianti di depurazione ai Comuni, la stipula di una convenzione con Equitalia (la società pubblica per la riscossione dei tributi), affinché le somme dovute vengano incassate regolarmente.
Notevole anche l’entità del credito ancora vantato dalla Ligeam - la ditta che gestiva la depurazione prima di quella attuale - pari a circa 2 milioni e 800mila euro. «A questo proposito - ha continuato Lubiana - abbiamo sollecitato da tempo ai Comuni coinvolti la presentazione di un piano di rientro del debito, ma non abbiamo avuto alcuna risposta».

Tra i sindaci presenti, sono intervenuti Salvatore Vecchio (Joppolo) e Domenico Laria (Ricadi). Entrambi hanno contestato la convenienza economica del servizio unitario di gestione dei servizi di depurazione, con particolare riferimento al parametro tecnico “abitante-equivalente” che viene utilizzato per stabilire l’entità dei canoni dovuti dalle amministrazioni comunali.
edg

La Provincia aderisce al progetto “Doccia light” che prevede la distribuzione gratuita di erogatori a basso consumo d’acqua

Risparmiare fino al 50 per cento dell’acqua utilizzata durante una normale doccia, con ovvi benefici per l’ambiente e per il portafoglio.
È quanto si propone il progetto “Doccia light”, promosso da una società specializzata del settore, in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero del turismo, e finalizzato alla distribuzione gratuita di erogatori per doccia a basso consumo idrico.
All’iniziativa ha aderito anche la Provincia di Vibo Valentia, attraverso l’assessorato all’Ambiente, guidato da Martino Porcelli
(foto), che oggi ha inviato una lettera - sottoscritta anche dal presidente Francesco De Nisi - ai sindaci della provincia vibonese ed ai rappresentanti del comparto turistico, per sottoporre all’attenzione di Comuni e strutture ricettive i contenuti del progetto.
«Un’iniziativa importante - ha spiegato Porcelli - che serve ad incentivare il risparmio idrico negli impianti sportivi, a cominciare dalle palestre, e nelle strutture turistico-ricettive come alberghi, bed & breakfast, agriturismi. Il tutto gratuitamente, grazie alla consegna, a chi ne farà richiesta, degli erogatori che riducono quasi della metà la quantità d’acqua consumata durante la doccia. In questo modo, oltre a consentire un risparmio economico agli utenti, si agisce concretamente per la salvaguardia dell’ambiente e del bene-acqua».
Per aderire è necessario compilare l’apposito modulo e inviarlo o consegnarlo agli uffici dell’assessorato provinciale all’Ambiente (Palazzo della Provincia, Contrada Bitonto, Vibo Valentia - tel. 0963/997248).
edg

Scarica qui sotto i moduli di adesione

Amministrazioni pubbliche


Impianti sportivi

Strutture ricettive

martedì 13 aprile 2010

Il direttore generale della Provincia querela Domenico Mazzitelli: «Basta calunnie, i suoi esposti ledono la mia onorabilità e reputazione»

«Basta, ormai si è passato il segno, gli esposti del signor Mazzitelli sono ispirati soltanto dall’esplicita volontà di ledere la mia onorabilità e reputazione».
L’attuale direttore generale dell’Amministrazione provinciale,
Ulderico Petrolo (foto), non ci sta a subire il fuoco incrociato dell’ex direttore generale Domenico Mazzitelli, da alcuni anni in pensione.
In particolare, Petrolo denuncia la tendenziosità delle dichiarazioni di Mazzitelli, che in un recente esposto al prefetto di Vibo Valentia ha puntato il dito contro la nomina di Petrolo a direttore generale, che sarebbe - a suo dire - frutto di “reiterate irregolarità”, a cominciare dalla presunta “mancanza di requisiti” da parte del diretto interessato.
«Una tesi non soltanto assolutamente infondata - stigmatizza Petrolo -, ma soprattutto chiaramente lesiva proprio in virtù della sua inconsistenza. Mazzitelli finge di dimenticare che la mia nomina a direttore generale è avvenuta a norma di regolamento, quello relativo all’ordinamento degli uffici e dei servizi, deliberato originariamente dalla giunta provinciale nell’ottobre del 2002. L’articolo 10 del regolamento in questione fu poi modificato l’8 gennaio del 2004, quando Mazzitelli era ancora in carica, con una nuova deliberazione della giunta - continua Petrolo -. In particolare, le modifiche apportate in quella circostanza consentono la nomina del direttore generale, incarico prettamente fiduciario, senza prevedere specifici requisiti, ma limitandosi a statuire che il “Direttore generale è nominato dal Presidente della Provincia secondo criteri di competenza professionale”. Inoltre, veniva esclusa l’obbligatorietà del diploma di laurea, titolo che - al contrario del sottoscritto - non era all’epoca posseduto dal signor Mazzitelli».

In altre parole, Petrolo sottolinea la stridente contraddizione in cui cade Mazzitelli, «il quale, creando ad arte confusione tra il ruolo di segretario e quello di direttore generale, parla di “reiterate irregolarità”, sostenendo l’illegittimità della mia nomina e brandendo a questo scopo lo stesso regolamento che egli stesso ha contribuito a suo tempo a modificare». Un paradosso che secondo l’attuale direttore generale cela la «volontà denigratoria delle sue dichiarazioni».

«Intento squisitamente lesivo nei miei confronti - continua -, che si palesa in maniera evidente quando Mazzitelli afferma che i pareri di regolarità tecnica sull’atto di indirizzo di giunta (556/2009) e sulla conseguente determinazione del Presidente De Nisi (14/2009), entrambi relativi alla mia nomina, li avrei espressi io stesso. Circostanza assolutamente falsa, visto che per entrambi gli atti il parere di regolarità tecnica è stato emesso dal competente responsabile del settore Affari generali. Chiara, quindi, la sua volontà di distorcere la realtà dei fatti per imbastire dolosamente ai miei danni uno scandalo di sicura presa sull’opinione pubblica».

Per questo motivo, dunque, Petrolo ha presentato un’articolata querela per diffamazione contro Mazzitelli e nei confronti degli organi di stampa e dei siti internet che hanno accolto acriticamente le sue dichiarazioni senza riscontrare la veridicità dei fatti.

edg

lunedì 12 aprile 2010

Una targa ricordo per Domenico Giurgola, per quarant'anni al servizio dell'Ente provincia

Il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha consegnato oggi una targa ricordo al dipendente Domenico Giurgola (foto), recentemente andato in pensione, dopo quarant’anni di lavoro al servizio dell’Ente, nel settore Affari generali.
Alla breve cerimonia hanno partecipato anche il direttore generale Ulderico Petrolo, gli assessori Michelangelo Mirabello e Paolo Barbieri, nonché i dirigenti Edith Macrì e Antonio Vinci.

edg

venerdì 9 aprile 2010

Il presidente De Nisi domenica a Sant’Onofrio per l’Affruntata

Il presidente Francesco De Nisi, in rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, assisterà al rito dell’Affruntata, che si terrà domenica 11 aprile a Sant’Onofrio.
Nell’annunciare la partecipazione della Provincia, De Nisi ha sottolineato l’importanza di essere presenti nel piccolo centro alle porte della città capoluogo per testimoniare la volontà di riscatto dalla ‘ndrangheta, che con le sue intimidazioni ha causato l’annullamento della festa che solitamente si tiene nel giorno di Pasqua.

«Invito i calabresi onesti, quelli che credono davvero nella necessità di emanciparsi una volta per tutte dall’oppressione del potere criminale, a venire a Sant’Onofrio - ha affermato il presidente della Provincia -. In questo modo daremo un segnale concreto di vicinanza alla popolazione santonofrese e alla Diocesi, che insieme al parroco ha adottato con coraggio la scelta di rimandare l’Affrontata per dire no al ricatto della mafia».
edg

mercoledì 7 aprile 2010

Depuratore di Portosalvo, il presidente De Nisi contro lo smaltimento dei liquami inquinanti provenienti da altre province e regioni

Il presidente della Provincia Francesco De Nisi solleva il problema del trattamento nel depuratore di Portosalvo dei liquami inquinanti provenienti da altre province calabresi e da altre regioni. E lo fa con una lettera aperta indirizzata al Comune di Vibo Valentia e alla Regione, affinché si prenda piena coscienza di una situazione che appare incompatibile con la vocazione turistica della costa vibonese e con la salvaguardia ambientale del territorio.
Ecco il testo della missiva inviata oggi:
«Sono numerosissimi gli appelli lanciati in diverse occasioni dai cittadini che risiedono lungo la costa, tra Vibo Marina e Briatico, affinché si faccia chiarezza sull’attività di smaltimento dei liquami non prodotti in ambito provinciale ma ugualmente conferiti al depuratore di Portosalvo. L’impianto, infatti, viene utilizzato non soltanto per la depurazione delle acque reflue e industriali della zona, ma anche per trattare liquami che giungono a Vibo Marina a bordo di navi cisterna provenienti da altre province calabresi o, addirittura, da altre regioni.
Un’attività industriale legittima, certo, supportata dalle autorizzazioni necessarie, ma assolutamente incompatibile con la vocazione turistica di questo tratto di costa, che esprime inoltre una centralità strategica nelle dinamiche di sviluppo dell’intera provincia vibonese, grazie anche alla presenza del porto.
Ogni anno, dunque, nel depuratore di Portosalvo - oltre alla normale attività di smaltimento dei liquami fognari e industriali prodotti nell’area di competenza dell’impianto - vengono trattati 41mila metri cubi di acque nere provenienti da fosse biologiche, rifiuti dell’industria zootecnica e di quella agricola, nonché 12mila metri cubi tra oli usati e acque di sentina. Attività che ha un forte impatto ambientale, soprattutto a causa del difficile smaltimento dei metalli pesanti, che secondo molti avrebbe già pregiudicato la fauna e la flora marina nelle acque dove vengono poi sversati i liquami depurati.
Una situazione, quindi, che nel suo complesso stride fortemente con una politica univoca di salvaguardia ambientale, mettendo in pericolo la principale risorsa del nostro territorio rappresentata dal turismo. La sola presenza in porto o in rada di navi cisterna cariche di liquami altamente inquinanti rappresenta un deterrente estremamente deleterio per il turismo, una spada di Damocle che pende sullo sviluppo di questo territorio.
È bene, quindi, che tutti conoscano i fatti, affinché ci possa essere una presa di coscienza collettiva che aumenti la consapevolezza di cittadini e amministratori in merito ad una problematica sinora poco nota, ma che va affrontata con scelte condivise e accettate soprattutto da chi lungo quel tratto di costa ci vive e ci lavora.
La provincia vibonese ambisce alla piena autonomia nel ciclo integrato dei rifiuti e delle acque. Un obiettivo non ancora completamente raggiunto, ma assolutamente vitale per il futuro del nostro territorio. In quest’ottica, accogliere e smaltire i rifiuti degli altri non può certo aiutarci a raggiungere più in fretta il traguardo che ci siamo prefissati, ma rischia al contrario di rendere tutto più difficile».

edg

Ato di Vibo Valentia, l’assessore Barbieri incontra i lavoratori dell’azienda che gestisce il servizio di depurazione delle acque

Pagamento delle retribuzioni arretrate; organigramma aziendale e responsabilità dei lavoratori; stato attuale di funzionalità e rendimento degli impianti, soprattutto in considerazione degli eventi atmosferici degli ultimi mesi; problematiche relative alla sicurezza, anche alla luce degli smottamenti dovuti alla piovosità.
Questi i principali argomenti riguardanti la condizione lavorativa dei dipendenti della Dpr Costruzioni - impresa che gestisce il servizio di depurazione dell’Ambito territoriale ottimale di Vibo Valentia (Ato 4) - discussi nel corso di un incontro che la Femca Cisl, su sollecitazione delle rappresentanze sindacali aziendali, ha chiesto all’assessore provinciale Paolo Barbieri, che detiene la delega al Ciclo integrato delle acque.
Le tematiche affrontate durante la riunione - alla quale hanno preso parte i rappresentanti sindacali unitari (Rsu) Domenico Bartucca e Antonio Giulio Ielapi, il responsabile provinciale della Femca Cisl Giuseppe Conocchiella, il direttore tecnico della Dpr Giuseppe Crispino e, per l’Ato, il direttore Salvatore Lubiana, l’architetto Fabio Foti e l’ingegnere Giuseppe Augurusa (nella foto un momento dell'incontro) - sono quelle che i lavoratori della Dpr Costruzioni hanno discusso, nei giorni scorsi, nel corso di un’assemblea generale resasi necessaria per la mancanza di riscontri da parte dall’azienda in merito alle problematiche già sollevate.
Barbieri ha pertanto assicurato piena disponibilità ad affrontare in maniera concreta e risolutiva le questioni poste, intervenendo presso la Dpr Costruzioni al fine di garantire il rispetto dei parametri contrattuali.
«Nel contempo - ha continuato Barbieri - proseguiremo nella nostra azione di recupero delle somme dovute dai Comuni morosi, che con il loro atteggiamento rischiano di pregiudicare la regolarità del servizio di depurazione. Occorre maggiore senso di responsabilità da parte di tutti anche per affrontare al meglio la delicata situazione ambientale che contraddistingue il nostro territorio, soprattutto in vista della stagione estiva. A tal fine - ha concluso l'assessore - intendo chiedere anche un incontro con la Regione per lo stanziamento delle necessarie risorse da destinare al settore».
p.p.

martedì 6 aprile 2010

De Nisi interviene sui fatti di Sant’Onofrio: «Sospendere l’Affruntata è stata una scelta di rottura con una realtà non più accettabile»

«L’onta di una festa religiosa sospesa per mafia, rilanciata da tutti gli organi nazionali di informazione, sarà difficile da cancellare. Quanto accaduto a Sant’Onofrio, dove a Pasqua è stato deciso l’annullamento dell’Affruntata per motivi di ordine pubblico, rappresenta il più eclatante esempio di quanto possa essere distruttivo per il tessuto sociale il peso della criminalità organizzata». (nella foto le statue che vengono utilizzate per il rito)
Il presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi, interviene sui recenti fatti di Sant’Onofrio, esprimendo solidarietà al vescovo Luigi Renzo, al parroco don Franco Fragalà e al priore della confraternita che organizza ogni anno la manifestazione Michele Virdò.
In particolare, De Nisi sottolinea l’importanza della presa di posizione espressa dalla Diocesi, che attraverso il proprio vescovo ha da tempo chiesto ai parroci di vigilare per impedire la partecipazione attiva alle feste religiose di personaggi che nulla hanno a che fare con i sentimenti ed i principi cristiani che ispirano questi riti.

«La posizione del vescovo Renzo è estremamente apprezzabile e condivisibile, non soltanto per la tutela futura di feste antiche che sono espressione di profonda devozione popolare, ma soprattutto perché offre un esempio prezioso di coraggio e di salvaguardia senza equivoci della legalità - afferma De Nisi -. Sospendere l’Affruntata era l’unica soluzione possibile in un contesto così compromesso dall’invasività della malavita, anche per dare un segnale inequivocabile di cambiamento. Una scelta difficile, certo, ma di rottura con una realtà che non può più essere accettata senza reagire».
De Nisi, infine, esprime forte preoccupazione per la crescente arroganza criminale delle cosche vibonesi, che nonostante gli sforzi enormi sostenuti da forze dell’ordine e magistratura, continuano a esprimere sul territorio una pressione fortissima.

«Una situazione estremamente grave - conclude il presidente della Provincia - che è stata anche oggetto di un accorato appello al Governo, lanciato recentemente dalla Provincia e dalle Amministrazioni comunali in occasione della visita del sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nitto Palma».
edg

giovedì 1 aprile 2010

Impianti termici, avviata la campagna di controllo e verifica per il biennio 2009/2010. Ecco come mettersi in regola

L’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia ha avviato, per il biennio 2009/2010, la “Campagna di controllo e di verifica degli impianti termici”. Tale controllo è reso obbligatorio dalla Legge 10/91 e dei successivi Dpr e regolamenti attuativi che dettano norme precise per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia.
Norme, dunque, che hanno come obbiettivo il contenimento dei consumi energetici, la riduzione dell’inquinamento e l’aumento della sicurezza degli impianti di riscaldamento.
In particolare, la normativa vigente obbliga gli occupanti di immobili dotati di impianti termici o i terzi responsabili, nella generalità dei casi, a provvedere al controllo e alla manutenzione delle caldaie, alla compilazione dei libretti di centrale o d’impianto e all’adozione di misure necessarie al contenimento dei consumi di energia.
La stessa disciplina differenzia le procedure di manutenzione e controllo degli impianti a seconda della classe di potenza.
Oltre che per i possessori di impianti di potenza inferiore a KW 35, è possibile anche con riferimento alle centrali termiche (superiori a 35 KW) aderire alla procedura semplificata trasmettendo all’Ufficio Risparmio Energetico dell’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia i rapporti tecnici di controllo attestanti il rispetto delle norme vigenti (modello G per impianti di potenza inferiore a 35 KW e modello F per impianti di potenza pari o superiore a 35 KW), con particolare riferimento ai risultati dell’ultima misurazione del rendimento di combustione, riferita alle annualità 2009 o 2010.
Rimangono invariati sia l’onere ridotto dovuto per la presentazione del modello G, che è fissato anche per quest’anno in 10 euro, sia le tariffe dovute quali oneri ridotti per la presentazione del modello F, che variano a seconda delle classi di potenza: 30 euro per impianti di potenza pari o superiore a 35 KW e inferiore a 115 KW; 40 euro per impianti di potenza pari o superiore a 115 KW e inferiore a 350 KW; 50 euro per impianti di potenza pari o superiore a 350 KW. In presenza di più impianti nella stessa centrale termica è prevista una riduzione del 30 per cento degli oneri di verifica.
I suddetti versamenti vanno effettuati sul conto corrente postale n. 654889, intestato a “Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia”, con la causale “Verifica impianti termici biennio 2009/2010”. I rapporti tecnici di controllo, la cui redazione è di esclusiva competenza dei manutentori abilitati, vanno trasmessi in originale, a mezzo posta o consegnati all’Ufficio protocollo dell’Ente (Contrada Bitonto, Vibo Valentia) entro il 30 maggio 2010.
Non saranno considerate valide le dichiarazioni prive di timbro e firma del manutentore e/o dell’utente, redatte su moduli diversi dai modelli G e F, oppure in maniera incompleta o incomprensibile, prive del rendimento di combustione o con la verifica di combustione effettuata in periodi diversi dal biennio di riferimento. Allo stesso modo, non saranno considerate valide le dichiarazioni che perverranno oltre la data del 30 maggio, oppure trasmesse in fotocopia o tramite fax.
Alle stesse dichiarazioni va obbligatoriamente allegata la ricevuta attestante l’avvenuto versamento degli oneri dovuti.
Per tutti gli impianti termici i cui conduttori non intenderanno aderire alle procedure semplificate o per le dichiarazioni presentate in difformità rispetto alle norme stabilite, saranno eseguite le verifiche d’ufficio con l’addebito a costo pieno oltre le eventuali sanzioni previste. In questo caso, gli oneri pieni sono fissati in: 50 euro per gli impianti inferiori a 35 KW; 100 euro per gli impianti la cui potenza è superiore a 35 KW e inferiore a 115 FW; 150 euro per gli impianti pari o superiori a kW 115 e inferiori a 350 kW; 200 euro per gli impianti la cui potenza sia pari o superiore a 350 KW.
È bene ricordare che le verifiche dirette d’ufficio non sostituiscono la normale manutenzione, che deve essere eseguita periodicamente secondo i dettami di legge.
In ogni caso è possibile rivolgersi all’Ufficio Risparmio Energetico dell’Amministrazione Provinciale per ottenere ulteriori informazioni o per ritirare la copia integrale del bando dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00.
Ufficio Risparmio Energetico - Assessorato all'Ambiente