giovedì 15 aprile 2010

Depurazione, Barbieri incontra i sindaci per fare il punto in vista della scadenza del contratto con la ditta che gestisce gli impianti

Fare il punto della situazione in vista della stagione estiva e della scadenza del contratto con la ditta che attualmente gestisce il servizio di depurazione dell’Ambito territoriale ottimale di Vibo Valentia (Ato 4).
Questi i motivi che hanno indotto l’assessore provinciale al Ciclo integrato delle acque Paolo Barbieri e il direttore dell’Ato Salvatore Lubiana (nella foto, con il funzionario Fabio Foti), a convocare una riunione con i sindaci dei Comuni in convenzione (17, in prevalenza sulla fascia costiera).

In apertura dell’incontro, che si è tenuto questo pomeriggio nella sala consiliare della Provincia, Barbieri ha richiamato l’attenzione sul fatto che il 20 luglio scadrà il contratto con la ditta appaltatrice, la Dpr Costruzioni.
Circostanza che insieme all’approssimarsi della stagione estiva, con il consequenziale aumento delle presenze sul territorio vibonese, impone una forte assunzione di responsabilità da parte dei Comuni.

«Alcune amministrazioni comunali continuano ad essere inadempienti, non versando i canoni dovuti per il servizio di depurazione - ha ricordato Barbieri, citando in particolare Ricadi e Briatico -. Una situazione che comporta precise responsabilità amministrative e contabili, ma che determina anche gravi tensioni occupazionali tra i lavoratori della ditta incaricata. Per questo motivo, al termine dell’attuale contratto, ai Comuni morosi verrà restituita la gestione degli impianti senza
possibilità di proroga».
Una situazione rimarcata da Lubiana, che ha ricordato come soltanto grazie all’intervento della Provincia, che ha anticipato una parte di quanto dovuto dalle amministrazioni comunali inadempienti, si sia potuto evitare un blocco del servizio di depurazione. «Se ciò dovesse accadere - ha avvertito il direttore dell’Ato - le conseguenze ambientali sarebbero gravissime».
Lubiana ha poi dato conto di un recente incontro durante il quale la delicata questione è stata sottoposta all’attenzione del prefetto di Vibo Valentia, Luisa Latella, che ha suggerito, in alternativa alla restituzione degli impianti di depurazione ai Comuni, la stipula di una convenzione con Equitalia (la società pubblica per la riscossione dei tributi), affinché le somme dovute vengano incassate regolarmente.
Notevole anche l’entità del credito ancora vantato dalla Ligeam - la ditta che gestiva la depurazione prima di quella attuale - pari a circa 2 milioni e 800mila euro. «A questo proposito - ha continuato Lubiana - abbiamo sollecitato da tempo ai Comuni coinvolti la presentazione di un piano di rientro del debito, ma non abbiamo avuto alcuna risposta».

Tra i sindaci presenti, sono intervenuti Salvatore Vecchio (Joppolo) e Domenico Laria (Ricadi). Entrambi hanno contestato la convenienza economica del servizio unitario di gestione dei servizi di depurazione, con particolare riferimento al parametro tecnico “abitante-equivalente” che viene utilizzato per stabilire l’entità dei canoni dovuti dalle amministrazioni comunali.
edg

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