Clima teso in Consiglio provinciale, dove la seduta di ieri, terminata in tarda serata, ha visto la spaccatura della minoranza. Pdl e Lista Scopelliti, infatti, si sono astenuti al momento di votare la mozione presentata dall’esponente Udc Giuseppe Rodolico, all’origine della convocazione dell’Assemblea.
Con la sua proposta, Rodolico chiedeva la revoca della delibera di giunta con la quale l’esecutivo guidato da Francesco De Nisi ha deciso di realizzare la variante esterna al centro abitato di Pannaconi, nel comune di Cessaniti, sostenendo che i fondi destinati (400mila euro) dovessero restare impegnati per la costruzione di un auditorium scolastico a Tropea. Decisione, questa, a suo tempo assunta dalla precedente Amministrazione provinciale con riferimento all’edificio che avrebbe dovuto ospitare il Liceo scientifico, ma che nel 2008 venne poi assegnato dall’attuale Amministrazione all’Istituto Alberghiero, che scontava una situazione di maggiore criticità logistica. Scelta che, è bene ricordarlo, suscitò consensi unanimi sia in seno al Consiglio provinciale che tra le istituzioni scolastiche e comunali di Tropea.
«Dirottare altrove queste risorse rappresenta un vero e proprio scippo ai danni della comunità tropeana a favore di altri territori e per altri scopi», ha rimarcato Rodolico durante il suo intervento, chiedendo la revoca del provvedimento di giunta.
Alle sue parole ha replicato lo stesso presidente Francesco De Nisi, che ha rivendicato l’impegno della Provincia a favore dell’edilizia scolastica di Tropea, con particolare riferimento alla nuova sede dell’Alberghiero, «che abbiamo completato dopo che per ben 8 anni era rimasta un’opera incompiuta, dotandola di laboratori e cucine modernissime che ne fanno oggi un fiore all’occhiello dell’offerta formativa vibonese».
De Nisi, inoltre, ha evidenziato anche l’oggettiva impossibilità di usare i fondi in questione con la destinazione originaria, a causa della mancanza del progetto esecutivo per la costruzione dell’auditorium che, a norma di legge, deve essere prima deliberato dal Consiglio comunale.
«Per l’Alberghiero di Tropea abbiamo già fatto moltissimo e le poche risorse disponibili vanno usate dove ora servono di più - ha continuato De Nisi -. La variante di Pannaconi rappresenta una priorità per la mobilità dei residenti di quella zona, che non possono rimanere isolati a causa del rischio frane che può pregiudicare l’intera viabilità dell’area».
È stata quindi la volta dell'esponente Pdl, Giovanni Macrì, che si è detto d’accordo in linea di principio con Rodolico, ma ha preso le distanze dalla sua proposta, «perché - ha sottolineato - con riferimento specifico all’Alberghiero di Tropea, bisogna dare atto al presidente De Nisi e alla sua giunta di aver fatto un ottimo lavoro, dotando l’istituto di una sede moderna e funzionale». Macrì, dunque, ha proposto una sua mozione, con la quale impegnare la giunta nel reperimento delle risorse necessarie per costruire in futuro l’auditorium e un campo sportivo da destinare alla scuola tropeana, senza però pregiudicare le scelte già adottate dall’esecutivo.
La sua proposta ha raccolto 17 voti a favore (tutta la maggioranza e parte dell’opposizione, ad esclusione dell’esponente del Pdl Nicola Crupi, che si è astenuto) e 5 contrari (i consiglieri dell’Udc). La mozione di Rodolico, invece, è stata bocciata con 12 voti contrari, 6 a favore (Udc e Crupi) e 5 astenuti (i restanti esponenti della minoranza).
Prima del voto, comunque, si è trascinata una lunga e tesa discussione, con accuse reciproche tra Rodolico ed alcuni esponenti della maggioranza (in particolare, i consiglieri Rizzo, Altieri e Di Sì). Uno scontro durissimo che il presidente dell’Assemblea, Giuseppe Barilaro, ha faticato non poco a tenere nei binari del confronto civile. Emblematica, dunque, la presa di posizione di Stefano Soriano (Pd) e di Giuseppe Raffele (Udc), che - sebbene con toni e contenuti diversi - hanno stigmatizzato severamente la piega presa dalla discussione, richiamando i consiglieri alla correttezza del loro ruolo istituzionale ed esortandoli ad una dialettica esclusivamente politica, non basata su attacchi personali.
Da segnalare, infine, quanto detto dal consigliere Francesco Miceli (Udc), che ha definito la mozione presentata dal suo gruppo soprattutto come «uno scossone verso una giunta che appare ferma». Miceli, dopo aver sottolineato l’alterazione degli equilibri politici, ha esortato l’Amministrazione a serrare le fila in vista della fine della consiliatura: «Accapigliarci non serve, meglio sarebbe affrontare i problemi insieme».
Nessuna polemica e piena unanimità, invece, per l’altro punto all’ordine del giorno: l’approvazione del Regolamento del comitato provinciale di Protezione civile, sul quale ha relazionato brevemente, anche in considerazione dell’ora tarda, l’assessore Martino Porcelli. Un argomento di grande importanza, che riguarda l’istituzione dell’organismo deputato al coordinamento delle azioni di prevenzione e di intervento in caso di situazioni di emergenza, e che nei prossimi giorni verrà illustrato più dettagliatamente dall’assessore Porcelli e dal dirigente competente, Giacomo Consoli.
Con la sua proposta, Rodolico chiedeva la revoca della delibera di giunta con la quale l’esecutivo guidato da Francesco De Nisi ha deciso di realizzare la variante esterna al centro abitato di Pannaconi, nel comune di Cessaniti, sostenendo che i fondi destinati (400mila euro) dovessero restare impegnati per la costruzione di un auditorium scolastico a Tropea. Decisione, questa, a suo tempo assunta dalla precedente Amministrazione provinciale con riferimento all’edificio che avrebbe dovuto ospitare il Liceo scientifico, ma che nel 2008 venne poi assegnato dall’attuale Amministrazione all’Istituto Alberghiero, che scontava una situazione di maggiore criticità logistica. Scelta che, è bene ricordarlo, suscitò consensi unanimi sia in seno al Consiglio provinciale che tra le istituzioni scolastiche e comunali di Tropea.
«Dirottare altrove queste risorse rappresenta un vero e proprio scippo ai danni della comunità tropeana a favore di altri territori e per altri scopi», ha rimarcato Rodolico durante il suo intervento, chiedendo la revoca del provvedimento di giunta.
Alle sue parole ha replicato lo stesso presidente Francesco De Nisi, che ha rivendicato l’impegno della Provincia a favore dell’edilizia scolastica di Tropea, con particolare riferimento alla nuova sede dell’Alberghiero, «che abbiamo completato dopo che per ben 8 anni era rimasta un’opera incompiuta, dotandola di laboratori e cucine modernissime che ne fanno oggi un fiore all’occhiello dell’offerta formativa vibonese».
De Nisi, inoltre, ha evidenziato anche l’oggettiva impossibilità di usare i fondi in questione con la destinazione originaria, a causa della mancanza del progetto esecutivo per la costruzione dell’auditorium che, a norma di legge, deve essere prima deliberato dal Consiglio comunale.
«Per l’Alberghiero di Tropea abbiamo già fatto moltissimo e le poche risorse disponibili vanno usate dove ora servono di più - ha continuato De Nisi -. La variante di Pannaconi rappresenta una priorità per la mobilità dei residenti di quella zona, che non possono rimanere isolati a causa del rischio frane che può pregiudicare l’intera viabilità dell’area».
È stata quindi la volta dell'esponente Pdl, Giovanni Macrì, che si è detto d’accordo in linea di principio con Rodolico, ma ha preso le distanze dalla sua proposta, «perché - ha sottolineato - con riferimento specifico all’Alberghiero di Tropea, bisogna dare atto al presidente De Nisi e alla sua giunta di aver fatto un ottimo lavoro, dotando l’istituto di una sede moderna e funzionale». Macrì, dunque, ha proposto una sua mozione, con la quale impegnare la giunta nel reperimento delle risorse necessarie per costruire in futuro l’auditorium e un campo sportivo da destinare alla scuola tropeana, senza però pregiudicare le scelte già adottate dall’esecutivo.
La sua proposta ha raccolto 17 voti a favore (tutta la maggioranza e parte dell’opposizione, ad esclusione dell’esponente del Pdl Nicola Crupi, che si è astenuto) e 5 contrari (i consiglieri dell’Udc). La mozione di Rodolico, invece, è stata bocciata con 12 voti contrari, 6 a favore (Udc e Crupi) e 5 astenuti (i restanti esponenti della minoranza).
Prima del voto, comunque, si è trascinata una lunga e tesa discussione, con accuse reciproche tra Rodolico ed alcuni esponenti della maggioranza (in particolare, i consiglieri Rizzo, Altieri e Di Sì). Uno scontro durissimo che il presidente dell’Assemblea, Giuseppe Barilaro, ha faticato non poco a tenere nei binari del confronto civile. Emblematica, dunque, la presa di posizione di Stefano Soriano (Pd) e di Giuseppe Raffele (Udc), che - sebbene con toni e contenuti diversi - hanno stigmatizzato severamente la piega presa dalla discussione, richiamando i consiglieri alla correttezza del loro ruolo istituzionale ed esortandoli ad una dialettica esclusivamente politica, non basata su attacchi personali.
Da segnalare, infine, quanto detto dal consigliere Francesco Miceli (Udc), che ha definito la mozione presentata dal suo gruppo soprattutto come «uno scossone verso una giunta che appare ferma». Miceli, dopo aver sottolineato l’alterazione degli equilibri politici, ha esortato l’Amministrazione a serrare le fila in vista della fine della consiliatura: «Accapigliarci non serve, meglio sarebbe affrontare i problemi insieme».
Nessuna polemica e piena unanimità, invece, per l’altro punto all’ordine del giorno: l’approvazione del Regolamento del comitato provinciale di Protezione civile, sul quale ha relazionato brevemente, anche in considerazione dell’ora tarda, l’assessore Martino Porcelli. Un argomento di grande importanza, che riguarda l’istituzione dell’organismo deputato al coordinamento delle azioni di prevenzione e di intervento in caso di situazioni di emergenza, e che nei prossimi giorni verrà illustrato più dettagliatamente dall’assessore Porcelli e dal dirigente competente, Giacomo Consoli.
edg
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