venerdì 25 novembre 2011

Protezione civile, la Provincia pronta alla grande esercitazione vibonese che simulerà gli effetti di un forte terremoto

Anche la Provincia è pronta alla grande esercitazione di protezione civile che domani vivrà il suo momento cruciale con la simulazione di un sisma di magnitudo 7.1 della scala Richter.
Oggi, l’assessore al ramo, Martino Porcelli, il dirigente dell’Ufficio tecnico, Giacomo Consoli, e il comandante della Polizia provinciale, Giuseppe La Fortuna, hanno presieduto un briefing con tutti i funzionari e i dipendenti coinvolti nell’esercitazione (foto). Nel corso dell’incontro, Consoli ha illustrato le modalità operative e gli strumenti a disposizione, a cominciare dalle minuziose planimetrie realizzate dall’Ufficio tecnico provinciale, con tutte le criticità idrogeologiche del territorio, che saranno utilizzate domani nel Ccs (il Centro di coordinamento dei servizi che fa capo alla Prefettura, allestito nella Scuola di Polizia) e nei 7 Com vibonesi (i centri operativi misti che a loro volta riuniscono i singoli Coc, cioè i centri operativi comunali).

La simulazione prevede l’ipotesi di un forte terremoto che determina tre diversi scenari d’emergenza: una grande frana a Pizzoni con l’esondazione del fiume Cerasia, l’incendio dei depositi di carburante a Vibo Marina e, infine, la compromissione strutturale della diga dell’Angitola.
Come ha spiegato Consoli, che vanta una lunga esperienza professionale nel settore della protezione civile e della prevenzione delle calamità naturali, l’esercitazione servirà per verificare sia la capacità d’intervento immediato dei vari soggetti pubblici coinvolti che la sussistenza e l’efficacia dei Piani comunali di protezione civile.
Concetti ribaditi dall’assessore Porcelli: «Questa esercitazione ha grande importanza perché rappresenta un passo decisivo verso la costituzione di un ufficio provinciale permanente di protezione civile, a cui seguirà l’allestimento di una task force dell’Amministrazione, con risorse, personale e mezzi destinati specificatamente a fronteggiare le eventuali emergenze causate da calamità naturali».
edg

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