lunedì 14 maggio 2012

Bilancio, l’assessore Fera lancia l’allarme: «Situazione finanziaria molto critica perché Stato e Regione non trasferiscono i fondi già assegnati alla Provincia»


«La mancata erogazione dei trasferimenti statali e regionali previsti per l’anno in corso sta determinando una situazione insostenibile per l’Ente provincia, che si trova nell’impossibilità di pagare gli stipendi e di far fronte alle altre spese obbligatorie, dai mutui alle normali utenze».
Un vero e proprio allarme quello lanciato dall’assessore provinciale al Bilancio, Pasquale Fera (foto), che denuncia con forza il mancato trasferimento dei fondi statali e regionali, già ridotti in seguito ai tagli dell’ultima Finanziaria.
Il nodo principale riguarda circa 8 milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Interno per il 2012 (3 milioni e mezzo di euro in meno rispetto al 2011), a valere sul Fondo sperimentale di riequilibrio. L’erogazione era prevista in tre rate, ma al momento neppure un euro è stato incassato. Stessa cosa dicasi per i fondi regionali, circa un milione e mezzo di euro, già assegnati con decreto dirigenziale e destinati al pagamento degli stipendi del personale trasferito a suo tempo dalla Regione (87 lavoratori), ma mai incassati.
«Stiamo parlando di soldi già iscritti nei bilanci di Stato e Regione, ma che al momento non sono stati trasferiti, neppure in misura parziale - continua Fera -. Intanto, i creditori dell’Ente ed i dipendenti rimasti senza stipendio chiedono legittimamente di essere pagati. Ma alle nostre continue sollecitazioni riceviamo in risposta soltanto un preoccupante silenzio. Non è ammissibile che Governo e Parlamento non affrontino questo problema cruciale per la vita del Paese, perché riguarda la sopravvivenza stessa degli Enti locali. Noi stiamo facendo il possibile per arginare una situazione non più tollerabile, che crea tensione sociale e pregiudica la normale attività amministrativa - conclude l’assessore provinciale -, ma la politica nazionale non può pensare di risolvere il problema semplicemente ignorandolo».

edg

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