lunedì 27 agosto 2012

Riordino delle Province, De Nisi invita a convocare subito il Consiglio delle autonomie locali affidandone la presidenza ai territori di Crotone o Vibo Valentia

Il riordino delle Province (Il Messaggero.it)
«Insediare subito il Consiglio delle autonomie locali e affidarne la presidenza alla Provincia di Crotone o a quella di Vibo Valentia».
È quanto chiede il presidente dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, che invita il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, a dare piena attuazione alla legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2007, che disciplina, appunto, l’istituzione del Cal, il quale, però, non è mai stato convocato.
«Se fino a oggi è stato possibile eludere l’effettiva operatività di questo organismo, ora non è più possibile tergiversare - spiega De Nisi -. Il Consiglio delle autonomie locali, infatti, è chiamato dalla legge a formulare una proposta di riordino territoriale, in vista dell’abolizione delle Province che non rispettino i parametri numerici e di estensione previsti dal decreto sulla spending review. Qualora dalla Regione non dovesse arrivare nessuna proposta entro la prima metà di ottobre, proprio a causa della mancata convocazione del Cal, sarà il Governo stesso a ridisegnare l’organizzazione territoriale calabrese».
Un’ipotesi che secondo De Nisi va scongiurata attivando subito le procedure per rendere pienamente operativo questo importante organismo consultivo.
 «Ma non basta - continua -. Se davvero la Calabria, intesa come sistema maturo e solidale di enti locali, intende dare un forte segnale di coesione, deve affidare la presidenza del Cal a uno dei due territori che subirebbero il maggior danno in termini di rappresentatività e sviluppo in caso di soppressione dei confini provinciali, cioè Crotone e Vibo Valentia. A sostegno di questo approccio, poi, l’Assemblea del Cal potrebbe essere convocata proprio a Vibo Valentia, che per la sua centralità geografica assicurerebbe maggiore partecipazione, consolidando così un messaggio di vicinanza alle popolazioni che rischiano di sopportare il peso maggiore della spending review».
edg

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