martedì 14 luglio 2009

Il Consiglio provinciale approva la proposta di costituzione del Sistema turistico locale

Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera la proposta di costituzione del Sistema turistico locale, promossa dalla giunta De Nisi e frutto di un’intensa attività di concertazione condotta dagli assessori Gianluca Callipo (Turismo) e Paolo Barbieri (Attività produttive).
In apertura dei lavori, prima di entrare nel merito dell’ordine del giorno, l’Assemblea ha espresso solidarietà e vicinanza al consigliere comunale di Vibo Valentia, Nadia Bax, vittima negli ultimi giorni di numerose intimidazioni. Sulla questione sono intervenuti il vice presidente del Consiglio provinciale Francesco Miceli, i consiglieri di minoranza Nicola Crupi e Barbara Citton, i consiglieri di maggioranza Sergio Rizzo e Giuseppe Rodolico e lo stesso presidente Francesco De Nisi. Tutti hanno duramente stigmatizzato quanto sta accadendo a Nadia Bax, esaltando il suo ruolo pubblico e lanciando un allarmato appello alla società civile affinché reagisca insieme alle istituzioni locali per condannare senza riserve questi episodi. In particolare, Miceli non ha escluso che le intimidazioni siano frutto di aberranti motivazioni politiche e ha proposto la convocazione di un Consiglio provinciale ad hoc per approfondire la questione e lanciare un segnale esplicito alla comunità vibonese.
Gli attestati di solidarietà hanno riguardato a vario titolo anche il vescovo Luigi Renzo, per i noti fatti di Monterosso, e il dirigente dell’ufficio ragioneria dell’Asp di Vibo Valentia, Sandro Cortese.

Si è quindi passati all’approvazione del regolamento per la gestione del verde pubblico presente sulle rotatorie e nelle aiuole lungo le strade di competenza provinciale. Un disciplinare approvato all’unanimità, che consentirà di affidare ad aziende private, in qualità di sponsor, la cura di questi spazi.
Archiviata la variazione di bilancio tecnica per storni di risorse e nuovi trasferimenti pubblici con 14 voti a favore e 6 astenuti (Bertucci, Rosi, Pititto, Macrì, Crupi e Citton), il Consiglio si è concentrato su quello che rappresentava il punto più qualificante dell’ordine del giorno: la discussione relativa alla proposta di costituzione del Sistema turistico locale.
A relazionare sono stati gli assessori Barbieri e Callipo, che hanno ribadito le finalità dell’Stl e la volontà della Provincia di promuovere un organismo unico che possa rendere organica e competitiva l’offerta turistica su tutto il territorio. In particolare, Barbieri ha espresso un giudizio molto positivo sulla concertazione che ha consentito di giungere ad una soluzione pressoché unitaria, con l’adesione delle principali località turistiche del Vibonese.
«Un dibattito serrato, a tratti aspro e polemico - ha detto Barbieri -, che però ha prodotto un reale confronto sulla tematica principe dello sviluppo locale, il turismo appunto. Ora la parola passa alla Regione
che dovrà approvare il protocollo d’intesa sottoscritto dai soggetti aderenti e gli obiettivi prioritari indicati nella proposta. Riguarderà la fase successiva, invece, l’adozione dello statuto e delle modalità di gestione».
«Con l’Stl non pensiamo certo di risolvere tutti i problemi del settore turistico locale - ha affermato dal canto suo Callipo -. Ma siamo partiti dalla considerazione che le risorse disponibili spesso vengono depauperate per mancanza di una programmazione organica degli interventi e, allo stesso tempo, quando c’è capacità progettuale spesso non ci sono le risorse sufficienti. L’Stl consentirà di pianificare lo sviluppo del settore su tutto il territorio provinciale, attingendo a risorse che altrimenti non sarebbero disponibili, perché la normativa regionale subordina la fruizione dei fondi europei all’esistenza di un Sistema turistico locale».
Lusinghiero l’intervento di Sergio Rizzo (Pd), che ha lodato gli assessori per la capacità concertativa espressa, riconoscendo esplicitamente l’impegno profuso. Critica, invece, la minoranza, che con Barbara Citton ha parlato dell’ennesimo «carrozzone inutile».
«Una pletora di persone si appresta ad entrare in gioco – ha affermato l’esponente di Sinistra e libertà -. In molte regioni italiane l’esperienza degli Stl è miseramente fallita e in altre, come la Sicilia e la Puglia, sono stati messi rigidi paletti per evitare l’assalto alla diligenza, come la decisione di non retribuire i componenti degli organi di gestione e ricorrere all’esclusivo utilizzo di personale proveniente dai soggetti pubblici e privati aderenti. Perché qui si è deciso di fare diversamente? Intanto, i veri problemi del turismo, come l’inquinamento e la mancanza di servizi, restano irrisolti».
A darle manforte è intervenuto subito dopo il consigliere Giovanni Macrì, che ha annunciato il proprio voto contrario, nonostante - ha precisato - la massiccia adesione dei Comuni della costa alla proposta della Provincia. A questo proposito Macrì ha duramente stigmatizzato l’adesione di Tropea, decisa dall’attuale commissario prefettizio, e quella di Parghelia, che per «il suo alto grado di ricettività alberghiera ha fatto pendere la bilancia dalla parte dell’Amministrazione provinciale».
«A quel punto non restava che la resa incondizionata di tutti gli altri - ha detto Macrì -. Ma resto della convinzione che questo Stl sia un inutile carrozzone, perché non si possono unire contesti territoriali così disomogenei in termini di offerta turistica. Occorreva, invece, creare una struttura su misura per le località maggiori, vere rappresentanti del turismo locale».
Tesi non condivisa dal consigliere Giuseppe Rodolico, che pur riconoscendo il primato inscalfibile di località come Tropea e Capo Vaticano, ha sottolineato la necessità di promuovere la risorsa turistica su tutto il territorio vibonese, «un dovere che la Provincia non può eludere». Meno polemici i toni degli altri consiglieri di minoranza, Rosi e Bertucci, che hanno annunciato la propria astensione, condividendo l’obiettivo di promuovere il turismo anche nelle zone interne e montane della provincia.
Infine è intervenuto il presidente De Nisi, che ha replicato con durezza alle affermazione di Citton e Macrì, ricordando loro che la legge regionale in materia non dava alla Provincia alcuna possibilità di scelta. «Quello di promuovere la costituzione dell’Stl è un obbligo istituzionale che deriva dalla legge regionale in vigore – ha detto –. Un dovere, dunque, che abbiamo onorato con trasparenza e il massimo grado di coinvolgimento possibile, ribadendo in ogni occasione che l’Amministrazione provinciale non ha alcuna velleità di gestione del Sistema turistico locale, ma senza di esso non c’è alcuna possibilità per il comparto di fruire dei fondi comunitari. Non un carrozzone, dunque, ma un organismo indispensabile che, grazie anche alla partecipazione dei privati, può determinare una vera e propria svolta per il turismo vibonese».
Alla fine si sono contati 14 voti a favore, 3 contrari (Citton, Crupi e Macrì) e 3 astensioni (Pititto, Rosi e Bertucci).
edg

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