mercoledì 23 settembre 2009

Depurazione, la Provincia attiva le procedure per riscuotere le somme dovute dai Comuni morosi

Nonostante i ripetuti solleciti e gli impegni assunti in passato - tra cui il Piano di rientro economico-finaziario elaborato e siglato d’intesa con la Prefettura nel dicembre 2008 - diversi Comuni vibonesi, che rientrano nella gestione del servizio idrico di depurazione dell’Ambito territoriale ottimale (Ato) n. 4 della provincia di Vibo Valentia, non hanno ancora provveduto a saldare i debiti regressi, che, inevitabilmente, si stanno facendo sempre più consistenti.
Questo il tasto dolente toccato nel corso di un incontro organizzato dall’assessore provinciale alle Risorse idriche Paolo Barbieri, servito per analizzare con amministratori ed esperti del settore la situazione in questione, relativa ai Comuni di Briatico, Dinami, Drapia, Francavilla, Dinami, Ioppolo, Limbadi, Maierato, Parghelia, Pizzoni, Ricadi, Rombiolo, Spilinga, Tropea, Zaccanopoli e Zambrone.
Non tutti questi enti locali, comunque, sono nella stessa condizione debitoria e pertanto, esaminata attentamente la questione, l’Amministrazione provinciale ha comunicato ai sindaci dei Comuni maggiormente esposti economicamente la volontà di attivare la riscossione coatta attraverso la nomina di un commissario ad acta.
Nei casi più gravi, inoltre, non è esclusa la possibilità di avviare le procedure per la restituzione immediata degli impianti di depurazione (nella foto un depuratore locale).
Con la scadenza, il 15 luglio 2009, del vecchio contratto di gestione, la Provincia, attraverso l’Ato, aveva comunicato a tutti i Comuni interessati l’importo dei canoni maturati nel corso dell’ultimo trimestre, sollecitando, quindi, i pagamenti relativi ai periodi pregressi. Invito che le amministrazioni comunali coinvolte hanno ancora una volta disatteso.
Durante la riunione convocata dall’assessore Barbieri, comunque, sono state evidenziate le ricadute positive della gestione unitaria del servizio di depurazione ma allo stesso tempo, come accennato, sono emerse le preoccupanti condizioni debitorie che hanno costretto la Provincia ad attivare le rigorose procedure che le normative in materia prevedono in questi casi.
p.p.

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