venerdì 30 aprile 2010

La Provincia redige il nuovo regolamento delle Pro Loco. Callipo: «Ecco tutte le novità in materia di costituzione, riconoscimento e contributi»

Continua a tambur battente il riassetto normativo dei settori di competenza dell’assessorato provinciale al Turismo e allo Sport, guidato da Gianluca Callipo (foto).
Dopo la recente stesura del regolamento per l'utilizzo e la gestione delle strutture sportive, ora al vaglio del Consiglio provinciale, è la volta adesso del nuovo regolamento per l’esercizio dell’attività delle Pro Loco vibonesi.
Un testo atteso da tempo, ma che sino ad oggi non era stato possibile approntare a causa di una lacuna nella legislazione regionale. Soltanto recentemente, infatti, la legge regionale 8/2010 ha integrato la normativa in materia, prevedendo numerose novità soprattutto in tema di costituzione e status giuridico delle Pro Loco.

Sulla base del rinnovato impianto normativo, la Provincia, attraverso l’assessorato competente, ha provveduto a stilare il nuovo regolamento, sottoponendo la bozza all’attenzione del comitato provinciale Unpli (Unione nazionale proloco italiane), presieduta da Francesco Todaro, con il quale Callipo si è incontrato per confrontarsi su eventuali suggerimenti ed integrazioni. Il testo sarà ora trasmesso alla commissione consiliare competente, ultima tappa prima di approdare in Consiglio per l’approvazione definitiva.
«Con il nuovo regolamento cambiano molte cose - ha spiegato Callipo -. Innanzitutto l’attribuzione delle risorse alle Pro Loco avverrà attraverso criteri oggettivi, sulla base di un punteggio relativo al tipo e alla qualità delle iniziative di promozione turistica. Allo stesso tempo, la costituzione di nuove Pro Loco sarà meno onerosa, grazie alla possibilità di evitare le spese notarili attraverso un atto privato registrato. Inoltre, la forma giuridica di tipo associazionistico consentirà a questi importanti presidi di promozione turistica territoriale di accedere anche a risorse nazionali».

Insomma, una vera rivoluzione attraverso la quale si punta a valorizzare ed ottimizzare il loro ruolo. In particolare, il regolamento specifica i requisiti per accedere all’Albo provinciale e sancisce l’obbligatorietà di uno statuto che preveda libertà di iscrizione all’associazione, la totale gratuità di tutte le cariche sociali e l’elezione diretta di tutti gli organi amministrativi e di controllo da parte dell’assemblea dei soci. Le Pro Loco avranno un lasso di tempo stabilito per procedere alla modifica degli statuti non conformi al nuovo regolamento.
Particolarmente rilevante, poi, come accennato, è la previsione di criteri oggettivi per l’assegnazione dei contributi straordinari (non destinati, dunque, all’ordinaria amministrazione), che verranno erogati sulla base del punteggio acquisito dalle singole Pro Loco in relazione alle iniziative che intendano adottare. Così, ad esempio, da 5 a 10 punti saranno attribuiti a iniziative che abbiano il carattere di esclusività oppure che utilizzino risorse umane e finanziarie provenienti da altri soggetti pubblici o privati. Da 3 a 5 punti, invece, per iniziative interdisciplinari, cioè con una contestuale e molteplice valenza culturale, storica, artistica, naturalistica. Stesso punteggio per le iniziative che contribuiscano alla destagionalizzazione dell’offerta turistica oppure che realizzino progetti innovativi di carattere sperimentale.
edg

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