sabato 15 maggio 2010

Il progetto contro la mafia Arcipelago della Memoria alla fase finale: 350 studenti siciliani e calabresi presentano i risultati del lavoro svolto

Sei mesi di intenso lavoro nelle scuole per diffondere tra i giovani siciliani e calabresi una vera conoscenza del fenomeno mafioso, del suo radicamento storico, sociale e culturale che vanifica da decenni la volontà di riscatto del Mezzogiorno.
Sei mesi durante i quali gli studenti hanno sperimentato nuovi spazi e strumenti per elaborare il proprio punto di vista e per sviluppare una capacità critica che spesso appare sopita nelle nuove generazioni, che vanno aiutate a riflettere sulle cause e sulle conseguenze di ciò che a molti appare come qualcosa di ineluttabile.

È quanto si proponeva il progetto l’Arcipelago della Memoria, promosso dal Ministero della Gioventù e dall’Upi, in collaborazione con le Province di Messina, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Avviata nell’ottobre scorso, l’importante iniziativa è ormai giunta alla sua fase finale, con la presentazione pubblica dei lavori elaborati nell’ambito del concorso di musica, teatro, poesia e linguaggio multimediale che ha rappresentato il cuore del progetto e che ha avuto come referente nel Vibonese l’assessore provinciale alle Politiche giovanili, Gianluca Callipo.
Lunedì 17 maggio, dunque, nei locali della Scuola di Polizia di Vibo Valentia (ore 10.00), 350 studenti provenienti dalle scuole siciliane e calabresi che hanno aderito, presenteranno il proprio lavoro, svolto in piccoli gruppi formati da un massimo di 5 unità, al fine di aumentarne il grado di partecipazione. Un vero e proprio spettacolo quello che andrà in scena, durante il quale gli studenti potranno confrontarsi con i propri coetanei, comparando il lavoro svolto nei singoli istituti e animando questo riscontro incrociato con l’emozione della gara.
«L’Arcipelago della Memoria ha saputo esprimere un forte coinvolgimento tra i ragazzi che hanno partecipato - ha affermato Callipo, in vista dell’appuntamento alla Scuola di Polizia -, rafforzando in essi la consapevolezza che la mafia è un male che va estirpato se davvero si vuole un futuro migliore, fatto di giustizia e libertà. Temi di grande spessore, ma spesso difficili da veicolare tra i più giovani. Il valore aggiunto di questo progetto, dunque, è riscontrabile proprio nella sua capacità di tenere alto il livello d’attenzione, facendo leva sulla creatività artistica degli studenti. Il risultato è una presa di coscienza autentica che rende più facile un percorso di definitivo rigetto della mafia».
edg

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