venerdì 2 luglio 2010

Il presidente De Nisi contro l’aumento di Irpef e Irap in Calabria: «Basta proclami, Scopelliti si opponga a questa politica ammazza-Sud»

«Il governo che “non mette le mani nelle tasche dei cittadini”, come ama ripetere spesso il presidente Berlusconi, lascia che a farlo sia la Regione, ma il risultato per i contribuenti è identico: più tasse e meno servizi».
Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi (foto), critica duramente i risvolti della politica economica messa in campo da Palazzo Chigi, che - oltre a determinare il taglio considerevole dei trasferimenti statali alle Regioni (4 miliardi di euro nel 2011 e 4,5 nel 2012) - comporterà in Calabria un aumento dell’Irpef e dell’Irap.
«Una batosta sta per abbattersi sui contribuenti calabresi, a cominciare da artigiani e commercianti - avverte De Nisi -. L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che sta calcolando la nuova addizionale che sarà applicata automaticamente già da novembre di questo anno. Secondo i primi rilievi, l’imposta sul reddito delle persone fisiche aumenterà in media di 150 euro, mentre l’Irap di 100 euro. E tutto ciò a fronte non soltanto delle promesse del governo nazionale, ma anche di quello regionale, che aveva assicurato finanche l’abolizione del ticket sanitario e non certo l’aumento delle tasse. Le categorie produttive, dunque, si ritroveranno a pagare alcune centinaia di euro in più in un momento di grande incertezza economica determinata da una crisi che soltanto Berlusconi non vede, forse perché abbacinato dai rosei bilanci delle sue aziende, le uniche che continuano a macinare profitti».

Una situazione che De Nisi definisce «molto grave, perché prelude all’abbandono del Mezzogiorno al suo destino da parte del governo, per assecondare i desideri della Lega».
«Se queste sono le premesse del federalismo fiscale - continua il presidente dell’Amministrazione vibonese -, è facile immaginare dove andremo a parare. Alle sperequazioni storiche subite dal Sud, e in particolare dalla Calabria, sta per aggiungersi la riforma federale cucita su misura per le regioni ricche del Nord, con immenso danno per l’unità del Paese che dovrebbe ispirare, prima di ogni altra cosa, l’azione di qualunque maggioranza politica. È dunque arrivato il momento per tutti di prendere piena coscienza di quanto sta accadendo. L’aumento di Irpef e Irap - che rappresenta una sorta di “punizione” per l’entità della spesa sanitaria regionale, nonostante il piano di rientro del deficit stia dando risultati incoraggianti - colpirà i cittadini, con buona pace di tutti i proclami e le rassicurazioni del centrodestra. Ecco perché mi auguro che il presidente Scopelliti prenda le distanze da questa strategia politica che punta a mettere in ginocchio la Calabria e tutto il Mezzogiorno, opponendosi in ogni modo alla deriva leghista e tutelando concretamente gli interessi dei calabresi».
edg

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