venerdì 29 ottobre 2010

Sanità, i sindaci dell’area montana paventano lo smantellamento degli ospedali di zona e chiedono un Consiglio provinciale straordinario

Un Consiglio provinciale straordinario aperto alla partecipazione dei sindaci sulle criticità della sanità vibonese e sulle prospettive future alla luce del piano di rientro dal deficit deciso dalla Regione.
È questa l’iniziativa sollecitata dai sindaci del distretto socio-sanitario numero 2 dell’Asp di Vibo Valentia, accolta dal presidente dell’Assemblea Giuseppe Barilaro, che si appresta ora a convocare la conferenza dei capigruppo per fissare la data della seduta.

La proposta è stata formalizzata oggi, al termine di una riunione tenutasi negli uffici della presidenza del Consiglio provinciale, convocata dallo stesso Barilaro (che riveste anche la carica di sindaco di Acquaro) proprio con l’obiettivo di un confronto tra i primi cittadini dei Comuni montani, estremamente preoccupati dalle prospettive di smantellamento definitivo degli ospedali di Serra San Bruno e Soriano, già fortemente ridimensionati negli ultimi anni in termini di servizi offerti ai cittadini.

All’incontro hanno partecipato i sindaci Raffaele Lo Iacono (Serra), Francesco Bartone (Soriano), Sergio Cannatelli (Sorianello), Egidio Servello (Vallelonga), Francesco Andreacchi (Simbario) e Antonino Mirenzi (Vazzano). Presente, inoltre, anche il consigliere provinciale Giuseppe Raffele.

In apertura dei lavori, Barilaro ha fatto il punto della situazione, evidenziando quella che ha definito come «un’evidente incongruenza tra ciò che afferma il commissario dell’Asp, il quale parla di riconversione in senso restrittivo delle strutture ospedaliere, e ciò che affermano invece alcuni consiglieri regionali di centrodestra, che assicurano miglioramenti e ricadute positive in termini di servizi».

«Insomma, qual è la verità? Andiamo verso un definitivo smantellamento degli ospedali o c’è davvero la prospettiva di un miglioramento anche qualitativo dell’offerta sanitaria pubblica? - si è chiesto retoricamente Barilaro -. È arrivato il momento di scoprire le carte, senza ingannare i cittadini nascondendo le reali intenzioni della politica».

«Quello di Serra sembra ormai un ospedale da campo a causa della progressiva soppressione dei reparti - ha affermato Lo Iacono, rincarando la dose -. A questo punto chiediamo con forza l’atto aziendale (il documento che descrive gli obiettivi e l’organizzazione dell’Asp sul territorio, ndr) per avere piena conoscenza dei fini che si stanno perseguendo e avviare un confronto efficace tra politica e management».

Identici dubbi sulla sorte dell’altro ospedale dell’area montana, quello di Soriano, sono stati espressi dal sindaco Bartone: «Occorre maggiore trasparenza sulle scelte che si stanno effettuando. Nessuno nega la necessità di attuare il piano di rientro, ma non si può ignorare quanto già deciso in questo senso nel 2002, quando per bilanciare il taglio dei costi si stabilì contestualmente il potenziamento di alcuni servizi primari».
In particolare, a sollevare le maggiori perplessità è il paventato trasferimento nel nosocomio di Serra del reparto di lunga degenza attualmente in funzione a Soriano.
«Una scelta senza senso che comporta comunque un aggravio complessivo della spesa – ha sottolineato il vice sindaco di Soriano, Vincenzo Bellissimo, anch’egli presente alla riunione -. Forse il motivo è soltanto di natura politica, perché questo provvedimento consentirebbe a qualcuno di poter rivendicare presso i propri elettori il merito dell’attribuzione di un nuovo reparto a favore dell’ospedale serrese».
Per il sindaco di Vazzano, invece, il problema va affrontato nel contesto generale della sanità vibonese: «Il piano di rientro imposto dalla Regione - ha detto Mirenzi - non può essere subito senza reagire, soprattutto se si parte dall’assunto che la sanità pubblica deve offrire risposte innanzitutto a chi non ha risorse economiche sufficienti per usufruire delle strutture private».

Sulla stessa lunghezza d’onda Andreacchi e Servello, che hanno sottolineato la necessità di riqualificare il concetto stesso di sanità pubblica nel Vibonese, dove nella maggior parte dei casi ci si limita a trasferire i pazienti in nosocomi delle province limitrofe, con l’inevitabile aggravio di costi.
Infine, il consigliere provinciale Raffele ha messo l’accento sulla necessità di affrontare questa delicata problematica senza steccati politici: «Quella per una sanità migliore non può essere la battaglia di una parte contro l’altra, perché riguarda tutti i cittadini senza distinzioni. Ecco perché ritengo utile la convocazione di un Consiglio provinciale straordinario al quale partecipino i sindaci con i gonfaloni dei Comuni, a testimoniare il pieno coinvolgimento dei cittadini e delle amministrazioni locali».
Proposta che, come accennato all’inizio, è stata accolta con favore da tutti i presenti e che dovrebbe concretizzarsi entro la prossima settimana.
edg

giovedì 28 ottobre 2010

Presentato il documento preliminare per l’adeguamento del Ptcp alle linee guida regionali e alla valutazione ambientale strategica

«Il Piano territoriale di coordinamento provinciale è uno strumento che inciderà profondamente sullo sviluppo del Vibonese. È quindi auspicabile un alto grado di partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dai Comuni, perché maggiore sarà la collaborazione maggiore sarà la sua efficacia».
Così il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha introdotto i lavori della riunione (foto) nel corso della quale è stato illustrato il documento preliminare per l’elaborazione del nuovo Ptcp, adeguato alle linee guida espresse dalla Regione e integrato con la Valutazione ambientale strategica (Vas).
«Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni - ha continuato De Nisi, riferendosi ai danni causati dalle continue frane e alluvioni - è cruciale far coincidere gli obiettivi di sviluppo con le esigenze di sicurezza del territorio, che non può prescindere dalla tutela idrogeologica».
Alla riunione, tenutasi nella sala consiliare dell’Ente e aperta alla partecipazione dei sindaci, ha preso parte anche l’assessore provinciale alla Programmazione territoriale ed Urbanistica, Paolo Barbieri, che sin dalla precedente amministrazione segue la redazione del piano e coordina la sua stesura.
La Provincia di Vibo Valentia, infatti, è stata la prima in Calabria a varare il Ptcp, nel 2004, anticipando anche la Regione in ritardo sull’adozione delle linee guida a cui devono attenersi gli enti intermedi, approvate soltanto nel 2006. Da qui la necessità di adeguare il Piano territoriale di coordinamento provinciale, integrandolo inoltre con la Valutazione ambientale strategica, strumento di indirizzo di natura comunitaria recepito nel frattempo (anche questo in ritardo) dalla legislazione nazionale.
Un cotesto normativo complesso e asincrono, dunque, come ribadito anche oggi da Barbieri.
«Con riguardo ai ritardi della Regione, è sintomatico, ad esempio, che manchi ancora il definitivo Quadro territoriale regionale (cioè il piano urbanistico della Calabria, ndr) approvato soltanto dalla Giunta ma non dal Consiglio regionale – ha evidenziato l’assessore –. Una situazione di incertezza legislativa che grava sulle prospettive di crescita, alla quale opponiamo comunque la nostra idea di sviluppo articolata nel Ptcp, nella consapevolezza che la programmazione non può fermarsi, soprattutto nell’ottica del decentramento amministrativo che affida alle Province l’importante compito di coordinare la crescita socio-economica del territorio».
Barbieri ha quindi accennato ai quattro principali obiettivi previsti dal piano, individuati con riferimento ad altrettante macro aree: sviluppo della fascia costiera e del settore turistico; ottimizzazione del sistema urbano della città capoluogo; promozione del distretto industriale del Mesima, quale naturale raccordo tra il porto di Gioia Tauro e l’aeroporto di Lamezia; valorizzazione paesaggistica e ambientale delle aree interne e montane, con particolare attenzione alle produzioni tipiche. Il tutto inserito in un contesto generale di tutela ambientale, con particolare attenzione alla salvaguardia idrogeologica del territorio.
Con riferimento a questi ultimi aspetti, particolare rilevanza riveste la Valutazione ambientale strategica, strumento non prescrittivo ma di indirizzo che deve essere elaborato attraverso la partecipazione dei Comuni, i quali devono indicare le peculiarità dei propri territori, sia con riferimento alle criticità ambientali che alle risorse naturali da valorizzare.
Il nuovo Ptcp, inoltre, dovrà tener conto delle novità intervenute dal 2004 ad oggi: Piano di assetto idrogeologico (Pai), Piano Versace, istituzione del Parco delle Serre e del Parco marino, Piano regionale di tutela delle acque. Tutti elementi di cui si dovrà tenere conto in sede di adeguamento del documento, come hanno spiegato anche gli esperti dell’Istituto di ricerca interdisciplinare Ismeri Europa, Georg Josef Frisch e Elisa Anna Di Palma, nel corso della loro relazione sugli aspetti tecnici.

Alla presentazione informale di oggi seguiranno ora le convocazioni delle conferenze con i soggetti istituzionali che devono partecipare alla nuova stesura, per arrivare entro la prossima primavera al varo del testo definitivo da trasmettere alla Regione per l’approvazione finale.
edg

mercoledì 27 ottobre 2010

Dimensionamento scolastico, la Provincia convoca sindaci, dirigenti e sindacati per valutare insieme proposte di modifica al piano in vigore

Il presidente dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, ha convocato per venerdì 5 novembre 2010, nella sala consiliare dell’Ente, la Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica.
L’incontro - a cui sono stati invitati tutti i sindaci, i dirigenti scolastici, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze di categoria - servirà per accogliere e valutare eventuali proposte in merito alla modifica del Piano di dimensionamento scolastico attualmente in vigore.

«Consapevoli dei cambiamenti in atto, che potrebbero danneggiare il sistema scolastico vibonese - scrive De Nisi nella lettera di convocazione -, si ritiene indispensabile un forte impegno sia da parte della Provincia che di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, attraverso una concreta collaborazione. A questo scopo è opportuno avviare un percorso condiviso e partecipato per la definizione di un programma unitario della politica scolastica vibonese per i prossimi anni».
A questo proposito, De Nisi invita a proporre le opportune modifiche al Piano di dimensionamento, «al fine di evitare perdite di unità lavorative, disagi per le famiglie e per la popolazione scolastica», inviando i suggerimenti entro il 2 novembre prossimo all’indirizzo email segreteriapresidente@provincia.vibovalentia.it

Inoltre, il presidente si è detto disponibile a incontrare i rappresentanti sindacali e di categoria prima della riunione del 5 novembre, al fine di vagliare preventivamente le proposte che saranno poi oggetto di un confronto più ampio.
edg

Al via i primi esami per il conseguimento dell’idoneità professionale per l’attività di trasporto merci

Si sono tenuti oggi i primi esami per il conseguimento dell’idoneità professionale per l’esercizio dell’attività di trasporto, nazionale e internazionale, di merci.
A darne notizia è il comandante della Polizia provinciale, Giuseppe La Fortuna, che insieme al presidente della Provincia, Francesco De Nisi, annunciò nel giugno scorso l’istituzione delle commissioni che hanno il compito di valutare i concorrenti e rilasciare le relative idoneità.
Oltre a quella per l’esercizio dell’attività di trasporto merci, infatti, gli organismi in questione sono competenti anche in materia di trasporto passeggeri e abilitazione professionale per la gestione di agenzie di consulenza automobilistica.

Otto i concorrenti che oggi hanno sostenuto la prova scritta a risposta multipla, superata la quale si può accedere alla prova pratica.

Soddisfazione è stata espressa dal comandante La Fortuna, che ha sottolineato il rispetto del ruolino di marcia assunto dall’Amministrazione, che grazie all’istituzione delle commissioni esaminatrici e al regolare svolgimento degli esami ha dato piena attuazione al processo di decentramento amministrativo che affida alle Province la competenza in materia di abilitazione professionale, senza costringere i candidati vibonesi, come avveniva invece in passato, a recarsi a Catanzaro per sostenere le prove.

Entro la fine dell’anno, inoltre, si terranno anche gli esami di abilitazione per l’attività di trasporto passeggeri e la gestione di agenzie di consulenza automobilistica.

edg

venerdì 22 ottobre 2010

Il presidente De Nisi rimodula la giunta e nomina tre nuovi assessori in sostituzione di Morelli, Salvia e Fiorillo

Il presidente dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia Francesco De Nisi ha nominato tre nuovi assessori in sostituzione dei dimissionari Vincenzo Morelli (Bilancio), Maria Salvia (Istruzione) e Nazzareno Fiorillo (Agricoltura).
Al loro posto entrano nell’esecutivo Domenico Antonio Crupi (consigliere provinciale eletto con la lista “Con e per la gente”), Rocco Pistininzi (consigliere provinciale eletto con la lista “I Riformisti”) e Pasq
uale Fera (attuale sindaco di San Nicola da Crissa e presidente della Comunità montana delle Serre).
Nel ringraziare gli assessori uscenti per il lavoro svolto e per l’impegno con cui hanno affrontato il proprio compito, De Nisi ha annunciato che le deleghe ai nuovi assessori saranno assegnate entro la prossima settimana e rese note nell’ambito di una conferenza stampa che verrà convocata a questo scopo.
edg
I nuovi assessori

Domenico Antonio Crupi












Pasquale Fera



















Rocco Pistininzi



Al via “Labtervibo”: un laboratorio territoriale per l’educazione ambientale destinato agli alunni e agli studenti delle scuole vibonesi

Sensibilizzare gli studenti e gli alunni delle scuole vibonesi sui temi ambientali, con particolare attenzione al riciclo dei rifiuti e alle forme di mobilità ecosostenibile. Questi gli obiettivi del Laboratorio territoriale di educazione ambientale (Labtervibo), promosso dalla Provincia e presentato oggi nel corso di una conferenza stampa (foto).
L’iniziativa, coordinata dall’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli, è finanziata con un contributo regionale di 104mila euro e coinvolge la cooperativa di studi oceanografici e ambientali Nautilus, unica struttura vibonese accreditata per la realizzazione di questi progetti, grazie alla lunga esperienza accumulata nel settore.
Con Labtervibo le scuole di ogni ordine e grado, anche parificate, potranno aderire ai percorsi formativi allestiti ad hoc per le diverse tipologie di studenti: una connotazione più ludica, ricca di esperimenti e dimostrazioni pratiche caratterizzerà i percorsi destinati ai bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari, mentre maggiori approfondimenti scientifici saranno riservati ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
Il progetto - che coinvolgerà almeno il 30 per cento degli istituti scolastici vibonesi - prevede attività formativa anche a favore degli adulti e, in particolare, dei docenti, che potranno apprendere metodologie di insegnamento specifiche e finalizzate alla diffusione dei temi legati alla tutela ambientale.
Molti gli strumenti che verranno utilizzati, dai laboratori teatrali e creativi a quelli scientifici, dal web alle newsletter e agli opuscoli informativi..
La maggior parte del programma - che prevede anche momenti di ampio coinvolgimento collettivo con convegni sui principali temi trattati - verrà svolto nella sede della Nautilus, dove sono già disponibili e operativi gli strumenti didattici occorrenti, ma in caso di difficoltà di spostamento delle scolaresche, saranno gli esperti della cooperativa a raggiungere le sedi delle scuole coinvolte.

«L’obiettivo è quello di aumentare il grado di consapevolezza dei ragazzi su tematiche così importanti per lo sviluppo sostenibile del territorio - ha spiegato l’assessore Porcelli -, a cominciare dalla differenzazione dei rifiuti per un loro corretto smaltimento e riciclo. L’auspicio è che iniziative di questo genere possano consolidare sempre più nei giovani il senso di responsabilità verso la tutela ambientale, che non può prescindere dal contributo di ogni cittadino».

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore della Nautilus, Lorenzo Passaniti, che ha partecipato all’incontro con i giornalisti: «Il Laboratorio territoriale di educazione ambientale rappresenta un progetto già ampiamente collaudato (nel 2007 la prima esperienza di questo tipo, ndr) che offre un concreto contributo formativo. In attesa delle adesioni delle scuole interessate, la prima tappa di questo percorso sarà un convegno
sulla mobilità che si terrà il 13 novembre prossimo».
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il funzionario del Settore ambiente della Provincia, Teresa Valelà, che ha sottoscritto con la Regione la convenzione per l’avvio del progetto.
edg

giovedì 21 ottobre 2010

Maltempo, la Provincia impegnata ad affrontare l’emergenza. Ma De Nisi avverte: «Occorre un intervento straordinario da parte della Regione»

Nell’alveo di alcuni torrenti i mezzi della Provincia erano al lavoro già nella notte di sabato, con l’obiettivo di aumentare la portata idrica eliminando i detriti portati a valle dalle piogge che in quelle ore si facevano sempre più consistenti, sino al vero e proprio nubifragio che si è abbattuto sul Vibonese tra lunedì 18 e martedì 19 ottobre.
In particolare, le ruspe dell’Ente hanno operato giorno e notte sul torrente Sant’Anna, a Vibo Marina, evitando così l’esondazione del corso d’acqua, sul quale l’Amministrazione provinciale sta realizzando un articolato programma di interventi, avviato quest’estate, destinato alla messa in sicurezza definitiva.
Numerosi, inoltre, i sopralluoghi effettuati nelle ultime 48 ore dai tecnici provinciali, coordinati dal dirigente del Settore ambiente Gianfranco Comito, accompagnato dallo stesso presidente della Provincia Francesco De Nisi e dall’assessore all’Ambiente Martino Porcelli, che hanno voluto constatare personalmente l’entità dei danni nelle zone maggiormente colpite dalle copiose precipitazioni.
In particolare, insieme ai rappresentanti della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e dei Comuni coinvolti, sono stati effettuati accurati sopralluoghi lungo la fascia costiera compresa
tra Briatico e Tropea, dove maggiori sono state le conseguenze delle piogge.
La situazione più critica è stata riscontrata a Parghelia (nelle foto di Vittorio Bozzolo), dove la Provincia, nell’ambito delle proprie competenze relative alla gestione dei corsi d’acqua, ha monitorato i torrenti La Grazia, Bardano, Fiume, Cannamele e Croce, riscontrando numerosi danni causati da sbarramenti di detriti e frane.
Situazione simile anche a Briatico, con riferimento ai torrenti Murria e Spataro, e a
Zambrone, dove sfociano i fossi Spano, Ionà e Burrone. Dettagliate relazioni dei danni vengono approntate in queste ore dai tecnici provinciali che hanno effettuato i sopralluoghi, al fine di programmare gli interventi più urgenti per la messa in sicurezza, alcuni dei quali sono stati già avviati, con particolare riferimento alla rimozione dei massi e dei detriti negli alvei, che riducono la portata idrica.
«Quanto è accaduto negli ultimi giorni rientra negli eventi meteorici eccezionali e come tale deve essere affrontato - ha sottolineato il presidente De Nisi -. La Provincia sta facendo tutto il possibile per contenere i rischi e risolvere l’emergenza, ma è palese la necessità di un intervento straordinario da parte della Regione che deve necessariamente assicurare le risorse indispensabili per consentirci di avviare interventi strutturali che scongiurino ulteriori danni. In gioco non c’è soltanto la sicurezza dei cittadini, che rappresenta ovviamente la priorità, ma anche l’economia di questo territorio che rischia concretamente di perdere l’unica risorsa disponibile, cioè il turismo».
A preoccupare De Nisi, infatti, sono le conseguenze sul settore a causa dei gravissimi danni subiti da numerose imprese, alcune delle quali rappresentano la punta di diamante dell’offerta turistica locale di qualità.
«La Regione ha il dovere di intervenire per offrire un aiuto concreto a queste aziende che si ritrovano oggi in una situazione gravissima - conclude il presidente della Provincia -. Centinaia di posti di lavoro sono a rischio insieme alle aziende da cui dipendono, ma è l’intero tessuto economico del Vibonese ad essere in pericolo, perché le imprese colpite sono tante e tutte di primaria importanza. Fortunatamente non ci sono state vittime, ma il territorio è stato gravemente ferito da questa ennesima alluvione. Mi auguro che Regione e Governo ne prendano atto, stanziando le risorse necessarie affinché si possa intervenire efficacemente per la migliorare la tenuta idrogeologica della costa e consentire alle imprese colpite di risollevarsi».
edg

martedì 19 ottobre 2010

Sanità, De Nisi stigmatizza la ripartizione decisa dalla Regione dei fondi destinati alle strutture private: «Ennesima penalizzazione del Vibonese»

«La vicenda del mancato accordo tra Regione e Asp da un lato e strutture sanitarie accreditate del Vibonese dall’altro dimostra purtroppo, una volta di più, quanta scarsa considerazione la politica regionale riservi a questo territorio».
Lo afferma il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, alla luce dell’oggettiva, clamorosa, discriminazione determinata dalla recente ripartizione dei fondi destinati alla sanità privata delle cinque province calabresi.

«Siamo da sempre convinti della centralità della sanità pubblica ma non possiamo non rilevare come le sue numerose carenze ed inefficienze (si pensi anche solo alle lunghe liste d’attesa) portino spesso a una sostanziale negazione del diritto dei cittadini di avere un’assistenza sanitaria dignitosa - continua De Nisi -. In tale contesto acquista pertanto grande importanza la sanità convenzionata che consente agli utenti di fruire di servizi efficienti e in tempi sufficientemente rapidi. Ne dovrebbe conseguire, a nostro avviso, da parte della Regione una maggiore attenzione verso le strutture accreditate che, pur essendo finalizzate a legittime logiche aziendali e di profitto, nella situazione data rivestono una vera e propria dimensione “sociale”. Invece, per quanto riguarda il territorio vibonese, avviene il contrario, con il pesante taglio dei budget annuali e l’assegnazione di quote procapite ridicole ed offensive. Il mancato accordo - conclude il presidente della Provincia - significa per i nostri concittadini dover pagare per intero le prestazioni presso le strutture accreditate, prestazioni alle quali gli interessati sono oggettivamente costretti a causa dei tempi lunghi delle risposte da parte della sanità pubblica. Tutto questo si traduce in gravi problemi e disagi soprattutto per i soggetti socialmente più deboli e indigenti. Auspichiamo, pertanto, che da parte della Regione si torni sulla contestata decisione, per venire incontro ai bisogni di un territorio finora emarginato, rimediando alla mortificazione di una ripartizione dei fondi illogica e ingiusta».
f.p.

venerdì 15 ottobre 2010

Agricoltura, al via il corso di formazione per tecnico faunistico. In primo piano la problematica relativa ai danni causati dai cinghiali

Formare tecnici con conoscenze teoriche e pratiche finalizzate alla gestione della fauna e degli habitat del territorio provinciale, nonché alla gestione delle imprese agricole e zootecniche.
Questi i principali obiettivi del corso per Tecnico faunistico, organizzato dall’assessorato provinciale all’Agricoltura guidato da Nazzareno Fiorillo, che ha preso il via oggi, nella sala del Consiglio provinciale di Vibo Valentia (foto).

Il progetto di formazione, dunque, fornirà conoscenze sulla gestione a fini faunistici e zootecnici degli ecosistemi agricoli e forestali.
In particolare, la didattica - ha spiegato Lorenza Salpietro, docente della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Messina, alla quale è stata affidata la responsabilità scientifica del corso - è orientata a fornire competenze multisettoriali relative alla conservazione e alla gestione delle risorse faunistiche, al miglioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni animali, all’allevamento, alla sanità e al benessere degli animali allevati.
Nell’ambito delle attività di pianificazione e riorganizzazione del settore faunistico della Provincia di Vibo Valentia, l’assessorato all’Agricoltura ha programmato, quindi, lo svolgimento di questo corso di aggiornamento e formazione «anche perché - ha affermato Fiorillo, facendo riferimento ad una delle problematiche del settore più incombenti come i danni causati dai cinghiali - la preparazione di tecnici faunistici qualificati può contribuire, attraverso l’elaborazione di una specifica pianificazione teorica ed una conseguente azione operativa, a far rientrare nella norma la proliferazione della popolazione locale di ungulati, che è stata in questi ultimi anni una delle maggiori cause di danni alle coltivazioni e alle infrastrutture agricole».
«Tale situazione - ha continuato l’assessore - ha visto uno svilupp
o anomalo rispetto ad una normale dinamica di espansione della specie. Circostanza che non ha favorito la buona disponibilità dei proprietari a concedere la fruizione dei fondi per l’attività venatoria, pregiudicando i rapporti tra cacciatori e agricoltori in particolare, ma anche con l’intera popolazione provinciale».
«Numerose sono state, tra l’altro, le richieste di risarcimento dei danni causati dai cinghiali presentate all’assessorato provinciale e agli Ambiti territoriali di caccia (Atc) che operano sul territorio provinciale - ha aggiunto a riguardo il dirigente provinciale del settore agricoltura, Gianfranco Comito -. Continue, poi, sono le petizioni popolari e le lamentele di molti sindaci, per cui si può ragionevolmente asserire che quasi tutte le aree rurali della provincia sono interessate dall’azione distruttiva degli ungulati».
Il corso di formazione, come accennato, sarà coordinato dalla professoressa Salpietro, che si avvarrà della collaborazione del funzionario provinciale Maria Concetta Forte e dei tutor Antonio Rotella e Domenico Pascali.
La didattica si svolgerà attraverso sessioni teoriche, teorico-pratiche ed applicative con la frequenza di uno stage presso l’istituto della Fauna selvatica di Firenze. All’inaugurazione del corso erano presenti, tra gli altri, il funzionario regionale Serafino Nero e il consigliere provinciale Renato Arone.


Ecco le materie, con il relativo numero di ore di lezione, che verranno studiate dai corsisti:

Zootecnia, Biologia, salute e benessere degli animali - 10 ore
Fondamenti di produzione animale - 10 ore
Morfologia e fisiologia della fauna - 10 ore
Selvicoltura - 5 ore

Ecologia agraria e forestale - 5 ore
Pedologia - 5 ore
Cartografia e sistemi informativi territoriali - 10 ore
Economia delle risorse naturali - 10 ore

Allevamenti faunistici e modalità di censimento - 10 ore
Evoluzione della fauna selvatica in Italia - 5 ore
Fauna dei torrenti, fiumi, laghi e paludi - 10 ore

Gestione forestale delle aree protette - 10 ore Tirocinio o stage - 30 ore
p.p.

giovedì 14 ottobre 2010

Barbuto replica al sindaco di Pizzo: «Polemica strumentale su fatti travisati ad hoc, la sua idea di turismo sembra ispirarsi agli autogrill»

In merito alle dichiarazioni del sindaco di Pizzo Fernando Nicotra, relative alla costruzione del tratto napitino della Strada del mare, l’assessore provinciale ai Lavori pubblici e alla Viabilità Giuseppe Barbuto replica quanto segue:
«Il sindaco Nicotra ha una memoria a corrente alternata che gli fa ricordare soltanto ciò che fa comodo ai suoi obiettivi di polemica politica. Oggi riesuma l’idea della tangenziale di Pizzo, di cui si cominciò a parlare vent’anni fa, per contrapporla alla costruenda Strada del mare, che a suo dire è un’opera inutile. Meglio sarebbe stato, afferma il primo cittadino, costruire la tangenziale, che avrebbe dovuto bypassare la statale 18, permettendo al traffico pesante di evitare il centro urbano. Peccato, però, che quell’opera sia diventata nei fatti irrealizzabile dopo lo scellerato piano regolatore promosso dal Comune alla fine degli Anni ‘90, quando a rivestire la carica di sindaco era l’attuale presidente del Consiglio comunale Francescantonio Stillitani, principale sponsor politico dello stesso Nicotra. Quello strumento urbanistico, tuttora in vigore, ha determinato negli anni una forte speculazione edilizia lungo la statale 18, cioè via Nazionale, che è stata letteralmente cementificata con il benestare del Comune, che è arrivato anche a mettere in vendita le aree standard, cioè quelle porzioni di territorio urbano riservate per legge all’insediamento di servizi per il cittadino, come parchi, scuole e centri di aggregazione. Speculazione edilizia e immobiliare che ha riguardato anche l’ipotetico tracciato della tangenziale, dunque non più realizzabile. Fortunatamente è intervenuta la Provincia per risolvere, con la strada in costruzione, una problematica di fronte alla quale Nicotra ha dimostrato la sua totale inerzia. Le affermazioni del sindaco, poi, assumono un sapore quasi paranoico quando sostiene che la nuova infrastruttura risponde “a motivi di natura politico-campanilistica”, perché vuole “spostare l’uscita dell’A3 da quella attuale di Pizzo a quella di Sant’Onofrio, a favore del turismo diretto alla Costa degli Dei”. Tesi davvero imbarazzante per un sindaco che sembra identificare il turismo nel solo attraversamento della sua città da parte delle auto e dei tir provenienti dall’autostrada, invece di preoccuparsi di trattenere i turisti migliorando la qualità dell’offerta locale ed esaltando la bellezza indiscutibile di Pizzo. Ma, a quanto pare, per la sua politica di promozione turistica Nicotra si ispira agli autogrill».
edg

mercoledì 13 ottobre 2010

Strada del mare, l’assessore Barbuto replica alla Gazzetta del Sud: «Allarmismi ingiustificati, la nuova opera è sicura e rispetta l’ambiente»

«Non comprendo i toni allarmistici di un articolo che sembra esprimere più un’opinione personale anziché descrivere i fatti. Il tratto napitino della Strada del mare, attualmente in costruzione, rispetta tutte le norme di sicurezza e non pregiudica assolutamente la tenuta idrogeologica della zona. Una volta completato, quindi, consentirà di riqualificare l’area e decongestione il traffico veicolare che attraversa Pizzo».
L’assessore provinciale ai Lavori pubblici e alla Viabilità, Giuseppe Barbuto, replica al contenuto dell’articolo dal titolo “Troppo alto il prezzo di questa bretella”, pubblicato oggi sulle pagine locali della Gazzetta del Sud, puntualizzando alcuni importanti aspetti della questione.
«Nell’articolo si parla di “ambiente devastato” con riferimento alla realizzazione di un’opera di grande importanza che ha ottenuto tutti i nulla osta necessari dalle autorità competenti, a cominciare da quello della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici della Calabria - afferma Barbuto -. Inoltre, la zona interessata dal cantiere (foto) non è sottoposta ad alcun vincolo idrogeologico, né presenta elementi di particolare pregio ambientale, ma soltanto rovi, sterpaglie e terreni incolti».
L’amministratore provinciale, dunque, contesta con forza l’interpretazione data dalla Gazzetta del Sud, che denuncia sbancamenti eccessivi e la presenza di numerose falde acquifere che comprometterebbero la tenuta del tracciato.
«È ovvio che per costruire una strada come questa debbano intervenire ruspe ed escavatori, ma affermare che ciò possa compromettere la sicurezza dell’area, senza sostenere questa tesi con precisi riferimenti tecnici e scientifici, significa creare soltanto ingiustificati allarmismi - continua Barbuto -. Nell’articolo, ad esempio, si sostiene la presenza, lungo il tracciato, di numerose falde acquifere, che invece non ci sono. Allo stesso modo, si parla di mancata regimentazione delle acque piovane, che invece è stata regolarmente predisposta. Inoltre, i lavori vengono portati avanti dalla ditta incaricata attraverso le più moderne ed evolute tecniche costruttive, riducendo al minimo l’impatto ambientale».
Insomma, per l’assessore Barbuto l’opera in questione non presenta i rischi denunciati dal quotidiano, «ma servirà a migliorare notevolmente la rete viaria vibonese, innalzando il livello di qualità della vita dei residenti nell’area, riducendo drasticamente il traffico veicolare che attualmente attraversa Pizzo e, di conseguenza, anche l’inquinamento».
Una volta completato, infatti, il tratto napitino della Strada del Mare consentirà di bypassare via Nazionale, mettendo in collegamento la statale 18 e la strada provinciale ex 522 con la Maierato-Pizzo, dirottando il traffico pesante diretto e proveniente dall’autostrada.
edg

martedì 12 ottobre 2010

Il nuovo comandante regionale dei carabinieri Adelmo Lusi in visita istituzionale alla Provincia

Il generale di brigata Adelmo Lusi, nuovo comandante della Legione carabinieri Calabria, ha fatto visita questa mattina al presidente della Provincia Francesco De Nisi (foto), nell’ambito di una serie di incontri istituzionali programmati per oggi nel capoluogo vibonese.
Accompagnato dal comandante provinciale, il colonnello Giovanni Roccia, l’alto ufficiale è stato accolto nella sede dell’ente dal comandante della polizia provinciale, Giuseppe La Fortuna, per poi incontrare De Nisi nel suo ufficio.

Nel corso del cordiale colloquio sono state affrontate numerose tematiche legate allo sviluppo socio-economico della Calabria, che non può prescindere da quella che Lusi ha definito «lotta senza quartiere alla criminalità organizzata».

«I risultati ottenuti dalle forze dell’ordine negli ultimi anni sono di tutto rispetto - ha affermato il generale -, ma è fondamentale che questi successi siano sostenuti da una reazione forte e inequivocabile da parte della società civile, una rivolta culturale che sottragga “consenso” alla criminalità e lo restituisca alle istituzioni».

Dal canto suo, il presidente De Nisi ha sottolineato la necessità di maggiori risorse che possano consentire agli Enti locali di affrontare e risolvere in maniera efficace i problemi del territorio.
«Purtroppo la Calabria sconta anche un deficit di rappresentanza politica a livello nazionale, a differenza di quanto avviene, ad esempio, per la Sicilia», ha affermato De Nisi.
Entrambi, però, si sono detti ottimisti sul futuro della Calabria, anche alla luce di una rinnovata sensibilità, espressa soprattutto dai giovani, verso le tematiche di crescita sociale e culturale.
edg

giovedì 7 ottobre 2010

Tutela ambientale, la Provincia si attiva per la costituzione del Coordinamento provinciale di Protezione civile

Un coordinamento provinciale guidato dalla Provincia e formato dalle associazioni locali che si occupano di protezione civile e tutela ambientale per affrontare al meglio, e soprattutto prevenire per quanto possibile, eventuali emergenze. Questo il dichiarato obiettivo dell’incontro tenuto questa mattina nella sede dell’Ente (foto) su iniziativa dell’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli. Al suo invito hanno risposto il colonnello Pasquale Romano del Gruppo Cisom (Corpo italiano soccorso Ordine di Malta) di Capo Vaticano, Antonio Macrì di CSC Mileto, Antonio Cirillo e Nicola Larobina della PromoArena, Giuseppe Pontoriero della Prociv AliCalabria di Spilinga e Francesco Di Leo del comitato provinciale Vibo di Arcipesca-Fisa.
L’incontro - al quale ha partecipato brevemente anche il presidente Francesco De Nisi - è giunto in seguito alla costituzione, l’anno scorso, del coordinamento provinciale provvisorio di Protezione civile.

«Oggi - ha spiegato l’assessore Porcelli - è stato compiuto un ulteriore passo avanti per avviare una serie di iniziative da attuarsi nelle nostre scuole di ogni ordine e grado, mirate ad incrementare la sensibilità degli alunni verso le tematiche di tutela ambientale. Sono stati delineati, inoltre, vari interventi, che saranno realizzati congiuntamente da Provincia, Consorzio di bonifica, Afor e associazioni, per la pulizia di torrenti, fiumare e la salvaguardia del nostro mare».

Nel corso dell’incontro la Provincia ha recepito la piena disponibilità delle associazioni intervenute per giungere in tempi molto rapidi alla costituzione definitiva ed operativa del Coordinamento provinciale di Protezione civile.
I presenti hanno inoltre dato atto all’assessore Porcelli del suo fattivo impegno in direzione della soluzione dei numerosi problemi ambientali che gravano sul territorio vibonese, nonché della sua concreta attenzione verso le associazioni operanti in questo settore.
Dal canto suo, l’assessore, ringraziando i presenti per la sensibilità dimostrata accogliendo il suo invito, ha espresso l’auspicio che al coordinamento vogliano aderire anche gli altri sodalizi attivi nel settore della salvaguardia ambientale presenti sul territorio provinciale, al fine di rendere più capillari e proficui i futuri interventi. Al riguardo, ha rivolto agli interessati l’invito a prendere contatto con il suo assessorato, in maniera da poter intervenire al prossimo incontro, previsto tra una decina di giorni, nel corso del quale verranno meglio precisati i primi interventi da avviare.
f.p.

venerdì 1 ottobre 2010

Istituto nautico, ora tocca al planetario: lunedì l’inizio dei lavori. L’intero programma di ammodernamento della scuola sfiora quota 800mila euro

Un nuovo intervento di ammodernamento infrastrutturale dell’Istituto nautico di Pizzo prenderà il via lunedì prossimo, quando la ditta incaricata avvierà i lavori - per un importo di 100mila euro - nel planetario della scuola.
Nello specifico, è previsto il completo rifacimento del tetto, la sostituzione degli infissi e tutta una serie di interventi migliorativi che ripristineranno la piena funzionalità di questo importante laboratorio didattico, indispensabile per le caratteristiche formative dell’istituto, che rappresenta un punto di riferimento nel Mezzogiorno per la formazione di ufficiali, tecnici ed esperti nel settore del trasporto marittimo.

A dare notizia dell’inizio dei lavori sono gli assessori provinciali Giuseppe Barbuto (Edilizia scolastica) e Gianluca Callipo (Sport e Politiche giovanili). Quest’ultimo, in particolare, ha seguito sin dall’inizio l’iter amministrativo e procedurale del programma che sta portando al completo rifacimento dell’edificio che ospita la scuola.

I nuovi lavori, infatti, rappresentano soltanto l’ultima tappa, in ordine di tempo, di un articolato piano d’azione avviato circa due anni fa dall’Amministrazione, per un investimento complessivo che ormai sfiora quota 800mila euro.

Tra gli interventi già ultimati, per un importo di circa 350mila euro, vanno annoverati quelli che riguardano la sostituzione degli infissi delle aule, l’impermeabilizzazione del terrazzo, la sistemazione dei laboratori di meccanica e di tecniche della navigazione, le grondaie, la sistemazione e la tinteggiatura delle aule.
Inoltre, altri 150mila euro sono destinati al completamento della piscina coperta.
In programma c’è anche il rifacimento degli intonaci dell’intero edificio, per un importo di 100mila euro.
Infine, altri 50mila euro saranno impiegati per la sistemazione dell’ingresso e per l’ammodernamento dei bagni.

«C’è grande soddisfazione per come sta procedendo l’attuazione di questo programma a cui teniamo molto - ha sottolineato Barbuto -. Il merito va anche all’ufficio tecnico della Provincia che sta operando con competenza e celerità».
«La Provincia è pienamente consapevole dell’importanza del Nautico di Pizzo - conferma dal canto suo Callipo - e lo sta dimostrando con fatti concreti, rimodernando l’intero edificio. Il nostro obiettivo non si limita alla valorizzazione e all’adeguamento infrastrutturale della scuola, ma comprende anche la volontà di rendere fruibile la piscina coperta per attività extrascolastiche, affinché possa entrare a pieno titolo nell’impiantistica sportiva provinciale».
edg

Formazione professionale, l’assessore Mirabello sollecita le adesioni ai corsi triennali per cuochi e operatore di reception d’albergo

L’assessorato provinciale alla Formazione professionale, guidato da Michelangelo Mirabello, sollecita le adesioni ai corsi triennali per il conseguimento delle qualifiche professionali di operatore della ristorazione (cuoco) e di operatore della promozione e accoglienza turistica (segreteria e portineria d’albergo).
I due corsi - che consentono di assolvere all’obbligo d’istruzione attraverso il conseguimento di qualifiche professionali - saranno attivati soltanto se si raggiungerà per ognuno la quota minima di 15 iscrizioni. Circostanza che consentirà all’Amministrazione provinciale, attraverso il Centro di formazione professionale, di partecipare al bando regionale che finanzia il progetto.
Da qui la sollecitazione dell’assessore Mirabello, che invita gli interessati a rivolgersi, per maggiori informazioni, agli uffici del Centro provinciale di formazione professionale di Vibo Valentia (Via Giovanni XXIII, n. 6) oppure contattando i seguenti recapiti telefonici: 0963/591163 – 3384564311 – 3293787996.