martedì 20 aprile 2010

Arriva il nuovo regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi. Callipo: «Strumento importante per mettere ordine nel settore»

Consentire una gestione corretta delle infrastrutture sportive, ottimizzando il loro uso e garantendone una più ampia fruizione. Sono queste le premesse su cui si basa il nuovo regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi, elaborato dall’assessorato provinciale al ramo, guidato da Gianluca Callipo (foto).
L’amministratore ha incontrato il presidente provinciale del Coni, Rocco Cantafio, e la responsabile del settore Educazione motoria e fisica dell’Ufficio scolastico provinciale, Sabina Nardo, ai quali ha sottoposto la bozza di regolamento per valutare insieme eventuali suggerimenti e modifiche da apportare.

«Con questo strumento - ha spiegato Callipo - la Provincia punta a sfruttare al meglio gli impianti sportivi che possiede sul territorio, classificandoli in base alle loro caratteristiche e prevedendo norme precise in materia di gestione e uso degli stessi. Uno dei limiti maggiori nella gestione dell’impiantistica sportiva, infatti, è rappresentato dall’approssimazione con cui queste strutture sono state talvolta utilizzate, senza regole precise ed univoche che ne garantissero una maggiore fruizione. A questo scopo, con il nuovo regolamento, intendiamo effettuare contestualmente un monitoraggio accurato delle infrastrutture».
Il regolamento, infatti, prevede l’inserimento delle strutture in tre classi di appartenenza: A - impianti sportivi di rilievo provinciale, destinati prioritariamente al soddisfacimento delle esigenze sportive dell’intero territorio vibonese, a prescindere dal Comune in cui sono ubicati; B - impianti scolastici, in prevalenza palestre, che in forza al nuovo regolamento potranno essere utilizzate anche per attività extradidattiche; C - impianti minori, destinati principalmente alla promozione sportiva, alla formazione fisica e alle attività ludico-ricreative.
Il documento fissa poi precisi paletti con riguardo alle forme di gestione delle strutture: diretta da parte della Provincia; mediante affidamento, in via preferenziale, a società e associazioni sportive; mediante affidamento a soggetti diversi, solo in caso di esito infruttuoso delle procedure di selezione relative al punto precedente.
Seguono poi le norme relative alla vigilanza sugli impianti, sull’accesso, sulle responsabilità dei gestori, sugli obblighi degli utilizzatori, sulla durata delle concessioni e sulle sanzioni in caso di inadempienza.

«Insomma - conclude l’assessore Callipo - vogliamo mettere definitivamente ordine nel settore dell’impiantistica sportiva senza lasciare nulla al caso, al fine di evitare, come già avvenuto in passato, che alcune strutture siano sottoutilizzate e non valorizzate». Ora la bozza del documento sarà trasmessa alla competente commissione consiliare, affinché valuti eventuali integrazioni, in vista dell’approvazione definitiva da parte dell’Assemblea.
edg

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