martedì 9 ottobre 2012

Impiantistica sportiva, al via i lavori di riqualificazione e adeguamento infrastrutturale del campetto polifunzionale di Sant'Onofrio

Affidati i lavori per la riqualificazione e l’ammodernamento del campetto polifunzionale di Sant’Onofrio, per un importo complessivo di circa 90mila euro.
L’intervento promosso dalla Provincia di Vibo Valentia riguarda, in particolare, la realizzazione degli spogliatoi, della recinzione che delimita l’impianto e la sostituzione del terreno di gioco, destinato ad ospitare prevalentemente incontri di tennis e calcio a cinque. La durata dei lavori è stata fissata in tre mesi.
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere provinciale Salvatore Di Sì, che a suo tempo ha caldeggiato l’intervento.
«La realizzazione del progetto - ha affermato il consigliere - consentirà di recuperare la piena funzionalità di un impianto ormai inadeguato a soddisfare la richiesta dell’utenza, permettendo di svolgere nelle migliori condizioni le due discipline sportive a cui il campetto è destinato».
edg

lunedì 8 ottobre 2012

Vertenza Italcementi, il presidente De Nisi propone la nascita di un centro di ricerca sui materiali da costruzione nell'impianto di Vibo Marina

L'impianto Italcementi di Vibo Marina
Un centro di ricerca sui materiali da costruzione, gestito in collaborazione con l’Unical e finanziato attraverso i fondi comunitari per la formazione e la ricerca scientifica.
È quanto propone il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, in merito alla riconversione dell’impianto Italcementi di Vibo Marina.
«Alla stregua di quanto già avviene al Politecnico di Milano e all’I.lab di Bergamo, dove il gruppo Pesenti ha creato due importanti realtà nel campo della ricerca - spiega De Nisi -, si potrebbe offrire una nuova opportunità alla comunità vibonese che, comunque, ha ospitato per decenni uno stabilimento di grande impatto territoriale, sia con riferimento alle dimensioni che alla tipologia industriale. Sebbene l’iniziale ipotesi di dismissione sia poi stata ridimensionata dai vertici di Italcementi, che ora sembrano intenzionati a riconvertire l’insediamento per la produzione del cemento in un centro di macinazione del clinker, numerose incognite gravano ancora sul futuro di questo impianto. Implementare l'attività industriale con la nascita di un centro di ricerca sui materiali, dunque, potrebbe offrire maggiori garanzie occupazionali alle maestranze coinvolte nella vertenza e, allo stesso tempo, dare al territorio nel suo complesso una importante chance di crescita e sviluppo».

venerdì 14 settembre 2012

Ammanco nelle casse della Provincia di Vibo Valentia. Il presidente De Nisi istituisce una Commissione consiliare d’indagine

«Un gesto deprecabile e di una gravità inaudita che lede l’immagine della Provincia. Un fatto che danneggia e denigra l’intero territorio vibonese». Questo l’incipit dell’intervento - relativo all’ammanco di circa 1,4 milioni di euro, riscontrato nell’ufficio Affari Finanziari dell’ente - che il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, ha pronunciato davanti al Consiglio provinciale.
Un ammanco milionario - prontamente denunciato alle autorità competenti dallo stesso presidente De Nisi - che sembrerebbe coinvolgere una sola dipendente e alcuni suoi familiari. Per fare «estrema chiarezza» su quanto accaduto, De Nisi ha proposto l’istituzione di una Commissione consiliare d’indagine «al fine di valutare eventuali carenze di natura amministrativa e burocratica».
La proposta di una Commissione d’indagine è stata accolta favorevolmente dall’assise provinciale che ha provveduto, (viste le competenze demandategli dall’art. 24 dello Statuto provinciale), ad istituirla con voto unanime di maggioranza e opposizione.
A far parte della Commissione d’indagine sono stati chiamati il presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Barilaro (che è stato nominato coordinatore) e i consiglieri Barbara Citton, Francesco Pititto, Bruno Rosi e Stefano Soriano.

lunedì 27 agosto 2012

Riordino delle Province, De Nisi invita a convocare subito il Consiglio delle autonomie locali affidandone la presidenza ai territori di Crotone o Vibo Valentia

Il riordino delle Province (Il Messaggero.it)
«Insediare subito il Consiglio delle autonomie locali e affidarne la presidenza alla Provincia di Crotone o a quella di Vibo Valentia».
È quanto chiede il presidente dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, che invita il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, a dare piena attuazione alla legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2007, che disciplina, appunto, l’istituzione del Cal, il quale, però, non è mai stato convocato.
«Se fino a oggi è stato possibile eludere l’effettiva operatività di questo organismo, ora non è più possibile tergiversare - spiega De Nisi -. Il Consiglio delle autonomie locali, infatti, è chiamato dalla legge a formulare una proposta di riordino territoriale, in vista dell’abolizione delle Province che non rispettino i parametri numerici e di estensione previsti dal decreto sulla spending review. Qualora dalla Regione non dovesse arrivare nessuna proposta entro la prima metà di ottobre, proprio a causa della mancata convocazione del Cal, sarà il Governo stesso a ridisegnare l’organizzazione territoriale calabrese».
Un’ipotesi che secondo De Nisi va scongiurata attivando subito le procedure per rendere pienamente operativo questo importante organismo consultivo.

venerdì 27 luglio 2012

Tangenziale est, avviato l’intervento per la messa in sicurezza del costone e del tracciato stradale

Avviata la messa in sicurezza del costone lungo il quale si dipana il tracciato della Tangenziale est di Vibo Valentia (nella foto, un recente smottamento)
A comunicarlo è il presidente della Provincia, Francesco De Nisi, che dà notizia della consegna ufficiale dei lavori alla società consortile aggiudicataria, che ora dovrà realizzare l’intervento, per un importo di circa 2 milioni di euro, sulla base del progetto di consolidamento elaborato dagli uffici tecnici provinciali, che prevede, in particolare, l’istallazione nel terreno di speciali pali di fondazione lunghi 12 metri, ricavati con getti ad alta pressione di calcestruzzo; questi, una volta realizzati, sosterranno un muro di contenimento che si svilupperà lungo il terrapieno. Inoltre, è prevista la stabilizzazione e la protezione delle scarpate contro l’erosione della pioggia attraverso l’istallazione di particolari reti in polipropilene, nonché il rivestimento delle porzioni di roccia affioranti con gabbie metalliche.

lunedì 16 luglio 2012

Abolizione dei confini vibonesi, i Consigli provinciale e comunale in seduta congiunta protestano e sollecitano l'opposizione della Regione

Questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia si è tenuta l’annunciata seduta congiunta del Consiglio provinciale e comunale.
All’odg la soppressione della Provincia decisa dal decreto del Governo Monti.
L'assemblea, presieduta da Giuseppe Barilaro (Provincia) e Giuseppe Magialavori (Comune capoluogo), alla presenza del presidente Francesco De Nisi e del sindaco Nicola D'Agostino, si è tenuta in una sala gremita, con la partecipazione delle massime autorità del territorio, i rappresentanti parlamentari e regionali del Vibonese, i sindaci, gli esponenti del mondo produttivo, sindacale e delle associazioni, numerosi cittadini. Ciò a dimostrazione di come si sia ben compreso quali effetti negativi avrebbe sulla popolazione la cancellazione dell’Ente e, soprattutto, dei servizi territoriali, a iniziare dai presìdi di legalità in un territorio flagellato dalla criminalità. 
Al termine della seduta, durata quasi tre ore, l’Assemblea ha approvato un articolato documento. Ecco il testo integrale:

giovedì 12 luglio 2012

Treno del mare, il presidente della Provincia di Vibo Valentia stigmatizza la decisione della Regione di escludere dal servizio la Costa degli Dei


«È sconcertante dover constatare la miopia della Regione, che per motivi apparentemente incomprensibili ha deciso escludere il Vibonese dal servizio di trasporto ferroviario destinato a incentivare il turismo balneare». 
Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, stigmatizza duramente la decisione della giunta Scopelliti di tenere fuori la Costa degli Dei (foto) dalle tratte a prezzi agevolati, frutto di un accordo con Trenitalia. 
«È la Regione stessa a certificare, nell’ultimo rapporto sul turismo in Calabria, che la provincia con il più alto grado di internazionalizzazione turistica è Vibo Valentia, che vanta le località più note e rinomate, capaci di esercitare una grande capacità attrattiva che si riverbera positivamente su tutto il comparto calabrese. Eppure, quasi smentendo se stessa, la Regione tiene fuori il Vibonese da questa iniziativa, danneggiando il turismo calabrese nel suo complesso per favorire, probabilmente, territori in competizione con il nostro. Non si spiega altrimenti una decisione che appare ingiustificabile, priva di buonsenso e autolesionista. Scopelliti dimentica troppo spesso che da molto tempo ormai è non più sindaco di Reggio Calabria, ma presidente della Regione, è come tale dovrebbe tutelare l’intero territorio calabrese, operando nell’interesse di tutti i cittadini e non soltanto di quelli che condividono la sua estrazione politica o la sua identità territoriale. Ma a quanto pare - conclude De Nisi - il Vibonese non rientra assolutamente nella sua prospettiva programmatica e amministrativa, una sensazione rafforzata da continue conferme, come la progressiva diminuzione dei voli provenienti dall’estero all’aeroporto di Lamezia e la mancanza di un collegamento di trasporto pubblico tra scalo lametino e la Costa degli Dei».
edg 

lunedì 9 luglio 2012

Provincia e Comune convocano un Consiglio congiunto e aperto per opporsi alla cancellazione dei confini vibonesi e alla soppressione dell’Ente


La prospettata soppressione della Provincia di Vibo Valentia sarà l’unico punto all’ordine del giorno del Consiglio provinciale e comunale congiunto, che si riunirà in seduta straordinaria e aperta lunedì 16 luglio 2012, alle ore 10.00, nella sala consiliare dell’Amministrazione provinciale (Via Cesare Pavese).
A darne notizia è il presidente dell’Assemblea, Giuseppe Barilaro, che ha concordato l’iniziativa con il presidente della Giunta, Francesco De Nisi, il sindaco della città capoluogo Nicola D’Agostino e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mangialavori.
«La cancellazione dei confini provinciali avrà conseguenze pesantissime per il Vibonese, non soltanto in termini di servizi al cittadino, ma anche con riferimento agli indicatori economici e occupazionali - spiega Barilaro -. È necessario, dunque, che Provincia e Comune agiscano insieme nel tentativo di opporsi a questa scelta del Governo che penalizza i territori più deboli. La riunione congiunta delle due assemblee consiliari serve proprio a focalizzare le conseguenze del provvedimento e a rendere esplicito il nostro profondo dissenso, valutando le eventuali iniziative da adottare. Mi auguro, dunque, che si registri una massiccia partecipazione dei cittadini e di tutti coloro che sono contrari alla soppressione della Provincia, a cominciare dalle deputazioni parlamentare e regionale, dalle forze sindacali, dalle associazioni di categoria e dai rappresentanti istituzionali».
edg

mercoledì 4 luglio 2012

Le Province a rischio cancellazione fanno quadrato: «Appello al Presidente Giorgio Napolitano affinché intervenga a difesa dei cittadini di questi territori»

No all’abolizione delle piccole Province. È quanto hanno riaffermato con forza oggi alcuni presidenti delle Amministrazioni provinciali che, nelle previsioni del Governo, dovrebbero essere soppresse. L’incontro, tenutosi a Roma, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, che ha siglato il documento finale, con il quale si chiede l’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (foto), affinché salvaguardi i territori a rischio cancellazione. Alla riunione, oltre a De Nisi, hanno preso parte i presidenti delle Province di Benevento, Crotone, Fermo e Isernia, mentre molte altre Amministrazioni, pur non essendo presenti, hanno espresso la propria adesione e l’intenzione di sottoscrivere il documento nei prossimi giorni. Nel corso della riunione, inoltre, si è deciso di costituire un coordinamento delle piccole Province e di impegnare la conferenza Stato-Regioni.
«Nonostante l’impegno
- ha commentato De Nisi al suo rientro dalla Capitale -, non ci facciamo troppe illusioni, perché sulla questione è stata imbastita da tempo una campagna demagogica che bolla le Province come inutili, sebbene alla fine a pagare dazio saranno soltanto pochi territori, e proprio i più deboli, grazie anche al compromesso accettato dall’Upi. Ma per quanto mi riguarda ritengo doveroso difendere sino alla fine i diritti dei cittadini Vibonesi, che subirebbero un gravissimo danno con la cancellazione dei confini provinciali. Un salto indietro nel tempo di vent’anni che comporterà una più bassa qualità della vita e catastrofiche conseguenze sul piano economico e occupazionale. Per questi motivi ho ritenuto opportuno partecipare alla riunione di oggi e sottoscrivere la nota finale, nella speranza che il Presidente Napolitano accolga il nostro appello».

lunedì 2 luglio 2012

Abolizione Provincia, De Nisi lancia un appello alla mobilitazione: «Conseguenze disastrose per l'economia, l'occupazione e la lotta alla criminalità»


Lettera aperta del presidente dell'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, contro la soppressione delle piccole Province calabresi:
«L’abolizione delle piccole Province rappresenta una pietra tombale sulle prospettive di sviluppo e di autodeterminazione democratica dei territori più deboli, come quello Vibonese.
La cancellazione degli attuali confini provinciali, infatti, determinerà un salto indietro nel tempo di vent’anni, con una serie di conseguenze a cascata che comprometteranno i già precari equilibri sociali, economici e occupazionali.
Le conseguenze di questa scelta avranno una portata devastante soprattutto sulla qualità della vita. La città capoluogo tornerà a essere una paesone della lontana periferia catanzarese, con il contestuale crollo del mercato immobiliare e una contrazione disastrosa delle attività commerciali e ricettive. 
I principali servizi al cittadino saranno decentrati nel nuovo - anzi, vecchio - capoluogo di provincia, con enormi disagi per chiunque abbia l’esigenza di raggiungere un ufficio pubblico per normali adempimenti.
I presidi territoriali delle forze dell’ordine saranno soppressi e riorganizzati sulla base dei nuovi confini provinciali, allargando inevitabilmente le maglie di quella rete di sicurezza a protezione dei cittadini che soltanto la presenza costante dei tutori della legge può assicurare. In un territorio ad alta densità mafiosa, già condizionato da uno stillicidio quotidiano di estorsioni, attentati e intimidazioni, lo Stato decide dunque di arretrare, ripiegando su posizioni di retroguardia che renderanno la vita più facile alla criminalità organizzata.