giovedì 6 maggio 2010

L’assessore Barbieri scrive a Regione e Province per sollecitare un confronto sulle criticità del sistema fognario e depurativo calabrese

L’assessore provinciale al Sistema idrico integrato di Vibo Valentia, Paolo Barbieri (foto), ha inviato una lettera al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ai presidenti delle altre Province calabresi, nonché agli assessori regionali e provinciali competenti, per sollecitare un confronto sulle criticità del sistema fognario e depurativo, soprattutto in considerazione dell’imminenza della stagione estiva.
Ecco il testo della missiva firmata da Barbieri:
«Con riferimento alla situazione del sistema fognario e depurativo regionale, preso atto delle emergenze ambientali che negli anni scorsi hanno interessato le diverse province calabresi, si rappresenta la necessità urgente di un approfondimento della situazione, attesa tra l’altro l’imminenza della stagione estiva.
Il sistema fognario e depurativo necessita ancora delle giuste ed adeguate attenzioni, al fine di fare fronte al quadro delle criticità ancor oggi esistenti.
In questa direzione, grande attenzione deve essere dedicata, da una parte, alle opere di nuova realizzazione e agli interventi di adeguamento degli impianti esistenti, e dall’altra, al completamento del grado di copertura del servizio di fognatura, con priorità per gli agglomerati con un numero di abitanti equivalenti superiore a 15.000, e successivamente tra 2.000 e 15.000.
Ciò premesso, non c’è dubbio, però, che rispetto al quadro delle criticità esistenti la necessità di non inficiare l’imminente stagione estiva, in una regione e in una Provincia come quella di Vibo Valentia ad alta vocazione turistica, presuppone un impegno per delineare un quadro di interventi urgenti con la definizione delle risorse disponibili da poter impiegare, attesa la cronica indisponibilità finanziaria degli enti locali.
Alla luce di ciò, preso atto della situazione sopra evidenziata e anche in considerazione delle ultime disposizioni normative intervenute, con la Legge 26 marzo 2010 n. 42 - di conversione del Decreto legge 25 gennaio 2010 n. 2 - recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni, con la quale è stato disposto che “decorso un anno dalla data di entrata in vigore della legge, sono soppresse le Autorità di ambito territoriale ottimale e entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, le Regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalle Autorità, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza", sarebbe auspicabile un confronto tra la Regione Calabria, le Amministrazioni provinciali e gli Ato, finalizzato all’approfondimento delle questioni esposte».

Paolo Barbieri

Assessore al Sistema idrico integrato

mercoledì 5 maggio 2010

Impianti termici, imminente la scadenza dei termini per il controllo e la verifica delle caldaie domestiche

L’Ufficio risparmio energetico della Provincia ricorda l’imminente scadenza dei termini per il controllo e la verifica degli impianti termici domestici per il biennio 2009/2010.
Entro il 31 maggio, infatti, chi possiede una caldaia è tenuto a compilare e presentare l’apposito modello di controllo, provvedendo contestualmente al pagamento della tariffa prevista.
In particolare, la normativa vigente obbliga gli occupanti di immobili dotati di impianti termici o i terzi responsabili, a provvedere al controllo e alla manutenzione, alla compilazione dei libretti di centrale o d’impianto e all’adozione di misure necessarie al contenimento dei consumi di energia.
I possessori di impianti di potenza inferiore o superiore a 35 KW possono aderire alla procedura semplificata trasmettendo all’Ufficio Risparmio Energetico dell’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia i rapporti tecnici di controllo attestanti il rispetto delle norme vigenti: modello G per impianti di potenza inferiore a 35 KW e modello F per impianti di potenza pari o superiore a 35 KW, entrambi possono essere scaricati cliccando sui link indicati sotto).
Rimangono invariati sia l’onere ridotto dovuto per la presentazione del modello G, che è fissato anche per quest’anno in 10 euro, sia le tariffe dovute quali oneri ridotti per la presentazione del modello F, che variano a seconda delle classi di potenza: 30 euro per impianti di potenza pari o superiore a 35 KW e inferiore a 115 KW; 40 euro per impianti di potenza pari o superiore a 115 KW e inferiore a 350 KW; 50 euro per impianti di potenza pari o superiore a 350 KW. I versamenti vanno effettuati sul conto corrente postale n. 654889, intestato a “Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia”, con la causale “Verifica impianti termici biennio 2009/2010”.
I rapporti tecnici di controllo, la cui redazione è di esclusiva competenza dei manutentori abilitati, vanno trasmessi in originale, a mezzo posta o consegnati all’Ufficio protocollo dell’Ente (Contrada Bitonto, Vibo Valentia) entro il 31 maggio 2010. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Risparmio Energetico dell’Amministrazione provinciale, dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00.

Ufficio Risparmio Energetico – Assessorato all’Ambiente

martedì 4 maggio 2010

Attentato all’Ecocall, ferma condanna del presidente De Nisi

«Il grave attentato intimidatorio perpetrato ai danni dell’azienda Ecocall di Vazzano conferma purtroppo, una volta di più, la situazione di estrema difficoltà nella quale sono costretti ad operare tanti imprenditori e commercianti».
È quanto afferma il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, nel condannare l’ennesima intimidazione perpetrata contro un’impresa.

«Episodi che si susseguono a ritmo preoccupante e che vedono spesso vittime anche amministratori locali - continua De Nisi -. Uno stillicidio d’intimidazioni che può indurre nell’opinione pubblica il rischio dell’assuefazione, che è poi quello che le varie consorterie criminali vorrebbero. È indispensabile pertanto che la società civile e la politica mantengano alta la soglia dell’indignazione e della condanna, con l’auspicio di arrivare finalmente ad isolare quanti operano nell’ombra allo scopo di tenere sotto scacco un’intera comunità che ripudia la violenza e chiede soltanto di poter lavorare onestamente. Condannando fermamente il criminale gesto contro la Ecocall, esprimo pertanto a nome mio personale e dell’Amministrazione, piena solidarietà e vicinanza all’azienda, con l’auspicio che le forze dell’ordine riescano rapidamente ad identificare e punire i responsabili».
f.p.

lunedì 3 maggio 2010

Erosione marina, Provincia e Comuni costieri avviano la fase di progettazione preliminare per gli interventi finanziati dalla Regione

«Fare presto e bene, affinché si possano realizzare interventi antierosione con una concreta capacità risolutiva».
Così il presidente della Provincia, Francesco De Nisi (foto), ha introdotto
i lavori della conferenza programmatica che ha visto oggi la partecipazione dei sindaci e degli assessori comunali di Vibo Valentia, Tropea, Pizzo, Joppolo, Ricadi, Parghelia, Zambrone, Briatico e Nicotera.
Alla riunione hanno preso parte anche il presidente della sezione Turismo di Confindustria Pino Giuliano, il presidente del Consorzio costa tirrenica Girolamo Pungitore e il presidente locale del sindacato italiano balneari (Sib), Mino De Pinto.

L’incontro - al quale hanno partecipato anche gli assessori provinciali Giuseppe Barbuto (Lavori pubblici), Martino Porcelli (Ambiente) e Michelangelo Mirabello (Enti locali) - è servito a focalizzare e concordare gli interventi contro il fenomeno dell’erosione costiera, da effettuare impegnando fondi per circa 7,5 milioni di euro, stanziati nell’ambito dell’Accordo di programma quadro (Apq) in materia di difesa del suolo ed erosione delle coste e recentemente destinati con decreto regionale ai Comuni costieri (tranne Tropea, che però ha ottenuto circa 2,6 milioni di euro per il consolidamento della rupe) e assegnati formalmente alla Provincia in qualità di soggetto attuatore degli interventi da realizzare.
Opere
cha vanno ad aggiungersi a quelle già avviate dall’Amministrazione provinciale a Ricadi, Parghelia e Joppolo, portando complessivamente a quota 10 milioni di euro le risorse complessivamente disponibili per affrontare questa grave problematica.
Sulla base delle competenze attribuite alle Province dalla legislazione regionale in materia di salvaguardia
ambientale e difesa del suolo, l’Ente vibonese ha immediatamente provveduto a convocare sindaci e rappresentanti degli imprenditori, al fine di coordinare la fase di progettazione preliminare.
«Il turismo balneare è il motore dell’economia del nostro territorio - ha sottolineato De Nisi in apertura dell’incontro - ed è dunque vitale sfruttare al meglio questa preziosa opportunità, attraverso una progettazione complessiva che sia strutturale e tenga conto delle interazioni tra i vari territori. Il fenomeno erosivo, infatti, non può essere contrastato con interventi slegati l’uno dall’altro, perché le scelte adottate in un’area possono esprimere effetti a catena sui tratti di costa confinanti».
Concetti condivisi dagli amministratori comunali, che però hanno rimarcato il lavoro già svolto in questo settore. In particole, il sindaco di Joppolo, Salvatore Vecchio, ha sottolineato che i fondi sono stati stanziati dalla Regione perché i Comuni coinvolti hanno presentato nel tempo i progetti per numerosi interventi antierosione.
Di progettazione preliminare già esistente ha parlato anche il sindaco di Ricadi, Domenico Laria, mettendo l’accento sull’attività svolta in questo senso dal Consorzio costa tirrenica.

Dal canto suo, il Comune di Vibo, rappresentato dall’assessore ai Lavori pubblici, Giorgio Modafferi, ha contestato il ruolo di soggetto attuatore attribuito alla Provincia, sostenendo che - fatta salva una generica attività di coordinamento in capo all’Ente provinciale - l’attuazione degli interventi dovrebbe essere competenza esclusiva dei Comuni. Tesi, questa, basata su un’interpretazione della legge regionale 34 del 2002 (che definisce e attribuisce le funzioni alle Province) non condivisa dagli altri presenti e in contrasto, come ha sottolineato lo stesso presidente De Nisi, con quanto avviene nel resto della Calabria, dove la Provincia esercita, così come previsto dalla normativa regionale, le competenze di programmazione in materia di difesa del suolo e salvaguardia ambientale.

Perplessità sull’esclusione di Tropea dall’elenco dei beneficiari dei finanziamenti previsti sono state espresse dal vice sindaco Giuseppe Rodolico.

Soddisfazione, invece, è stata espressa da Giuliano, che nel suo intervento ha rimproverato a Pizzo e Vibo Valentia di aver sempre disertato gli incontri promossi dai Comuni costieri e dal Consorzio costa tirrenica per affrontare la problematica dell’erosione. Una mancata partecipazione che il sindaco della città napitina, Fernando Nicotra, ha motivato con quella ha definito come «l’esclusione di Pizzo dal consorzio stesso».

Al termine della discussione, De Nisi si è dichiarato favorevole ad utilizzare la progettazione comunale già esistente, a patto di adattarla però alle risorse disponibili.
«La Provincia, dunque, procederà a redigere il progetto preliminare sulla base degli interventi già ipotizzati nei singoli territori - ha affermato -. Poi, tra un mese, valuteremo insieme il risultato, integrandolo con eventuali suggerimenti che giungeranno. Come Provincia non ci interessa alcun tipo di gestione - ha concluso De Nisi, facendo riferimento alle contestazioni mosse dal Comune di Vibo Valentia -, ma intendiamo svolgere fino in fondo il nostro ruolo di coordinamento per giungere ad interventi efficaci e trasparenti».
edg

venerdì 30 aprile 2010

Impianti fotovoltaici, l’assessore provinciale all’Ambiente invita i Comuni vibonesi ad aderire al bando regionale

Le Amministrazioni comunali hanno tempo fino al 24 giugno per aderire al bando regionale che finanzia l’istallazione di impianti fotovoltaici nelle strutture e negli edifici di loro proprietà.
A darne notizia è l’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli, che invita i Comuni vibonesi a sfruttare questa preziosa opportunità, presentando entro i termini previsti la relativa domanda di adesione.
Pubblicato sul Burc il 16 aprile scorso, il bando incentiva la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica di potenza nominale compresa tra 1 kWp e 20 kWp.
Abilitati alla presentazione della richiesta di finanziamento sono tutti i Comuni calabresi, ognuno dei quali può presentare una sola domanda di contributo, che può comunque riguardare diversi progetti, purché aggiudicati con un’unica procedura di gara e realizzati congiuntamente su strutture edilizie distinte.

Non finanziabili, invece, gli interventi già realizzati o in corso di realizzazione alla data di pubblicazione del bando, nonché quelli per i quali l’Amministrazione comunale voglia accedere al “Conto Energia” del Gestore dei servizi energetici (Gse), ad eccezione degli impianti installati su scuole o strutture sanitarie pubbliche, con riferimento alle quali è consentito il cumulo degli incentivi.

Gli uffici dell’assessorato provinciale all’Ambiente (Palazzo della Provincia, Contrada Bitonto, Vibo Valentia) resteranno a disposizione dei Comuni per eventuali chiarimenti sulla corretta modalità di redazione e presentazione delle domande.
edg

La Provincia redige il nuovo regolamento delle Pro Loco. Callipo: «Ecco tutte le novità in materia di costituzione, riconoscimento e contributi»

Continua a tambur battente il riassetto normativo dei settori di competenza dell’assessorato provinciale al Turismo e allo Sport, guidato da Gianluca Callipo (foto).
Dopo la recente stesura del regolamento per l'utilizzo e la gestione delle strutture sportive, ora al vaglio del Consiglio provinciale, è la volta adesso del nuovo regolamento per l’esercizio dell’attività delle Pro Loco vibonesi.
Un testo atteso da tempo, ma che sino ad oggi non era stato possibile approntare a causa di una lacuna nella legislazione regionale. Soltanto recentemente, infatti, la legge regionale 8/2010 ha integrato la normativa in materia, prevedendo numerose novità soprattutto in tema di costituzione e status giuridico delle Pro Loco.

Sulla base del rinnovato impianto normativo, la Provincia, attraverso l’assessorato competente, ha provveduto a stilare il nuovo regolamento, sottoponendo la bozza all’attenzione del comitato provinciale Unpli (Unione nazionale proloco italiane), presieduta da Francesco Todaro, con il quale Callipo si è incontrato per confrontarsi su eventuali suggerimenti ed integrazioni. Il testo sarà ora trasmesso alla commissione consiliare competente, ultima tappa prima di approdare in Consiglio per l’approvazione definitiva.
«Con il nuovo regolamento cambiano molte cose - ha spiegato Callipo -. Innanzitutto l’attribuzione delle risorse alle Pro Loco avverrà attraverso criteri oggettivi, sulla base di un punteggio relativo al tipo e alla qualità delle iniziative di promozione turistica. Allo stesso tempo, la costituzione di nuove Pro Loco sarà meno onerosa, grazie alla possibilità di evitare le spese notarili attraverso un atto privato registrato. Inoltre, la forma giuridica di tipo associazionistico consentirà a questi importanti presidi di promozione turistica territoriale di accedere anche a risorse nazionali».

Insomma, una vera rivoluzione attraverso la quale si punta a valorizzare ed ottimizzare il loro ruolo. In particolare, il regolamento specifica i requisiti per accedere all’Albo provinciale e sancisce l’obbligatorietà di uno statuto che preveda libertà di iscrizione all’associazione, la totale gratuità di tutte le cariche sociali e l’elezione diretta di tutti gli organi amministrativi e di controllo da parte dell’assemblea dei soci. Le Pro Loco avranno un lasso di tempo stabilito per procedere alla modifica degli statuti non conformi al nuovo regolamento.
Particolarmente rilevante, poi, come accennato, è la previsione di criteri oggettivi per l’assegnazione dei contributi straordinari (non destinati, dunque, all’ordinaria amministrazione), che verranno erogati sulla base del punteggio acquisito dalle singole Pro Loco in relazione alle iniziative che intendano adottare. Così, ad esempio, da 5 a 10 punti saranno attribuiti a iniziative che abbiano il carattere di esclusività oppure che utilizzino risorse umane e finanziarie provenienti da altri soggetti pubblici o privati. Da 3 a 5 punti, invece, per iniziative interdisciplinari, cioè con una contestuale e molteplice valenza culturale, storica, artistica, naturalistica. Stesso punteggio per le iniziative che contribuiscano alla destagionalizzazione dell’offerta turistica oppure che realizzino progetti innovativi di carattere sperimentale.
edg

giovedì 29 aprile 2010

Il Consiglio provinciale approva il bilancio di previsione 2010

Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera il bilancio di previsione 2010, relativo alla manovra finanziaria che ammonta complessivamente a 204 milioni di euro.
A relazionare sul documento contabile è stato il presidente della Provincia, Francesco De Nisi, a causa dell’assenza per motivi di salute dell’assessore al Bilancio Vincenzo Morelli, vit
tima alcune settimane fa di un incidente i cui postumi gli hanno impedito di essere presente.
Dopo aver fatto gli auguri a Morelli, sottolineando il suo fondamentale contributo n
ella redazione del bilancio di previsione, De Nisi ha chiarito di voler affrontare l’argomento all’ordine del giorno senza sterili tecnicismi, ma sottolineando principalmente gli aspetti programmatici e consuntivi dell’attività posta in essere dalla Provincia.
«A due anni dall’avvio di questa Amministrazione è necessario fare anche un bilancio di quanto è stato realizzato, non limitandosi semplicemente a snocciolare le cifre della manovra - ha spiegato il presidente della giunta -. Ebbene, andiamo orgogliosi di quanto fatto, tanto che senza tema di smentita posso affermare che ha realizzato di più questa amministrazione in
due anni, di quanto abbiano fatto le precedenti in 15. Basti pensare alle opere pubbliche, settore nel quale sono stati investiti 100 milioni di euro, a fronte dei 200 che complessivamente sono stati spesi nei precedenti tre lustri. Un impegno intenso, spesso non percepito sufficientemente all’esterno, ma incontrovertibile».
In particolare, De Nisi ha messo l’accento sui 60 milioni di euro investiti nell’ammodernamento della rete viaria provinciale per interventi in atto oppure già programmati e avviati all’affidamento attraverso appalti pubblici. Trenta, invece, i milioni di euro finalizzati alla salvaguardia idrogeologica del territorio, mentre 70 sono stati gli interventi di edilizia scolastica effettuati o pianificati.

Grande rilevanza è stata data dal presidente anche al taglio netto delle spese in molti settori dell’attività amministrativa. «La penuria di risorse e la contestuale volontà di consolidare la tenuta finanziaria dell’Ente - ha detto De Nisi - ci ha spinti a dare priorità a tutti i servizi destinati ai cittadini, sacrificando iniziative, magari apprezzabili, ma non legate alle esigenze primarie della popolazione».

Con riguardo alla spesa corrente, che ammonta a 34 milioni di euro, l’amministratore provinciale ha spiegato che l’Ente non ha grandi spazi di manovra per la situazione ereditata dalle amministrazioni precedenti. Di queste risorse il 50 per cento circa serve a far fronte ai
costi di personale, mentre quasi 10 milioni di euro vengono assorbiti dai mutui in essere e 7 milioni finiscono a coprire le spese fisse.
A fronte di ciò, però, De Nisi ha rivendicato con orgoglio il recupero di quasi 10 milioni di euro, provenienti da vecchi crediti vantati dall’Ente nei confronti d
el ministero delle Finanze (relativi al periodo 1999-2004), nonché dal trasferimento del personale Ata. «Risparmi che ci consentono di affrontare le spese di cassa con una certa tranquillità», ha detto.
Tra le nuove entrate, De Nisi ha annoverato anche gli importi relativi alle concessioni per gli elettrodotti, grazie all’approvazione del relativo regolamento, in assenza del quale in passato non era possibile sfruttare questa risorsa.

«Non si può dimenticare – ha aggiunto il presidente – che questa Provincia si è assunta l’onere
dei problemi ambientali, a cominciare della raccolta differenziata. L’impianto che sorgerà a San Calogero costa 26 milioni di euro, ed è stato progettato per intero dai tecnici provinciali. Un lavoro immane, ma il risultato è stato apprezzato anche dal commissario straordinario per l’emergenza rifiuti che ha segnalato positivamente la questione al Governo. Entro l’estate i lavori saranno appaltati e una volta realizzato l’impianto assicurerà 250 nuovi posti di lavoro e un risparmio, a favore dei Comuni, del 30 per cento delle spese sostenute per il conferimento dei rifiuti solidi urbani».
Sempre entro l’estate, De Nisi prevede anche l’affidamento dei lavori per l’auditorium del Conservatorio Torrefranca.

Con riferimento alla Tangenziale est, De Nisi ha poi rivendicato l’avvio dei lavori di messa in sicurezza ed ha auspicato che la Regione mantenga gli impegni, finanziando con i 10 milioni di
euro preventivati il completamento dell’opera.
«Insomma - ha concluso - siamo convinti che la nostra azione darà un concreto contributo alla crescita del territorio vibonese e siamo orgogliosi di come siamo riusciti ad operare sin qui».

La prima replica dell’opposizione è stata affidata al consigliere Francesco Pititto, che ha dissentito sui meriti dell’attuale Amministrazione. Con riferimento specifico alla manovra, il rappresentante del Pdl ha parlato di bilancio «un po’ arrangiato, che lascia adito a molte perplessità». A questo proposito Pititto ha stigmatizzato la presenza nel documento contabile di «tabelle vecchie, che sembrano essere le stesse dell’anno scorso». Pititto, poi, pur
riconoscendo i numerosi tagli di spesa effettuati e previsti, alcuni pari al cento per cento, ha chiesto polemicamente di sapere come sia possibile ridurre così drasticamente le spese: «Vuol dire forse che i soldi oggi non più destinati ai capitoli di spesa sforbiciati non dovevano essere sprecati affatto?». Il consigliere d’opposizione ha espresso critiche anche nei confronti della spesa per il personale, ritenuta eccessiva e non giustificata dalla qualità dei servizi offerti. «Le ultime Finanziarie - ha detto - impongono la riduzione di questi costi, invece da questo bilancio di previsione emerge un aumento, seppur contenuto».
È stata poi la volta di Barbara Citton, che ha usato toni meno polemici ma altrettanto critici. In particolare, ha messo in evidenza «la percezione negativa di questa amministrazione che c’è nell’opinione pubblica e negli stessi consiglieri provinciali». «Sembra - ha aggiunto - che da parte della Provincia ci sia un approccio improvvisato ai problemi da risolvere, che trasmette una sensazione di rattoppi continui. Bisogna invece avere il coraggio di svincolarsi da vecchie pastoie».

Infine, per la minoranza è intervenuto Bruni Rosi, che ha posto l’accento sui problemi di viabilità e sulla condizione della rete viaria soprattutto nell’entroterra.

Prima del voto, ha preso la parola il consigliere Gianfranco La Torre, che ha annunciato la propria astensione. «Già l’anno scorso ho votato con molta fatica a favore - ha detto -, perché ritenevo quel bilancio di previsione troppo “ragionieristico”. A distanza di un anno mi ritrovo tra le mani un bilancio fotocopia. Esprimermi su quello che dovrebbe essere l’atto politico principale, ed invece è un mero agglomerato di numeri, mi risulta davvero difficile».

Parole che hanno determinato prima la replica del consigliere Rocco Pistininzi («Mi sarei aspettato che La Torre questa sera sedesse tra gli scranni della minoranza e non certo tra le fila della maggioranza», ha affermato) e poi la veemente reazione di Giuseppe Rodolico, che ha duramente polemizzato con La Torre.

Infine, il bilancio di previsione è stato approvato con 16 voti a favore, 7 contrari (l’intera minoranza) e un astenuto.

edg

Forum per lo sviluppo sostenibile: serrato confronto tra amministratori, cittadini ed esperti sulle prospettive future del territorio

Scambi di conoscenze, opinioni e idee tra cittadini, esperti, amministratori pubblici e rappresentanti del settore privato, per la definizione di un piano per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Questo l’obiettivo del seminario di simulazione partecipativa basato sul metodo European Awareness Scenario Workshop (Easw), promosso dalla Commissione europea e tenutosi oggi al Valentianum (foto) su iniziativa della Provincia di Vibo Valentia, della Regione Calabria e della Fondazione per la formazione, innovazione, emersione locale e disegno del territorio (Field).
«Tra gli intenti principali di questa iniziativa vi è quello di confrontarsi e favorire, con scelte condivise, lo sviluppo ecologicamente sostenibile del territorio - ha affermato l’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli -. Un forum assai importante, quindi, per un positivo scambio di vedute sulle tematiche ambientali che devono rivestire un ruolo centrale nelle dinamiche di sviluppo della provincia vibonese. In particolare, ritengo particolarmente interessante il nuovo metodo partecipativo Easw, che ha il merito di favorire l’incontro tra soggetti pubblici e privati per tracciare delle linee guida condivise».
Da sottolineare, inoltre, che il Forum ambientale per lo sviluppo sostenibile è propedeutico per l’accesso ai finanziamenti in materia previsti dal Por Calabria 2007/2013 (Fesr - Asse III ambiente - Linea d’intervento 3.5.1.1).
Attraverso il metodo innovativo utilizzato, sono stati analizzati possibili scenari futuri e le azioni da porre in essere in relazione a queste ipotesi, favorendo così lo scambio di idee tra chi vi ha preso parte in rappresentanza dei vari comparti economici. Divisi in gruppi in base alla propria competenza specifica, i partecipanti hanno ipotizzato scenari riferiti all’anno 2020, temi di discussione sui quali poi c’è stato un confronto collegiale
. I risultati del seminario - hanno fatto presente gli organizzatori - saranno poi certificati e inseriti nel sito web dell’Unione europea.
L’incontro, che ha visto una buona presenza di amministratori locali e rappresentanti delle varie categorie, è stato coordinato da esperti di livello regionale, nazionale e comunitario, quali Onofrio Maragò, Salvatore Barresi e Paolo Martinez, mentre i principali piani e progetti dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, oltre che dall’assessore Porcelli, sono stati esposti dal dirigente all’Ambiente Gianfranco Comito e dai funzionari Teresa Valelà e Fortunato Griffo.
p.p.

Erosione marina, lunedì la conferenza programmatica tra Provincia e Comuni costieri per concordare gli interventi da effettuare

Il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha convocato per lunedì 3 maggio, alle ore 11.00, la conferenza di programmazione per gli interventi antierosione da effettuare nei Comuni costieri.
All’incontro, che si terrà nella sala giunta dell’Amministrazione, sono stati invitati a partecipare i sindaci di Vibo Valentia, Tropea, Pizzo, Joppolo, Ricadi, Parghelia, Zambrone, Briatico e Nicotera, nonché i rappresentanti della sezione Turismo di Confindustria, dell’associazione degli imprenditori turistici balneari e del Consorzio costa tirrenica.

La riunione - alla quale parteciperanno anche gli assessori provinciali Giuseppe Barbuto (Lavori pubblici) e Martino Porcelli (Ambiente) - servirà a focalizzare e concordare gli interventi da effettuare impegnando fondi per circa 10 milioni di euro, stanziati nell’ambito dell’Accordo di programma quadro (Apq) in materia di difesa del suolo ed erosione delle coste e recentemente assegnati dalla Regione alla Provincia in qualità di soggetto attuatore.

In considerazione della rilevante natura programmatica della riunione, la stampa è invitata a partecipare.
edg

Vertenza depurazione, il direttore generale dell’Ato replica alla Femca-Cisl

Con riferimento alla recente presa di posizione della Femca-Cisl, in merito alla vertenza dei lavoratori impegnati nei servizi di depurazione, il direttore generale dell’Ato 4 di Vibo Valentia, Salvatore Lubiana (foto), replica quanto segue:

«È significativo che la Femca-Cisl Calabria, nella persona del suo rappresentante, lanci allarmanti ed irresponsabili strali senza preventivamente preoccuparsi di conoscere le azioni, le iniziative, le attività e le procedure già intraprese dall’Ato, di concerto con i vari organi dell’Amministrazione Provinciale e dello Stato, relativamente ai rapporti con i Comuni, con la ditta appaltatrice e ai problemi dei lavoratori.

Essa ha richiesto solamente, ed ottenuto immediatamente, un incontro in cui ha evidenziato le problematiche di sicurezza riguardanti i lavoratori sul posto di lavoro, che sono state puntualmente rappresentate alla ditta appaltatrice, la cui risposta è stata portata a conoscenza della stessa Femca-Cisl a stretto giro di posta in data 22 u.s., la quale dimostra di non esserne neanche a conoscenza.
Detto sindacato dimostra di ignorare anche la disciplina normativa degli Ato, poiché la stessa è assolutamente chiara e non in grado di ingenerare alcuna confusione, purché si abbia la capacità di interpretarla correttamente. Per cui nessuno scarico di responsabilità o di tergiversazione di risoluzione dei problemi vi è mai stato né da parte dell’Ato 4, né da parte dell’Amministrazione Provinciale.
Così come il sindacato dimostra di ignorare la situazione debitoria, poiché fa confusione tra debiti pregressi e situazione economica della corrente gestione, che non sono frapponibili.
Il sindacato, oltretutto, nella presa di posizione speculativa e demagogica assunta, fa finta di non sapere che la sua parte contrattuale è la ditta appaltatrice, di cui i lavoratori sono dipendenti, e che questa ditta, indipendentemente se viene puntualmente pagata, non può fare venire meno il pagamento delle retribuzioni ed è nei confronti della stessa che il sindacato medesimo deve fare valere i diritti dei lavoratori, se è nella condizione di farlo.
In tale senso l’Ato, pur nel disinteresse dimostrato dal sindacato, è più volte intervenuta sulla Dpr SpA minacciando anche la risoluzione contrattuale e sopperendo, insieme all’Amministrazione Provinciale, con risorse finanziarie, diversamente finalizzate per legge, al fine di fronteggiare, per quanto possibile, le giuste esigenze dei lavoratori.
È vero che i trasferimenti finanziari di alcuni Comuni sono tardivi o omessi, ma è anche vero che sono state messe in atto responsabilmente tutte le attività volte a fare ovviare a tali croniche situazioni, compresa quella di realizzare l’automatismo nei pagamenti.

Così come è in corso un’attività al fine di sradicare tale sistema che non funziona e che sarà sradicato.

Non è certo con i boicottaggi agli impianti di depurazione o con le minacce di agitazioni dei lavoratori o con chissà quali altre rappresaglie che si tutelano gli interessi di questi lavoratori in particolare, poiché ciò, se deve essere pregiudicato l’interesse della comunità, non sarà tollerato.
È certo, però, che l’Ato non si farà condizionare, né si presterà assolutamente a fare trovare ingresso ai vari interessi che ruotano intorno all’affare degli impianti di depurazione, a cui sembra essere non estraneo neanche il sindacato, probabilmente perché sue richieste, squisitamente personali, non hanno trovato accoglimento.
Gli interessi generali della comunità, dell’economia e sociali possono trovare maggiore soddisfazione attraverso soltanto la collaborazione tra le parti interessate».

Il direttore generale dell’Ato 4 di Vibo Valentia

avv. Salvatore Lubiana